I tre piloti di Alpine giocano una gara d’attacco, approfittano dei problemi di Glickenhaus e superano entrambe le Toyota, che completano il podio assoluto. Splendido secondo posto per le Iron Dames in LMGTE Am.
Matthieu Vaxiviere, Nicolas Lapierre e André Negrão trionfano nella seconda edizione della 6 Ore di Monza del World Endurance Championship, regalando ad Alpine ELF Team una vittoria preziosa in chiave campionato. La gara si decide dopo una lotta entusiasmante con entrambe le Toyota e tre vetture a giocarsi la vittoria fino alla fine, tra sorpassi, controsorpassi e giochi di strategia. L’esito della corsa sembrava già scritto dopo le prime tre ore, quando la Glickenhaus di Olivier Pla, Romain Dumas e Luis Felipe Derani, dominante in qualifica al sabato, aveva un vantaggio di quasi un minuto su tutti i rivali ed era in totale controllo. Ma prima un drive through e poi un problema al turbo costringono i piloti della Glickenhaus 007 LMH ad abbandonare anzitempo la corsa, aprendo le danze a una lotta serrata per la conquista del gradino più alto del podio.
I tre driver di Alpine hanno avuto il merito di disputare una gara sempre all’attacco, nella quale sono stati spesso costretti a inseguire le due vetture della scuderia giapponese, senza però mai mollarne gli scarichi. Gli episodi decisivi si sono verificati nell’ultimo terzo di corsa, quando Vaxiviere ha dato prova della sua forza sorpassando prima la vettura #8 di Sébastien Buemi, Brendon Hartley e Ryo Hirakawa, che hanno chiuso la 6 Ore al secondo posto assoluto dopo un tentativo di rimonta sui vincitori nel finale, e poi Kamui Kobayashi, al volante dell’altra Toyota GR010 – Hybrid insieme a Mike Conway e Jose Maria Lopez. In questo secondo sorpasso, c’è stato un contatto tra Vaxiviere e Kobayashi, con il pilota nipponico che si è visto obbligato a una sosta ai box per una foratura. La Toyota #7 ha finito così al terzo posto.
Esordio amaro invece per Peugeot nel primo vero banco di prova in una competizione per le due Hypercar 9×8 che la scuderia francese presentava nel Tempio della Velocità. Dopo aver riscontrato problemi tecnici già in qualifica, conclusa al terzultimo posto della griglia, la #93 di Paul Di Resta, Mikkel Jensen e Jean-Eric Vergne si è inchiodata all’ingresso della pitlane dopo pochi minuti ed è stata costretta al ritiro. Stessa sorte anche per i compagni di squadra Loic Duval, Gustavo Menezes e James Rossiter, che sono perlomeno riusciti a percorrere oltre tre ore e mezza di gara e a fornire qualche dato cronometrico al team per i prossimi appuntamenti, pur senza mai riuscire a tenere il ritmo dei primi.
Risultato per nulla scontato anche tra le LMP2, classe nella quale diversi team hanno preso la leadership in più momenti di gara. Alla fine a tagliare il traguardo davanti a tutti sono stati Rui Andrade, Norman Nato e Ferdinand Habsburg sulla loro Oreca 07 – Gibson di Realteam by WRT. Hanno provato a togliergli il primo posto Roberto Gonzalez, Antonio Felix da Costa e William Stevens (Jota), leader della classifica piloti e che hanno comunque disputato una gara straordinaria, rimontando dalla 38esima e ultima posizione della griglia di partenza e arrivando a un passo dal successo di categoria. Vector Sport si è invece aggiudicato l’ultimo posto sul podio di classe con la vettura #10 di Nico Müller, Ryan Cullen e Sebastien Bourdais.
Si è risolta solo a due minuti dalla fine anche la disputa tra le LMGTE Pro, e non è stato un finale piacevole per la Ferrari 488 GTE Evo di Antonio Fuoco e Miguel Molina. Leader fino a quel momento, quando mancavano solamente pochi km alla bandiera a scacchi, i due sono stati obbligati a un ulteriore rifornimento in pit lane per un errore del team, che non aveva ben calcolato la quantità di carburante necessario per arrivare al traguardo. A festeggiare è Corvette Racing, con la Chevrolet Corvette C8.R del duo anglo-americano formato da Nick Tandy e Tommy Milner, che si vedono servito su un piatto d’argento un successo insperato. Terzo posto per l’altra Ferrari in gara nella categoria, quella di Alessandro Pier Guidi e James Calado, in lotta per la vittoria tanto quanto i compagni di scuderia dopo essere partiti davanti a tutti nella loro classe, ma anch’essi penalizzati da un errore al muretto che gli è costato una penalità.
Alle Iron Dames non è bastata invece una prestazione superlativa sia in qualifica che in gara per spuntarla su tutti i competitor nella classe LMGTE Am. Dopo una sorprendente pole di Sarah Bovy e un primo posto confermato per un’ampia fetta di gara anche da Rahel Frey e Michelle Gatting, le ragazze al volante della Ferrari 488 GTE Evo si sono viste soffiare uno storico trionfo a Monza dalla Porsche 911 RSR – 19 di Dempsey-Proton Racing, guidata da Christian Ried e dai britannici Sebastian Priaulx e Harry Tincknell. Cruciale una sosta ai box più lunga del previsto per le Dames, che hanno provato a ricucire lo strappo nel finale senza esito e finendo seconde. Dietro di loro si sono posizionati Mikkel Pedersen, Nicolas Leutwiler e l’italiano Matteo Cairoli, su un’altra delle cinque Porsche in gara.
Per il Tempio della Velocità è stato un weekend mozzafiato non solo in pista ma anche a corredo della gara, grazie alle tante attivazioni organizzate per il pubblico che ha seguito l’evento dal vivo. Un’ottima affluenza di appassionati ha interessato gli spalti, con i tifosi in tribuna centrale spettatori privilegiati delle performance musicali pre-race dell’Orchestra Italiana Bagutti, che ha intonato l’inno italiano poco prima del via della corsa. I tifosi si sono intrattenuti anche nella Fan Area preparata per la gara, con la presenza della famosa presentatrice televisiva Diletta Leotta e le attivazioni di Radio 105, che hanno contribuito a dare ancor più colore alla tre giorni.
Dopo aver ospitato il Campionato del Mondo Endurance, che ha visto anche il mitico dirigibile Goodyear tornare a sorvolare i cieli brianzoli esattamente come lo scorso anno, l’Autodromo Nazionale Monza si prepara per l’evento sportivo più importante dell’anno. Tra il 9 e l’11 settembre sarà infatti tempo per il Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2022, con la Ferrari che, dopo la vittoria odierna al Red Bull Ring, spera di ottenere un successo anche nel Tempio della Velocità davanti alla marea rossa che finalmente tornerà a invadere il Circuito monzese. (f.m)