Gite fuori porta da Monza, 5 mete da non perdere a meno di un’ora di auto

Organizzare indimenticabili gite fuori porta a partire da Monza è semplice, perché il capoluogo brianzolo si trova nel cuore di un territorio estremamente ricco di risorse naturali, storia, arte, cultura. Partendo da Monza, con meno di un’ora di macchina o avvalendosi di mezzi di trasporto alternativi, è possibile raggiungere luoghi meravigliosi, come il Lago di Como, Bergamo Alta, Crespi d’Adda, il Parco Regionale dell’Adda Nord e la Valle del Curone.

Una delle migliori risorse di Monza è senza dubbio la varietà della sua offerta turistica. La città brianzola offre un ampio ventaglio di scelte adatte a tutti i gusti e a tutte le formule di vacanza. La si può raggiungere per una visita mordi e fuggi, fermarsi per un weekend oppure per un periodo più lungo. Inoltre, è perfetta per coppie che amano godersi l’arte e la cultura ma anche per appassionati della natura o per famiglie con bambini. Inoltre, partendo da Monza, si possono raggiungere con estrema facilità località perfette per delle gite fuori porta. Di seguito, ne trovi raccolte 5 davvero imperdibili, tutte a meno di un’ora di macchina e raggiungibili anche in treno o autobus.

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Lecco e il Lago di Como

Una tappa che davvero tutti dovrebbero includere in un programma di vacanza a Monza è la visita alla cittadina di Lecco e al suo “ramo del Lago di Como”. La distanza da Monza è davvero minima, poco più di mezz’ora in macchina, e può essere colmata anche con un comodo treno che collega direttamente i due centri. Un’occasione perfetta per immergersi in un equilibrato connubio di cultura e natura. Lecco, infatti, si presenta ricca di storia e di arte ma è anche posizionata strategicamente per consentire salutari escursioni in montagna, magari sulle pendici del Resegone.  E poi c’è il lago, che offre opportunità di relax, passeggiate e gite in battello.

Montevecchia e la Valle del Curone

Ideale per gli amanti della natura è anche il borgo di Montevecchia, arroccato su una collina, con una vista impareggiabile sulla Brianza e sui suoi vigneti. Raggiungibile in macchina in circa 35 minuti, il paese, insieme alla circostante Valle del Curone, fa parte di un prezioso Parco Regionale, ambita meta per escursionisti, sia a piedi che in bicicletta. E siccome gli sforzi dei camminatori e dei ciclisti devono essere ripagati, la zona è anche ricca di proposte enogastronomiche, grazie ai suoi numerosi agriturismi e alle sue pregiate cantine.

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Bergamo Alta

Da un patrimonio naturalistico inestimabile ad uno artistico e culturale altrettanto importante: Bergamo Alta, che si trova a soli 45 minuti di auto da Monza (o 50 minuti con treno diretto). È la parte medievale di Bergamo, cinta da mura maestose, iscritta nel Patrimonio UNESCO dell’Umanità. Al suo interno, si nasconde un labirinto di strade in ciottoli, che si aprono in piazze incantevoli su cui affacciano imponenti edifici storici come la Basilica di Santa Maria Maggiore e la Cappella Colleoni.

Crespi d'Adda

Anche Crespi d’Adda fa parte dei luoghi che l’UNESCO considera Patrimonio dell’umanità. La sua storia e la sua anima, però, sono molto diverse da Bergamo Alta. Si tratta, infatti, di un villaggio operaio ottocentesco perfettamente conservato. Passeggiando tra le sue strade, si possono ammirare le caratteristiche case in stile liberty, le scuole e la chiesa, tutti progettati per i lavoratori della filanda locale. Il villaggio operaio di Crespi d’’Adda si trova a soli 40 minuti di auto da Monza e può anche essere raggiunto prendendo il treno per Trezzo sull’Adda e poi un pullman.

Parco Regionale dell’Adda Nord

Rimanendo in zona Adda, un’altra meta perfetta per una gita fuori porta, soprattutto se si ama la natura, è il Parco Regionale dell’Adda Nord. Posto a soli 30 minuti da Monza, questo parco si estende lungo il fiume Adda, offrendo una varietà di percorsi per escursioni a piedi e in bicicletta. I visitatori possono esplorare affascinanti sentieri che si snodano tra boschi, prati e panorami mozzafiato, nonché scoprire antiche ville e siti storici, come il Castello di Trezzo e la Centralina Idroelettrica di Robbiate. Il parco è anche un importante habitat per diverse specie di flora e fauna, rendendolo ideale per gli amanti del birdwatching.

Leggi anche l’articolo dedicato alla cucina di Monza e della Brianza


Breve viaggio alla scoperta delle origini e della storia di Monza

Monza, cuore della Brianza, ha una storia lunga e prestigiosa, che merita di essere conosciuta. Perché la città si chiama così? Quando e da chi è stata fondata? Quali sono i suoi simboli più rappresentativi? Quali le tappe di sviluppo che l’hanno caratterizzata? Ecco tutte le risposte. 

Ricostruire in modo ampio ed esauriente la storia di una città antica e ricca come Monza è una fatica che richiede uno sforzo enciclopedico, eccessivo per il breve spazio di un articolo. Quello che è possibile fare, però, è tracciare un profilo del passato di questa meravigliosa città, catturandone in pochi scatti i tratti essenziali. A partire dal nome, dalle origini e dai suoi simboli più significativi.

Perché Monza si chiama così?

Se ci si avventura alla ricerca delle origini del nome Monza, ci si imbatte ben presto in una commistione di ricostruzione storica e racconto leggendario. Secondo la tradizione, infatti, il nome della città brianzola avrebbe radici magiche, se non addirittura divine. La leggenda narra che, durante una battuta di caccia, la regina Teodolinda si addormentò lungo il fiume Lambro e sognò una colomba che pronunciava la parola modo. In risposta, la regina avrebbe detto etiam, che significa così sia. L'unione delle due parole, modo e etiam, avrebbe dato origine al nome Modoetia, che poi si è evoluto in Monza. Molto diversa, invece, è la ricostruzione storica di queste radici. Quando i Romani stabilirono un insediamento nella regione di Monza, dopo aver sconfitto gli Insubri, la zona era chiamata Modicia. Il nome si è poi trasformato nel tempo attraverso vari cambiamenti linguistici e culturali fino a diventare l'attuale Monza.

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Come è nata Monza e chi l’ha fondata?

La fondazione di Monza, quindi, risale all'epoca romana, quando, come anticipato, l'area era abitata da tribù galliche conosciute come Insubri. I Romani conquistarono questa regione nel III secolo a.C. e stabilirono un insediamento che divenne un importante snodo commerciale grazie alla sua posizione strategica vicino al fiume Lambro. Tuttavia, Monza acquisì un'importanza notevole durante il periodo longobardo, quando divenne una residenza reale. La regina Teodolinda, figura chiave nella storia della città, fece costruire un palazzo reale e una cappella dedicata a San Giovanni Battista, oggi parte dell'attuale Duomo di Monza. La città divenne un centro religioso e politico di rilievo durante il regno dei Longobardi.

Leggi la guida al Duomo di Monza

Qual è il simbolo di Monza?

L’importanza della Regina Teodolinda nella storia cittadina è evidenziata anche da quello che è considerato il simbolo principale di Monza: la Corona Ferrea, custodita nel Duomo di Monza. Questa corona, risalente all'epoca longobarda, è uno dei più importanti manufatti storici e religiosi d'Italia, utilizzata per secoli per l'incoronazione dei re della penisola. Al suo interno, infatti, è custodito quello che per i cattolici è uno dei chiodi con cui venne crocifisso Gesù. Il chiodo fu donato da papa Gregorio I proprio alla Regina Teodolinda. Oggi, la Corona Ferrea è conservata nella Cappella di Teodolinda, all'interno del Duomo, un luogo di grande significato storico e spirituale per la città.

Un altro simbolo significativo di Monza è il Palazzo dell'Arengario, situato nel cuore del centro storico. Questo antico palazzo comunale, costruito nel XIII secolo, rappresenta l'importanza storica e politica della città durante il Medioevo. L'Arengario è oggi utilizzato come spazio espositivo e culturale.

Inoltre, lo stemma ufficiale di Monza include elementi simbolici come la luna crescente rossa e il sole bianco, che riflettono rispettivamente il potere imperiale e papale, secondo l'interpretazione medievale del XIV secolo dello storico Bonincontro Morigia.

Le tappe principali della storia di Monza, dopo romani e longobardi

La storia di Monza è un affascinante viaggio attraverso le epoche. Ogni epoca ha lasciato un'impronta indelebile, rendendo la città un luogo di grande interesse storico e culturale. Della fase romana e longobarda, che segnarono i suoi albori, è già stato detto. Ma la storia della città ha conosciuto molti altri momenti di gloria. Durante il Rinascimento, Monza passò sotto il dominio della potente famiglia Visconti. Questo periodo vide la costruzione di numerosi edifici e monumenti, contribuendo al fiorire dell'arte e dell'architettura. La città prosperò, divenendo un centro di cultura e commercio. Nei secoli successivi, Monza fu invece dominata dagli Sforza, poi degli spagnoli e infine degli austriaci. Durante il Risorgimento, la città ebbe un ruolo attivo nei moti per l'unificazione italiana. Con l'Unità d'Italia nel 1861, invece, iniziò un periodo di sviluppo industriale e urbanistico. Infine, il XX secolo portò grandi cambiamenti a Monza. Durante le due guerre mondiali, la città affrontò distruzioni ma riuscì a ricostruirsi rapidamente nel dopoguerra. Uno degli eventi più significativi di questo secolo fu la costruzione dell'Autodromo Nazionale Monza nel 1922. Questo circuito è oggi famoso in tutto il mondo, e ospita il Gran Premio d'Italia di Formula 1.

Leggi la storia dell’Autodromo Nazionale Monza


estate monza

Estate a Monza, attività e appuntamenti da non perdere

L’estate a Monza è ricca di opportunità: eventi, cultura, arte, natura e gite fuori porta alla scoperta della Brianza e dei vicini laghi lombardi. Ecco alcuni consigli dedicati a tutti coloro che stanno organizzando la propria vacanza a Monza, da soli, in coppia o con la famiglia.

Con il suo carico di storia, natura, arte e tradizioni enogastronomiche, Monza è una città perfetta per trascorrere qualche giorno di vacanza in totale relax, visitando monumenti unici, godendo di panorami affascinanti e gustando del buon cibo. Se stai organizzando una vacanza a Monza per la prossima estate, qui puoi trovare degli utili consigli su attività ed eventi da mettere in agenda. La capitale della Brianza ti aspetta ed è pronta a stupirti!

Vivi la città e i suoi eventi

Il primo consiglio non può che riguardare il cuore pulsante di Monza, cioè il suo centro storico. Raccolto e ben organizzato, il centro città custodisce alcuni veri capolavori di storia e bellezza. Primo tra tutti, il Duomo di Monza, con il suo Museo, dove è possibile visitare il celebre Tesoro, di cui fa parte anche la Corona Ferrea, per secoli simbolo del potere dei Re d’Italia. A pochi passi dal Duomo ci sono altri due luoghi turistici importanti: il Palazzo dell’Arengario, vecchia sede del comune e oggi spazio espositivo, e i Musei Civici.  Meritano poi uno sguardo anche le numerose torri che puntellano la città, come la Torre Longobarda, la Torre Teodolinda e la Torre Viscontea, ma anche il Ponte dei Leoni. Al di là delle sue bellezze artistiche, però, Monza ha molto da offrire anche in termini di divertimento e piacere, visti i numerosi locali che la popolano e le ricche vie dello shopping. Inoltre, durante l’estate, il centro città è animato da numerosi eventi (tutti reperibili sul sito del Comune), tra cui spiccano il Monza Live Sound Festival, la rassegna di Cinema sotto le Stelle e Nonsoloclown, raduno di artisti di strada. Appuntamenti che si vanno ad aggiungere alle feste più tradizionali, spesso di matrice religiosa, come quelle dedicate a San Giovanni Battista e a San Gerardo, i due patroni cittadini.

Cosa mangiare a Monza?

Respira bellezza e natura nella Villa Reale e nel Parco di Monza

Un’altra attrazione imperdibile, in cui si fondono arte e natura, è rappresentata dal binomio formato dalla Villa Reale e dal Parco di Monza. La Villa (o Reggia) è un capolavoro di arte neoclassica, con giardini rigogliosi ideali per una passeggiata rilassante. Per bellezza ed imponenza, ha davvero poco da invidiare alle più note regge di Versailles e di Caserta. Dello stesso complesso della Villa Reale fa parte anche il Parco di Monza, un polmone verde di 700 ettari, uno tra i più grandi parchi recintati d’Europa (tre volte più grande di quello di Versailles). Al suo interno, sono custoditi ben 3 mulini, 11 cascine, 1 fagianaia, 1 padiglione, 1 serraglio e 2 istallazioni artistiche. Il suo vero punto di forza, però, sono i numerosi sentieri che lo attraversano, che si possono percorrere passeggiando, facendo jogging o pedalando. Davvero un luogo magico, per adulti e bambini, che in estate regala il meglio di sé, oltre che un rifugio contro il caldo.

Scopri l’Autodromo Nazionale Monza e le emozioni del Gran Premio d’Italia di Formula 1

Al suo interno, il Parco di Monza ospita un’altra celebre attrazione cittadina, che ha reso il capoluogo brianzolo famoso in tutto il mondo: l’Autodromo Nazionale Monza, sede del Gran Premio d’Italia di Formula 1. Impossibile programmare una vacanza a Monza senza inserire in agenda un passaggio nel Tempio della Velocità, che offre la possibilità di visite guidate e, per gli appassionati di auto e alta velocità, anche di adrenaliniche esperienze in pista. Per gli amanti del motorsport, poi, l’estate è il periodo perfetto per organizzare un viaggio a Monza. È in questo periodo, infatti, che tradizionalmente si svolge il GP di Formula 1. L’edizione 2024 è in programma dal 30 agosto al 1° settembre. Un’emozione davvero unica.

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Esplora la Brianza e le sue Ville

Un’altra caratteristica che rende Monza meta perfetta per viaggi di ogni tipologia è la sua posizione strategica. La città, infatti, si trova nel cuore di un territorio davvero meraviglioso, che offre moltissimi spunti turistici. In caso di soggiorni un po’ più lunghi, quindi, si può pensare di allargare il proprio sguardo e avventurarsi tra le colline della Brianza, magari alla ricerca di un ristoro nel verde o per visitare una delle numerose e bellissime Ville di delizia, tipiche della zona. Si tratta di eleganti ville che un tempo costituivano la residenza estiva delle famiglie nobili e che oggi sono un’apprezzata meta turistica. Spesso circondate da lussuosi giardini, permettono di ammirare opere architettoniche e artistiche di inestimabile valore.

Cosa vedere e cosa fare in Brianza

Regalati una gita al Lago

Un altro diversivo che può essere inserito nella propria vacanza a Monza è una gita al lago, visto che sono facilmente raggiungibili sia il Lago di Como che il Lago di Lecco (in realtà due ramificazioni dello stesso specchio d’acqua). Due paesaggi lacustri che, con le rispettive pittoresche cittadine, rappresentano un perfetto rifugio estivo, per chi desidera relax e clima mite. Ma sono mete ideali anche per chi ama il movimento, soprattutto sport acquatici e trekking.

Leggi tutte le nostre guide dedicate a Monza:


Brianza

Conoscere la Brianza, una breve guida in 7 domande

Breve guida alla scoperta della Brianza, un fazzoletto d’Italia dalla storia antica. Chi ha abitato alle origini questa zona? Quali sono le sue bellezze culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche? Qual è il periodo migliore per visitarla? Come si arriva in Brianza? Tutte le risposte in questo approfondimento.

Ricca di storia, cultura e meravigliosi paesaggi, la Brianza è un vero gioiello dell’Italia settentrionale, un luogo affascinante che merita di essere scoperto. In ogni stagione, la Brianza è pronta ad accogliere turisti italiani e stranieri, per regalargli un viaggio in cui si mescolano arte e natura, tradizione e futuro, bellezza e gusto. Ecco una breve guida pensata per chi ha in programma un viaggio in Brianza e vorrebbe saperne qualcosa di più.

Cos'è la Brianza e dove si trova?

La Brianza è un’area geografica che si trova nel nord Italia, tra le città di Milano, Como, Lecco e Bergamo. È nota soprattutto per il suo affascinante paesaggio collinare, ricco di verde e popolato da piccoli laghi, boschi e aree agricole. Non è il solo paesaggio, però, a esaurire le potenzialità della Brianza, che negli anni si è affermata anche come importante distretto industriale, attraversata com’è da una fitta rete di piccole e medie imprese, attive soprattutto nei settori del mobile e della moda. Senza contare poi la ricchezza storica e culturale di questa regione, che custodisce molti siti di interesse artistico e architettonico, nonché tradizioni locali ben radicate.

Volendo tracciare dei confini più precisi della Brianza, è possibile identificarli come segue, rifacendosi alla delimitazione più antica (attribuita al saggista Ignazio Cantù):

  • a nord, la cascata della Vallategna;
  • a sud, le mura settentrionali di Monza;
  • a est, il lago di Garlate, il lago di Olginate e il fiume Adda;
  • a ovest, il fiume Seveso.

Al suo interno, la Brianza può essere ulteriormente suddivisa in tre aree:

  • l’Alta Brianza comasca;
  • l’Alta Brianza lecchese;
  • la Bassa Brianza.

Quali sono le città principali della Brianza?

Come detto, la Brianza è costellata di città e paesi di grande rilievo, oltre che da numerosi siti di interesse archeologico, storico e culturale. Tra i centri abitati più importanti figurano:

  • Monza. Capoluogo della provincia di Monza e Brianza, è una città dalla storia antica e gloriosa e dal vasto patrimonio culturale. È famosa, tra le altre cose, per l’Autodromo Nazionale, sede del Gran Premio d'Italia di Formula 1, e per la Villa Reale, un gioiello architettonico che rivaleggia con la Reggia di Caserta e con quella di Versailles.
  • Lecco. Situata sulle rive del lago di Como, è conosciuta per il suo splendido paesaggio montano che ha ispirato Alessandro Manzoni nel suo romanzo "I Promessi Sposi". È anche un importante centro per l'industria metallurgica e meccanica.
  • Como. Anche se solo una parte della città si estende nella Brianza, è un punto di riferimento per la regione grazie al suo lago, famoso in tutto il mondo, e alla sua industria della seta.

A queste tre perle se ne aggiungono molte altre, tra cui meritano di essere menzionati i comuni di Seregno, celebre per la produzione di legno e mobili, Lissone, polo del design e dell’arredamento, Cesano Maderno, vero gioiello architettonico, e Cantù, nota anche per la sua squadra di basket.

Quali sono le origini della collina Brianza?

Le colline della Brianza, che tanti turisti incantano, sono il risultato di un insieme di processi geologici estremamente risalenti. Si stima, infatti, che la loro origine risalga al periodo tra il Terziario e il Quaternario, circa da 66 milioni a 2,6 milioni di anni fa. In particolare, durante il periodo Terziario, la Brianza ha subito un sollevamento a causa delle pressioni tettoniche associate alla collisione tra la placca africana e quella europea. Si sono così formate le prealpi ma anche le colline brianzole. Successivamente, l’erosione delle rocce e il deposito di sedimenti trasportati dai corsi d’acqua hanno modellato ulteriormente il paesaggio, creando le forme collinari morbide tipiche di quest’area.

Quali sono gli elementi principali della storia e della cultura della Brianza?

Per conoscere e ripercorrere brevemente la storia della Brianza, è utile partire dall’etimologia del suo nome, che ne rivela le origini. Secondo la ricostruzione più accreditata, infatti, Brianza deriva da brig, che in lingua celtica significa collina. Un’altra ipotesi, invece, collega il nome della regione a quello di Brianteo, generale delle truppe di Belloveso, re dei Galli e leggendario fondatore di Milano, secondo Livio. Quale che sia la verità, il dato che emerge da queste due possibili ricostruzioni è che già in epoca preromana, la Brianza era un territorio vivace e in ascesa, in cui le prime manifestazioni culturali sono strettamente legate alla presenza di popoli del nord Europa. Il periodo d’oro di questa zona, però, coincide con il medioevo e con la dominazione dei Longobardi, che si dimostrarono molto legati alla Brianza. Su tutti, assume rilievo la figura della Regina Teodolinda, che diede grande lustro alla città di Monza, dove tutt’ora è custodita la famosa Corona Ferrea (che si trova all’interno del Museo del Duomo di Monza), in cui è incastonato un chiodo della croce di Cristo e con cui sono stati incoronati per molti anni i Re d’Italia. Al periodo rinascimentale, invece, è da ascrivere il fiorire delle numerose Ville di Delizia, cioè le dimore estive delle famiglie nobiliari più in vista che caratterizzano questa zona e sono oggi un’attrazione turistica imperdibile.

Cosa vedere e cosa fare in Brianza

Quali sono i piatti tipici della Brianza?

La tradizione enogastronomica della cucina brianzola riflette le caratteristiche del paesaggio e della società: una zona rurale caratterizzata da dolci colline e da numerosi laghi. Il risultato è una cucina povera ma sostanziosa. Gli elementi ricorrenti e distintivi nei piatti della Brianza sono senza dubbio il riso, la polenta e la carne di maiale. Molto gustoso, ad esempio, è il risotto con la luganega, una particolare salsiccia tipica della zona, riconoscibile dal suo aspetto sottile e allungato. Altra regina indiscussa delle tavole brianzole è la cassoeula, un piatto ottenuto dall’assemblaggio delle parti meno nobili del maiale, unite a verdure stufate e polenta. Come non menzionare, poi, tutta una serie di piatti dalla lunga tradizione: la rusticiada (stufato di maiale), la panmoijaa (zuppa con lardo e pancetta), il minestrone brianzolo (con riso, verza, lardo, fagioli e patate) e la trippa. Tra i dolci, spicca il pane di San Gerardo, dal nome del copatrono di Monza: fatto con zucchero, miele, frutta, uva sultanina, mandorle e castagne candite.

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Qual è il periodo migliore per visitare la Brianza?

La Brianza è pronta ad accogliere turisti durante tutto l’anno, offrendo, nelle diverse stagioni, possibilità di svago differenti, mescolando arte, cultura e natura. Primavera e autunno sono certamente le stagioni più adatte, perché caratterizzate da temperature miti e da una natura che si mostra in tutto il suo splendore. Anche in estate, però, le temperature si mantengono gradevoli e tutta l’area brianzola si riempie di appuntamenti tradizionali, festival di vario genere, iniziative popolari. Infine, l’inverno è perfetto per chi ama atmosfere più intime e non si spaventa delle temperature rigide. In questa stagione, infatti, molti siti di interesse culturale sono comunque visitabili ma molto meno affollati che in altri momenti.

Come arrivare in Brianza?

Arrivare in Brianza è relativamente semplice, data la sua vicinanza a Milano e la sua buona connessione con altre parti della Lombardia.

Per chi viaggia in auto, è possibile sfruttare l'autostrada A4 (Milano-Brescia) oppure l'autostrada A8/A9 (se si proviene dal alto di Varese o Como). Ci sono poi numerose strade provinciali e regionali che offrono un facile accesso a molte delle città e paesi della Brianza.

Altra possibilità è il treno, visto che la zona è servita anche da diverse linee ferroviarie. Le principali stazioni sono quelle di Monza, Lecco e Como. Tutte queste città sono facilmente raggiungibili da Milano con i treni regionali che partono frequentemente dalla Stazione Centrale. Quindi è possibile utilizzare il capoluogo lombardo come ponte per accedere alla Brianza. Inoltre, dalla stazione di Monza è possibile prendere autobus o treni locali che consentono di arrivare ad altre mete brianzole.

Infine, per i visitatori internazionali o provenienti da zone d'Italia più lontane è disponibile l’opzione aereo. L'aeroporto più vicino è quello di Milano Linate, seguito da Milano Malpensa e Bergamo Orio al Serio. Da questi aeroporti, è possibile poi noleggiare un'auto o prendere un treno o un autobus per raggiungere la Brianza.

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Musei Civici di Monza, un gioiello da non perdere

Breve guida ai Musei Civici di Monza, una delle attrazioni culturali più significative della città. Situati originariamente nella Villa Reale, oggi sono ospitati all’interno della Casa degli Umiliati. Con i loro 900 metri quadrati di esposizione, i Musei Civici di Monza raccontano al meglio il passato della città e la sua storia artistica.

Monza è una città ricca di storia, di cultura e di arte. Ne sono testimonianza, tra le altre cose, anche i Musei Civici, che dal 2014 hanno sede nell’antica Casa degli Umiliati. Nei loro 900 metri quadrati di spazi espositivi, i Musei Civici di Monza ospitano sia reperti archeologici e storici, che raccontano il passato della città, sia mostre di arte contemporanea. La ricchezza e la varietà della proposta artistica e culturale rendono i Musei un’importante attrazione cittadina, a cui vale la pena dedicare tempo se si trascorre qualche giorno in città.

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Breve storia dei Musei Civici di Monza

I Musei Civici di Monza furono inaugurati nel 1935 ed il nucleo originario era formato dalle opere donate al Comune di Monza, nel 1923, da Eva Galbesi, vedova dell’avvocato Samuele Segrè. Si trattava di una collezione piuttosto ampia e ricca, che comprendeva dipinti, stampe e ceramiche, tutti del periodo tra il XVI e il XIX secolo, a cui poi si aggiunsero altre opere d’arte di provenienza diversa. La sede per i nuovi musei fu identificata nell’ala nord della Villa Reale di Monza e li rimase per ben 50 anni. Nel 1984, però, le pessime condizioni in cui versava la struttura resero necessario programmare uno spostamento. Per i successivi 30 anni, i Musei rimasero chiusi, in attesa di una nuova collocazione. La fine dello stallo è arrivata nel 2014, anno dell’inaugurazione dell’attuale sede, presso la Casa degli Umiliati, in pieno centro storico, un edificio medievale completamente ristrutturato per l’occasione.

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I musei civici oggi: la Casa degli Umiliati

Così la storia dei Musei Civici di Monza ha potuto ripartire, con una nuova linfa. Oggi i Musei possono contare su oltre 900 metri quadrati di spazi espositivi, divisi su due livelli, a cui si aggiunge un piano interrato con sala conferenze e centro di documentazione. Il percorso espositivo principale è costituito da una selezione di circa 140 opere d’arte civiche scelte tra le più rappresentative della storia e della cultura della città di Monza e organizzate secondo un preciso disegno museologico. L’altro gioiello custodito nella struttura è la collezione di oltre 13000 stampe antiche e moderne, raccolte nel cosiddetto Gabinetto delle Stampe. I Musei Civici propongono al pubblico sia visite guidate generali sia percorsi specifici, come quello dedicato alla Monaca di Monza. Inoltre, per garantire la piena accessibilità delle collezioni, è attivo anche un percorso sensoriale per persone non vedenti o ipovedenti ed uno pensato per le persone con particolari esigenze linguistiche (come gli stranieri che stanno imparando l’italiano).

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Informazioni pratiche per chi visita Monza

I Musei Civici si trovano in via Teodolinda 4, a soli 200 metri dal Duomo di Monza e dalle altre attrazioni principali della città.

Da ottobre a maggio sono aperti dal mercoledì alla domenica, dalle ore 10:00 alle 13:00 (ad eccezione del giovedì) e dalle ore 15:00 alle 18:00. Nel periodo che va da giugno a settembre, invece, non viene effettuata l’apertura mattutina del mercoledì ma si aggiunge un’apertura serale il giovedì, dalle ore 20:00 alle 23:00.

Il biglietto intero costa 6 euro. Sono previste riduzioni (4 euro) per under 26, over 65, studenti universitari, gruppi di più di 10 persone, soci di associazioni convenzionati, possessori di tessere turistiche e anche per coloro che aderiscono all’iniziativa “Passaporto della città”. Totalmente gratuito, invece, l’ingresso per gli under 18, per le persone con disabilità (e loro accompagnatori), per i docenti in visita scolastica e per i giornalisti.


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Il giro di Monza in 60 giorni

Le 6 attrazioni più importanti di Monza racchiuse in un unico passaporto. Un tour nel cuore della città brianzola da realizzare in 60 giorni, approfittando di ingressi ridotti e tanti altri vantaggi. L’iniziativa, promossa dall’Assessorato comunale alla Cultura e al Turismo, permette di scoprire il meglio che Monza ha da offrire.

Facilmente raggiungibile da ogni parte d’Italia, ricca di storia e di cultura, vivace e poliedrica. Monza, anno dopo anno, conquista un numero crescente di turisti, che scelgono di trascorrere qualche giorno in Brianza per scoprire questo piccolo gioiello lombardo e le terre che lo circondano. C’è chi opta per la classica gita di una giornata, chi si ferma per un weekend, chi decide di spendere a Monza qualche giorno in più. E poi c’è chi torna più volte nell’arco del tempo, per visitare la città un pezzo alla volta. Un’idea vincente, che permette di godersi tutti i luoghi di interesse al meglio e che consente anche di usufruire di un’iniziativa particolare, quella del Passaporto di Monza, promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Monza, in collaborazione con le più importanti attrazioni turistiche del territorio. Ecco di cosa si tratta.

Un Passaporto di vantaggi per scoprire Monza

Il Passaporto di Monza è uno speciale tour della città lungo ben 60 giorni, che permette di toccare i luoghi più importanti della città: Autodromo Nazionale Monza (in particolare, tutte le attività che ricadono nella voce Experience), Musei Civici e Casa degli Umiliati, Museo del Tesoro e del Duomo, Villa Reale, Museo della Cappella Espiatoria, Museo Etnologico. Il Passaporto viene rilasciato al momento dell’accesso alla prima delle sei attrazioni, con pagamento del biglietto intero. Da quel momento, parte il conteggio dei 60 giorni utili per visitare anche tutte le altre, beneficiando di ingressi a prezzo ridotto.

Leggi di più sul Passaporto di Monza

Visita Monza con le nostre pratiche guide

Se hai bisogno di una mano per organizzare la tua vacanza a Monza, ecco alcune guide originali su cui puoi fare affidamento ed essere sicuro di non perderti proprio nulla di essenziale.

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Visitare Monza di sera

Cosa fare a Monza la sera? Quattro consigli per vivere la città

Monza è una città da scoprire, con tantissime cose da fare, da vedere, da gustare. Che si tratti di una gita di una giornata, di un weekend rilassante o di un soggiorno più lungo, a Monza si trova sempre il modo di passare il tempo. Anche di sera. Anzi, dopo il tramonto, Monza regala un’immagine di sé ancora più particolare e affascinante, tutta da sperimentare. Ecco tre consigli di attività per viverla al meglio.

Da sempre, Monza e la Brianza sono meta di un turismo alla ricerca di bellezza e divertimento, cultura e socialità. Ci sono famiglie che scelgono di trascorrere qualche giorno a Monza perché sanno che la troveranno ricca di attrazioni per bambini. Ci sono coppie che la selezionano come meta di un romantico weekend da trascorrere tra bellezze artistiche e squisitezze enogastronomiche. E c’è chi organizza gite mordi e fuggi, di appena una giornata, pur di assaporarne l’unicità. Chi si ferma almeno una notte, però, non può fare a meno di godersi la città anche dopo il tramonto, quando viene invasa da un fascino particolare. Ma cosa si può fare la sera a Monza? Che occasioni di svago offre il capoluogo brianzolo? Sono molte e davvero capaci di intercettare tutti i gusti, dalla passeggiata in centro alla cena a lume di candela, dalle serate nei locali alle aperture straordinarie di monumenti e attrazioni. Provare per credere.

Visita Monza con il Passaporto della Città

Una passeggiata per il centro storico

Il modo migliore per conoscere e ammirare Monza è passeggiare per il suo centro storico. Una camminata suggestiva ed emozionante, soprattutto di sera, che permette di muoversi tra alcuni dei monumenti più conosciuti: dal Duomo al Palazzo dell’Arengario, ai ponti sul Lambro. Avanzando tra le viene, sembrerà di fare un viaggio nel tempo e nella bellezza. Anche perché, il centro storico di Monza è davvero molto curato e ben illuminato, in modo da valorizzarne tutte le potenzialità.

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Una cena gustosa in un ristorante tipico

Oltre agli occhi, però, anche le papille gustative vogliono la loro parte. Se ci si trova a Monza di sera, quindi, è bene regalarsi un’appetitosa cena in uno dei tanti ristoranti tipici che popolano il centro ed anche le vie limitrofe. Di piatti tradizionali monzesi e brianzoli da assaggiare ce ne sono davvero molti: dal risotto con la luganega alla cassoeula, dal panmoijaa al pane di San Gerardo.

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Aperture straordinarie ed eventi

Fin qui, tutto quello che è possibile fare ogni sera a Monza. Ma ci sono anche delle occasioni speciali. A seconda del periodo in cui si sceglie di visitare la città, infatti, ci si può imbattere in occasioni particolari. Nel periodo natalizio, ad esempio, tutta la Brianza si popola di iniziative a tema. Infine, alcuni dei monumenti più rappresentativi della città organizzano delle aperture straordinarie con visite notturne, per far vivere esperienze uniche ai turisti.

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Itinerario per visitare Monza in un giorno: cosa fare e cosa vedere

Stai programmando una gita di una giornata a Monza? Ecco l’itinerario perfetto per te, alla scoperta dei tesori della città. Dal centro storico all’Autodromo Nazionale Monza, dal Duomo alla Villa Reale, passando per le immancabili degustazioni di piatti tipici. In questa proposta c’è davvero tutto quello che puoi fare e vedere a Monza in un giorno.

Con il suo carico di storia, cultura, bellezze naturali e occasioni di svago, Monza è una città capace di attrarre turisti in tutte le stagioni. C’è chi decide di soggiornarvi più giorni, andando alla scoperta di ogni suo angolo, e chi la sceglie come meta per una gita di una sola giornata. Chi ha poche ora a disposizione, però, è bene che pianifichi con attenzione le cose da fare e da vedere, per sfruttare al meglio il proprio viaggio. Quello che segue è un itinerario veloce e godibile, pensato proprio per chi desidera scoprire Monza in un giorno. Buon divertimento!

Colazione e passeggiata nel centro storico

Una giornata di vacanza deve cominciare al meglio, cioè con una gustosa colazione. Il centro storico di Monza, raccolto e pittoresco, è ricco di bar e cafè in cui consumare in modo rilassante e piacevole il primo pasto della giornata. L’occasione perfetta per poi godersi, con un rapido giro a piedi, le bellezze del centro cittadino: piazza Roma e il Palazzo dell’Arengario, i Musei Civici, il monumento ai caduti in Piazza Trento e Trieste, la Torre Longobarda, quella di Teodolinda e quella Viscontea, il Ponte dei Leoni sul fiume Lambro, oltre a numerose chiese nascoste un po’ ovunque (come Santa Maria in Strada, San Maurizio, Santa Maria al Carrobiolo e San Pietro Martire).

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Il Duomo di Monza e il suo Tesoro

Questo tour a piedi del centro storico non può che concludersi con il pezzo forte della città: il Duomo di Monza. Infatti, la Basilica minore di San Giovanni Battista (questo il suo vero nome) è un capolavoro di architettura gotica e custodisce al suo interno alcuni pezzi pregiati della storia e della cultura di Monza, come la Cappella Teodolinda, l’Albero della Vita di Arcimboldo, la Corona Ferrea e il Museo del Tesoro e Duomo di Monza.

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La Villa Reale e il suo Parco

Terminata la visita al Duomo, con un’agevole camminata di un quarto d’ora si può raggiungere il cuore verde di Monza, cioè la Villa Reale (o Reggia), che affaccia sul parco recintato più grande d’Europa. Una struttura in stile neoclassico, elegante e preziosa, che non ha nulla da invidiare alle più blasonate Reggia di Caserta o Reggia di Versailles. E intorno, dei magnifici giardini in cui perdersi, magari in bicicletta.

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Pranzo con prodotti tipici

Così come la colazione, anche il pranzo non è certo un problema a Monza. Numerosi, infatti, sono i ristoranti che consentono di mangiare piatti tipici locali, assaporando gli straordinari sapori della cucina della Brianza: il risotto con la salsiccia luganega, la cassuola, la panmoijaa, la rusticiada, il minestrone brianzolo, la polenta, l’ossobuco, la trippa, i biscotti di San Gerardo.

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L’Autodromo Nazionale Monza

Dopo il lauto pasto e magari una breve passeggiata digestiva, arriva il momento di riprendere la macchina e avviarsi verso il luogo che rappresenta l’anima contemporanea di Monza, cioè l’Autodromo, detto anche Tempio della Velocità. Immerso nello scenario verdeggiante del Parco, l’Autodromo Nazionale Monza è teatro, ogni anno, del Gran Premio d’Italia di Formula 1, una vera Mecca per tutti gli amanti dei motori. Grazie a tour guidati, è possibile scoprirne tutti gli spazi e la storia. Mentre chi desidera provare brividi in pista, ha a disposizione delle adrenaliniche esperienze di guida sul circuito.

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I contenuti originali di questo articolo sono prodotti da un service esterno senza alcun coinvolgimento dell'ufficio stampa dell'Autodromo Nazionale Monza.


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Weekend a Monza, cosa fare? Tre consigli per godersi il meglio della città

Un weekend a Monza è un’ottima idea per scoprire le bellezze di una città italiana che custodisce tesori meravigliosi, dal punto di vista artistico, naturalistico e del divertimento. Per rendere proficuo e indimenticabile un fine settimana a Monza, ci sono almeno tre cose da vedere e da fare: una visita al centro storico, una passeggiata nel celebre Parco di Monza e l’esperienza adrenalinica dell’altrettanto iconico Autodromo, dove si svolge ogni anno il Gran Premio d’Italia di Formula 1. Ecco una breve guida per turisti che non vogliono perdersi il meglio che la città lombarda può offrire in un weekend.

Cosa fare a Monza i un weekend? Centinaia di turisti, italiani e stranieri, se lo chiedono ogni fine settimana. Seppure molto più piccola della vicina Milano, infatti, Monza è una città in grado di attrarre visitatori in tutti i periodi dell’anno. E a chi la visita anche solo per un weekend, la città offre numerose possibilità di svago e divertimento, tra monumenti, itinerari naturalistici e attrazioni di vario tipo. Quella che segue è una brevissima guida per turisti in cerca di consigli. Non un elenco esaustivo di tutto ciò che è possibile fare a Monza, ma una selezione di tre cose davvero imperdibili, perché sono quelle che rendono unica la città. E sono attività che si possono esaurire in un weekend.

Visita Monza con il Passaporto della Città

Un tour (a piedi) del centro storico

Non c’è dubbio che un bel giro nel centro storico di Monza debba essere in cima alla lista delle cose da fare per chi visita la città. Tra l’altro, si tratta di un centro storico piuttosto raccolto, con i monumenti principali che si trovano a poca distanza l’uno dall’altro, quindi può essere visitato tutto a piedi con piacere. L’ideale è partire dal cuore: il Duomo di Monza e il suo Museo dei Tesori. Dalla piazza del Duomo, poi, si possono raggiungere facilmente tutti gli altri siti di interesse che compongono il centro storico cittadino. Ecco un elenco (non esaustivo) dei principali monumenti di Monza:

  • Palazzo dell’Arengario;
  • Monumento ai Caduti;
  • Torre Teodolinda;
  • Musei Civici;
  • Ponte dei Leoni sul fiume Lambro;
  • Chiesa di Santa Maria in Strada;
  • Chiesa di San Maurizio;
  • Chiesa di Santa Maria al Carrobiolo;
  • Chiesa di San Pietro Martire;
  • Reggia di Monza o Villa Reale (leggermente decentrata, ma comunque raggiungibile con una passeggiata di appena un quarto d’ora).

Siccome, però, non di sole arte e cultura si ciba un turista, è bene sottolineare che nel centro storico di Monza si incontrano facilmente locali e ristoranti in cui mangiare, fermandosi per un pranzo o per una cena, oppure per un semplice aperitivo. Così anche cosa mangiare a Monza diventa un quesito semplice a cui rispondere.

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Una passeggiata nel Parco di Monza

Seconda tappa, stavolta a carattere naturalistico: il Parco di Monza. È davvero un luogo unico (qui un approfondimento dedicato), che merita di essere vissuto anche solo con una passeggiata o una breve escursione in bicicletta. Fa parte del complesso della Villa Reale ed è il più grande parco urbano d’Europa, con oltre 700 ettari di estensione che ospitano un grande varietà di flora e di fauna. Inoltre, il Parco accoglie dei veri e propri monumenti verdi, alberi secolari che rappresentano un’attrazione unica.

Se si vuole essere sicuri di non disperdere le energie di fronte a tanto potenziale, è possibile visitare il Parco di Monza affidandosi a uno degli itinerari turistici preconfezionati (disponibili anche sul sito ufficiale):

  • La Reggia va in scena;
  • Due passi nella storia;
  • Lungo il fiume Lambro;
  • I giganti verdi;
  • Sui sentieri degli gnomi;
  • Sui sentieri di cavalieri e streghe;
  • Dalle cacce del re al tempio della velocità;
  • La Monza dei Savoia.

Scopri di più sul Parco di Monza

Un giro di pista sul circuito dell’Autodromo Nazionale Monza

Dopo essersi nutriti di arte e cultura ed aver respirato a pieni polmoni la bellezza della natura, è il momento di regalarsi una scarica di adrenalina e divertimento. E per farlo, non c’è luogo migliore dell’Autodromo Nazionale Monza, che offre, tra le altre cose, la possibilità di sperimentare Driving Experience uniche. Il Tempio della Velocità, quindi, apre le sue porte a tutti gli appassionati di motori e anche a coloro che di auto non capiscono molto ma vogliono provare l’ebbrezza della pista almeno una volta nella vita.

Scopri di più sulle Driving Experience

I contenuti originali di questo articolo sono prodotti da un service esterno senza alcun coinvolgimento dell'ufficio stampa dell'Autodromo Nazionale Monza.


Cosa vedere a Monza: 5 consigli imperdibili, tra monumenti storici, scorci naturali e attrazioni moderne

Visitare Monza è un’esperienza comoda e piacevole. La città lombarda, a pochi passi da Milano, ha una lunga storia di cultura e tradizioni e offre gioielli artistici di inestimabile valore. Quella che segue è una breve guida su cosa vedere a Monza, pensata per chi ha voglia di scoprire la bellezza del capoluogo che diede i natali alla celebre Monaca Gertrude, la cui storia viene narrata da Alessandro Manzoni nei promessi sposi.

Ti stai apprestando a visitare Monza e vuoi capire cosa vedere? Questo articolo può davvero darti una mano e aiutarti a organizzare al meglio il tuo tempo in città. È una breve guida di Monza che ti indica i 5 monumenti o luoghi che non puoi davvero perdere, perché caratterizzano profondamente la città lombarda. Monza, infatti, ha molto da offrire culturalmente, sia in termini storici che artistici, e nulla da invidiare alla vicinissima Milano. E poi, è un luogo dall’animo estremamente moderno, non a caso ospita il più famoso circuito automobilistico italiano, cioè l’Autodromo Nazionale Monza, conosciuto in tutto il mondo come Tempio della Velocità. Ma procediamo con ordine, e iniziamo questo piccolo viaggio per le strade di Monza, diviso in cinque tappe.

Weekend a Monza? Ecco un itinerario già pronto

Duomo di Monza e Museo dei Tesori

Il percorso inizia dal re indiscusso della città: il Duomo di Monza (il cui nome ufficiale, però, è Basilica minore di San Giovanni Battista). Un monumento che merita di essere in testa alla classifica, perché entrerebbe di diritto anche nella lista ancora più ristretta delle cose da vedere a Monza in un giorno solo. Il Duomo fu edificato tra il XIV e il XVII secolo e custodisce al suo interno alcuni capolavori senza tempo, tra cui l’Albero della Vita di Arcimboldo e la meravigliosa Cappella Teodolinda. Quest’ultima prende il nome dalla regina longobarda che convertì i monzesi al cattolicesimo e che ancora oggi è una figura molto amata nel capoluogo (è dedicato a lei il pittoresco corteo storico che anima le strade ogni anno a inizio luglio). Inoltre, è conservata nel Duomo anche la cosiddetta Corona Ferrea, con cui per secoli venere incoronati diversi re, tra cui anche i Re d’Italia. Annesso all’edificio, c’è anche il Museo del Tesoro e Duomo di Monza, i cui cimeli coprono oltre 1400 anni di storia.

Leggi anche l’approfondimento sul Duomo di Monza

Centro storico di Monza e fiume Lambro

Una volta usciti dal Duomo, ci si ritrova sulla bellissima piazza omonima, cuore del centro storico cittadino. Da qui può partire una passeggiata che tocca i monumenti fondamentali di Monza: Palazzo dell’Arengario, Monumento ai Caduti, Torre Teodolinda (ancora lei!) e Ponte dei Leoni sul fiume Lambro.

Il Palazzo dell’Arengario è l’edificio più importante di Monza dopo il Duomo (da cui dista appena due minuti a piedi). Si tratta di un ex palazzo comunale, collocato in una zona dove si incrociano le principali vie cittadine, tra cui via Italia, l’arteria che congiunge il centro di Monza con il cuore di Milano. Attualmente, l’Arengario ospita mostre d’arte e fotografiche. Poco distanti dal Duomo di Monza e dall’Arengario ci sono anche Piazza Trento Trieste, sede del monumento ai caduti, e la Torre di Teodolinda, di epoca medievale. Una visita non può essere negata neanche al Ponte dei Leoni, che cavalca il fiume Lambro e che deve il suo nome alle quattro statue poste ai suoi estremi.

Infine, il centro storico di Monza è ricco di piccole chiese che meritano comunque una menzione (e magari un’occhiata, visto che si è sul posto), come Santa Maria in Strada, San Maurizio (dove la leggenda narra che abbia preso i voti la monaca di Monza), Santa Maria al Carrobiolo e San Pietro Martire.

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Villa Reale (o Reggia di Monza)

Leggermente decentrato rispetto agli altri monumenti di rilievo, a circa un quarto d’ora di passeggiata dal Duomo, sorge uno dei simboli di Monza, che non si può non visitare: la Villa Reale (conosciuta anche come Reggia). Nata come palazzo ducale nel 1777, per volere di Ferdinando d’Asburgo, fu successivamente acquisita dalla famiglia reale, che ne fece una lussuosa residenza estiva. La Villa Reale porta la firma dell’architetto Giovanni Piermarini, allievo di Vanvitelli. Non a caso, lo stile classico e pulito che caratterizza l’architettura esterna, ricorda molto due celebri realizzazioni del Vanvitelli: la Reggia di Caserta e il Teatro alla Scala di Milano. Internamente, la Reggia è divisa in due sezioni: gli appartamenti reali e le sale di rappresentanza, entrambe estremamente affascinanti.

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Parco di Monza

La Villa Reale è incastonata all’interno del Parco di Monza, altra attrazione che non può essere trascurata ed è assolutamente da vedere. Con i suoi 700 ettari di estensione, triplica l’ampiezza del parco di Versailles ed è il più grande parco urbano d’Europa. Istituito nel 1805, oggi il Parco di Monza rappresenta un polmone verde irrinunciabile per la città, da percorrere a piedi o in bicicletta.

Leggi di più sul Parco Reale di Monza

Autodromo Nazionale Monza

L’ultimo posto (ma non per importanza) di questa ista dedicata alle cose assolutamente da vedere a Monza è occupato da un’attrazione molto più contemporanea delle precedenti, cioè l’Autodromo Nazionale Monza. Il Tempio della Velocità, conosciuto e amato a livello internazionale, sorge all’interno del Parco, nei pressi della Reggia di Monza, dando vita a un originale accostamento tra antico e moderno. D’altra parte, anche la pista è un pezzo di storia, essendo, da decenni, la cornice in cui si svolge il Gran Premio d’Italia di Formula 1.

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