MIMO MILANO MONZA MOTOR SHOW TORNA DAL 16 AL 18 GIUGNO 2023 AUTODROMO NAZIONALE MONZA DIVENTERÀ LA CITTÀ DEI MOTORI
La 3a edizione di MIMO si svolgerà dal 16 al 18 giugno 2023 e sarà un evento dalla vocazione fortemente dinamica, che vedrà l’Autodromo Nazionale Monza diventare una vera e propria città dei motori. I modelli degli oltre 50 brand auto e moto che parteciperanno a MIMO 2023 si troveranno tra il paddock 1 e il paddock 2 dell’Autodromo di Monza: i costruttori avranno a disposizione un’area nella quale coincideranno esposizione e test drive. È atteso un pubblico trasversale, composto anche da giovani e da famiglie, e per il quale, all’interno dell’Autodromo di Monza, saranno a disposizione aree di intrattenimento, di gioco e di ristoro.
Percorso esclusivo per tutte le motorizzazioni e area educational per i modelli elettrici
All’interno dell’Autodromo Nazionale Monza verrà creato un percorso ad hoc esclusivo di 4 chilometri per i test drive dei modelli di auto e moto di tutte le motorizzazioni e studiato per provare in ogni modalità tutti i segmenti proposti dal mercato, dalle city car, ai suv, passando per le berline: un circuito che farà vivere la suggestione del passaggio sulla storica sopraelevata, oltre all’adrenalina del mettersi alla prova con un tratto handling, uno con terreno dissestato e tre chicane, di cui una ricavata proprio nella sopraelevata che raggiunge una pendenza di 45°. I test drive saranno attivi dal 16 al 18 giugno a Monza, per 10 ore al giorno, e prevedono anche un passaggio tra i paddock, in mezzo al pubblico, in entrata e in uscita dallo stand. La grande novità dei test drive sarà l’area tecnologica educational allestita per la prova dei modelli elettrici e ibridi plug-in, nella quale il pubblico proverà direttamente il funzionamento delle colonnine e come collegare e scollegare i diversi tipi di connettori di ricarica. Giornalisti e rappresentanti dei brand si daranno appuntamento per la giornata stampa all’Autodromo Nazionale Monza venerdì 16 giugno 2023, e insieme parteciperanno alla MIMO Parade, l’inaugurazione dinamica dello speciale circuito test drive che alle ore 12 vedrà sfilare le novità di prodotto guidate da equipaggi misti composti da CEO, presidenti dei brand e media.
MIMO Week, una settimana di offerte dedicate e vendite dirette al pubblico
I brand espositori studieranno formule speciali e offerte dedicate per i visitatori che sceglieranno a MIMO di cambiare e acquistare un’auto. Dopo la prova su strada, quindi, un’ulteriore occasione per le case automobilistiche e motociclistiche di vendere le novità di prodotto offrendo al pubblico di MIMO un trattamento speciale in termini di servizi e offerte. I test drive dedicati, l’educational sulle ricariche elettriche, le offerte speciali della MIMO Week, sono tutti strumenti messi in campo da MIMO per raggiungere il suo obiettivo: essere parte attiva nello svecchiamento del parco auto italiano, portando in un evento gratuito un pubblico numeroso e interessato, pronto a conoscere i nuovi modelli proposti dai costruttori, tutti dotati di moderne motorizzazioni e attente alla sostenibilità. Nelle prossime settimane si aprirà sul sito www.milanomonza.com un sondaggio sui modelli in uscita e a basse emissioni che il pubblico vorrà conoscere e provare nel corso del 2023, e questi dati verranno condivisi con le case automobilistiche.
Box dedicati alle sportive e ai brand premium con hot lap in pista
I box di Formula 1 saranno dedicati all’esposizione delle sportive e ai brand premium che scenderanno in pista due volte al giorno per gli hot lap dedicati durante i 3 giorni di MIMO, dando vita a un calendario mozzafiato per il pubblico che potrà assistere allo spettacolo in pista dalle tribune dell’Autodromo Nazionale Monza.
Tutte le partecipanti alla 1a edizione del Concorso di eleganza MIMO 2023
La città dei motori MIMO 2023 offrirà uno spettacolo unico per gli appassionati di auto in edizione limitata: tra i viali del Tempio della velocità si snoderanno il Classic Car Paddock, il Designer Paddock, il Supercar Paddock, il Motorsport Paddock. Tutte le auto esposte in queste aree parteciperanno alla 1a edizione del Concorso di eleganza MIMO 2023 che decreterà le più belle per categoria e la più bella in assoluto grazie ai voti di una giuria tecnica e a quelli del pubblico, che potrà esprimere la propria preferenza tramite il codice QR collegato a ciascun modello. La consacrazione dei modelli vincitori sarà domenica 18 giugno. Un concorso dinamico, perché le stesse auto saranno inoltre protagoniste delle sfilate che, due volte al giorno, passeranno lungo i viali tra il pubblico e sulle sopraelevate. Approfondimenti sulle tematiche inerenti la mobilità, la sostenibilità ambientale e le nuove fonti di energia, tra cui i bio carburanti saranno organizzati a Milano e a Monza e coinvolgeranno i media, le istituzioni politiche e gli stakeholder delle case automobilistiche e motociclistiche. Il programma aggiornato su tutti gli eventi di MIMO 2023 sarà a disposizione su www.milanomonza.com nelle prossime settimane.
Andrea Levy, Presidente MIMO: “L’Autodromo Nazionale Monza sarà il palcoscenico ideale per l’incontro tra il pubblico e le case auto e moto in un’edizione dinamica che metterà al centro il prodotto, grazie al circuito di prova creato appositamente per far testare al meglio i modelli esposti”.
Giuseppe Redaelli, Presidente di Autodromo Nazionale Monza: "Siamo orgogliosi che il nostro Autodromo diventi per il 2023 il fulcro di tutte le attività principali di MIMO, trasformandosi per tre giorni in una vera e propria 'Città dei Motori'. Tale riconoscimento dimostra come il Circuito sia uno spazio attrattivo ideale per i più diversi eventi in ambito automotive. e che sia in grado di richiamare tanto gli operatori più importanti del settore, quanto varie tipologie di pubblico, accorso in massa a seguirne dal vivo le attività dinamiche nell'edizione del 2022. Per questi motivi, siamo dunque convinti che la manifestazione debba assumere un ruolo predominante tra quelle ospitate dal Tempio della Velocità e sia destinata a crescere ancora negli anni a venire".
Alessandra Zinno, Direttore Generale Autodromo Nazionale Monza: “Sosteniamo con entusiasmo un evento che è in linea con la filosofia e l’identità dell’Autodromo, ovvero un luogo che, grazie al suo heritage, è in grado di ispirare e progettare il futuro sia dell’automobilismo sportivo che della mobilità in generale ponendo al centro la sostenibilità, la ricerca e la condivisione del sapere. Siamo contenti di poter essere il teatro di una formula che unisce brand, addetti ai lavori e grande pubblico perché è proprio ciò che siamo, vale a dire un polo in un contesto naturale unico che mette in relazione imprenditoria, opportunità e persone per promuovere lo sviluppo sostenibile e i valori autentici e appassionanti delle quattro ruote”.
Come si allenano i piloti di F1? Tutti i segreti della preparazione fisica e mentale
La preparazione atletica di un pilota di Formula 1 è un delicato e complesso equilibrio di allenamento fisico e mentale. L’obiettivo è migliorare forza e resistenza muscolare, incrementare i riflessi e accrescere la tenuta nervosa, grazie al supporto di un mental trainer.
I piloti di Formula 1 sono veri e propri atleti, che si sottopongono quotidianamente ad allenamenti durissimi, per migliorare sia dal punto di vista fisico che mentale. Infatti, guidare un’auto capace di sfrecciare in pista oltre i 300 km/h significa mettere a dura prova ogni fibra del proprio corpo, dalle gambe fino al collo, e chiedere il massimo anche alla propria capacità di concentrazione e ai propri riflessi. Eppure, c’è ancora chi pensa che in fondo guidare una monoposto non sia faticoso! Per smentire questa convinzione, basta dare un’occhiata veloce a come si allenano i piloti di F1, fisicamente e mentalmente.
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L’allenamento fisico dei piloti di Formula 1
L’allenamento fisico di un pilota professionista deve necessariamente coprire tre aspetti chiave: aumento della forza, aumento della resistenza e miglioramento dei riflessi. A tale allenamento, poi, si affianca una grande attenzione per la dieta, con l’obiettivo di mantenere bassa la percentuale di grasso, in modo da ottimizzare il peso.
Allenare la forza: gambe, braccia e collo
Per mettersi alla guida di una macchina di Formula 1 bisogna avere muscoli forti, soprattutto su braccia e gambe. Gli arti superiori, infatti, sono costantemente sollecitati, dal primo all’ultimo minuto di gara, dalle vibrazioni del volante e dagli sforzi necessari per controllarlo nelle fasi di accelerazione, curva e frenata. Per quanto riguarda gli arti inferiori, invece, la sollecitazione maggiore riguarda la gamba sinistra, che nella fase di frenata è chiamata a fare una pressione sul pedale pari anche ad 80 kg. Questo significa che i piloti sono chiamati a sottoporsi a sedute di allenamento con i pesi, seguendo programmi specifici per l’incremento della forza.
Una menzione a parte, infine, la merita il collo, che nel corso di una gara automobilistica è sottoposto ad una fatica enorme e non paragonabile a nessun altro sport (oltre a dover reggere il peso del casco, che può superare i 6 kg). Ecco perché nel programma di allenamento di un pilota professionista sono sempre inclusi esercizi per il collo, magari realizzati con bande elastiche.
Allenare la resistenza
Anche l’allenamento della resistenza fisica svolge un ruolo fondamentale nella preparazione atletica di un pilota di F1. Per migliorare sotto questo profilo, spesso i piloti si affidano alla pratica di altri sport, come la corsa, il ciclismo ma anche il nuovo e il canottaggio. Il compagno fedele di allenamento, in questi casi, è sempre il cardiofrequenzimetro, che permette di tenere sotto costante controllo la prestazione.
Allenare i riflessi
Il terzo elemento che compone la preparazione atletica di un pilota è rappresentato dall’allenamento dei riflessi, decisivo per controllare l’auto in pista. Per migliorare i riflessi, i piloti si affidano ad esercizi specifici, a volte realizzati con appositi macchinari. Tali esercizi permettono di lavorare in quattro direzioni:
- aumento della velocità di reazione;
- miglioramento della visione periferica;
- riduzione del tempo di focalizzazione;
- perfezionamento della coordinazione oculo manuale.
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L’importanza dell’allenamento mentale in F1
Come detto, muscoli forti, tonici ed elastici sono imprescindibili per un pilota. Ma in uno sport fatto di velocità e continui stimoli, con effetti spesso estenuanti, anche il cervello svolge un ruolo fondamentale. Ecco perché, accanto a quello fisico, per un pilota professionale non può mancare l’allenamento mentale. Anzi, è possibile affermare con tranquillità che la capacità di affrontare lo stress mentale è ciò che fa la differenza tra un campione un buon pilota. Non a caso, nel corso degli anni, le scuderie di F1 hanno visto crescere il ruolo dei mental trainer, cioè dei professionisti capaci di allenare la mente degli atleti, che li affiancano durante la preparazione e gli permettono di focalizzare i loro punti di forza e di debolezza, per poi lavorarci su.
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Una corsa ciclistica e una gara podistica nel weekend del Tempio della Velocità
Sabato 15 e domenica 16 ottobre tornano in pista due eventi tradizionali nel calendario del Circuito brianzolo. Si tratta della Ganten Monza 12H Cycling Marathon e della Ganten Monza21 Half Marathon. L’accesso per il pubblico è libero.
Una gara ciclistica e una maratona nel prossimo fine settimana dell’Autodromo Nazionale Monza. Sabato 15 e domenica 16 ottobre il Tempio della Velocità ospiterà infatti sia la Ganten Monza 12H Cycling Marathon sia la Ganten Monza21 Half Marathon, due eventi targati FollowYourPassion. Manifestazioni che dimostrano come il centenario tracciato monzese sia in grado di accogliere nelle proprie strutture, dentro e fuori dalla pista, le più diverse tipologie di discipline sportive e non solo i motori.
Si comincia sabato 15 ottobre con la Ganten Monza 12H Cycling Marathon, giunta alla sua settima edizione, una gara endurance per biciclette iscritta al calendario internazionale della Ultra Marathon Cycling Association e per la quale i partecipanti acquisiscono punti per la Coppa del Mondo di ultraciclismo, la disciplina per amanti delle gare di durata in bici. Alla Ganten Monza 12H Cycling Marathon si può prendere parte individualmente o in team da 2, 4, 8 atleti, e sono ammesse anche squadre da 5, 6 o 7 componenti. La corsa inizierà a mezzogiorno e terminerà a mezzanotte, per lasciare spazio alle premiazioni.
Poche ore dopo, domenica 16 ottobre, sarà la volta degli appassionati delle gare podistiche, con la Ganten Monza21 Half Marathon che permetterà ai corridori di sfidarsi su diverse distanze, sia in modo competitivo che amatoriale. Per chi vorrà competere, lo si potrà fare sui 10 e sui 30 chilometri, mentre saranno tre le opportunità di percorrenza, 5, 10 e 21 chilometri, per chi vorrà solo divertirsi e trascorrere un weekend di svago in un luogo magico. Lo start della Ganten Monza21 Half Marathon è previsto per le 9 del mattino.
Entrambi gli eventi si svolgeranno direttamente sui rettilinei, tra i cordoli e sulle Sopraelevate di uno dei tracciati che hanno fatto la storia dell’automobilismo internazionale. Se le iscrizioni online sono ormai chiuse, è comunque possibile presentarsi in Autodromo Il giorno dell’evento per partecipare, fatta eccezione per le distanze competitive della Ganten Monza21 Half Marathon. Per entrambe le manifestazioni l’accesso per il pubblico è libero. Ulteriori informazioni sul fine settimana nel Tempio della Velocità sono disponibili sul sito followyourpassion.it.
Cartoni animati e auto, un’accoppiata che ha fatto la storia
I cartoni animati hanno spesso raccontato il mondo dell’automobilismo e delle auto da corsa. Dai capolavori anni ’70 di Hanna&Barbera agli anime giapponesi giunti in Italia negli anni ’80, fino a lungometraggi di animazione come Cars e Turbo, prodotti da Disney e DreamWorks. Ecco una piccola carrellata dei cartoons imperdibili per chi ama il mondo dei motori.
Sarà il fascino della velocità o quello delle carrozzerie sbrilluccicanti di colori metallizzati. Sarà che tutti, da bambini, si sono ritrovati tra le mani una macchinina da far correre sul pavimento. Sarà che vedere papà e mamma guidare, quando si è piccoli, li fa sembrare dei veri supereroi. O forse saranno tutte queste cose messe assieme. Di sicuro, tra il mondo delle automobili, specialmente da corsa, e quello dei cartoni animati esiste da sempre un rapporto stretto e proficuo. A chi non viene in mente almeno un cartone animato con protagonista una macchina? Alcuni hanno fatto davvero la storia. Elencarli tutti è impossibile, fare una classifica dei più belli è molto difficili (e forse anche in giusto). Vale la pena, però, provare a ricostruire brevemente questa fantastica accoppiata tra film d’animazione e motori, attraverso i protagonisti principali.
I libri imperdibili per chi ama le auto
Auto e cartoni animati: i pionieri del genere
Ed ogni storia che si rispetti, non può che cominciare narrando le gesta dei fondatori. Per farlo, è necessario saltare indietro nel tempo fino agli anni ’70, decennio in cui hanno visto la luce due vere pietre miliari dei cartoni animati a tema automobilistico: Wacky Races – La corsa più pazza del mondo e Gran Prix e il Campionissimo.
La prima è una serie animata composta da appena 17 episodi, andati in onda tra il 1968 e il 1970, tutti firmati Hanna&Barbera (autori anche, tra gli altri, de I pronipoti e L’Orso Yoghi). Una puntata dopo l’altra, i cartoni seguono le avventure e disavventure dei partecipanti a una folle gara automobilistica, combattuta a colpi di tranelli e spregiudicatezze. Di questa serie, è stato fatto un remake nel 2017, allungandola fino a ben 78 episodi.
“Gran Prix e il Campionissimo”, invece, è un anime giapponese in 44 episodi, andati in onda tra il 1977 e il 1978 (ma in Itali sono arrivati solo nel 1981). Il protagonista è il giovane Takaya Todoroki, che sogna di fare il pilota di Formula 1 ma deve scontrarsi con la dura realtà di un’incidente che sembra mettere fine alle sue ambizioni. Il riscatto, però, non tarda ad arrivare ed ha le sembianze del leggendario pilota Niki Lanz (chiaramente ispirato a Niki Lauda) che lo ingaggia nella propria scuderia e gli consente di mettere a punto una nuova e invincibile automobile.
I film imperdibili per chi ama le macchine
I motori negli anime giapponesi (degli anni ’80)
“Gran Prix e il Campionissimo”, però, non è l’unico esempio di anime giapponese dedicato al mondo dei motori. Anzi, il tema è ampiamente trattato e rientra nel filone spoken (sportivo). Ci sono almeno altri quattro titoli del genere che meritano di essere citati:
- Superauto Mach (1967 – 1968): Go è un ambizioso e leale pilota da corsa che si trova a combattere in un mondo, quello dei motori, ormai dominato dalla corruzione e dall’egoismo;
- Falco il super bolide (1976): Ken è un abile pilota che, a borda dell’automobile costruita dal padre ingegnere, si avventura in gare a metà tra rally e endurance, ingaggiando sfide interminabili con i feroci piloti del team Black Shadow;
- Supercar Gattiger (1977-1978): il giovane Joe, dopo la morte del padre, il professor Kabuki, scopre che la madre, che credeva morta, è in realtà ancora viva, ma per riabbracciarla deve mettersi la volante di un’innovativa auto ad energia solare (brevettata proprio dal papà) e sconfiggere la scuderia dei Demoni Neri;
- Capeta (2003): la serie prende il nome dal suo protagonista, un bambino appassionato di Go Kart che sogna di approdare in Formula 1.
È bene precisare che la maggior parte di questi anime è stata trasmessa in Italia negli anni ’80, fatta eccezione per Capeta, che è successivo. Per questa ragione, si tratta d titoli che tutti coloro che sono stati bambini e ragazzi in quel decennio tendono a celebrare come “i fantastici cartoni animati con auto da corsa degli anni ’80” (quasi fossero un genere a sé stente).
Serie TV per appassionati di motori
Auto da corsa protagoniste dei cartoni per bambini (e adulti): Cars e Turbo
Questa carrellata di piccoli e grandi capolavori di animazione dedicati ai motorsport non può che terminare con la citazione di due vere chicche, prodotte negli ultimi 20 anni e davvero imperdibili. Si tratta di Cars e Turbo, il primo uscito dalla scuderia della premiata ditta Disney – Pixar e il secondo frutto della fertile immaginazione di casa DreamWorks.
Cars è un lungometraggio del 2006, che ha avuto un enorme successo, tanto da essere seguito da altri due film (Cars 2 e Cars 3) e una serie di cortometraggi. Il protagonista assoluto è il simpatico Saetta McQueen, giovane auto da corso dal carattere schietto e ambizioso. Sarà proprio quel temperamento a condurlo lontano ma anche a metterlo nei guai.
Turbo, invece, è un film del 2013 e il titolo coincide con il nome del protagonista che, contrariamente alle aspettative, è una tranquilla e lenta lumaca. Eppure, Turbo sogna di diventare campionessa di automobilismo. Un’ambizione che diventa possibile quando la lumaca, dopo un incidente, si ritrova trasformata nientemeno che in un bolide da corsa.
Dalla finzione alla realtà: diventa pilota per un giorno
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Liberati-Nemoto si laureano campioni a Monza nel Campionato Italiano GT Endurance
Il duo italo-giapponese vince gara e titolo assoluto approfittando del problema tecnico ai compagni di squadra del team VSR e diretti rivali Hites-Michelotto-Basz. Giacomo Pollini trionfa invece nel Campionato Italiano Sport Prototipi davanti a una buona cornice di pubblico.
6 campionati, 11 gare, oltre 200 piloti impegnati in pista e due titoli assoluti assegnati. Con questi numeri si è chiuso l’ACI Racing Weekend 2all’Autodromo Nazionale Monza, durante il quale si sono scritte le sorti del Campionato Italiano Gran Turismo Endurance e del Campionato Italiano Sport Prototipi. Ancora un fine settimana a due facce, almeno a livello meteorologico, per il Tempio della Velocità, con un sabato soleggiato e una domenica condizionata da un maltempo che ha rallentato il programma di gare.
Edoardo Liberati e Yuki Nemoto su Lamborghini Huracan GT3 Evo hanno vinto il Campionato Italiano Gran Turismo Endurance 2022. I due piloti del team VSR, che arrivavano nell'Autodromo brianzolo con un solo punticino di vantaggio sui compagni di squadra Benjamin Hites, Mattia Michelotto e Karol Basz, hanno dovuto sudarsi fino agli ultimi minuti sia il trionfo nella gara monzese che la conquista del titolo. La corsa è stata infatti molto tirata almeno fino a quando Basz non è stato costretto a parcheggiare la propria vettura a bordo pista per un problema meccanico, proprio nel momento in cui stava tallonando da vicino la Lambo diretta concorrente per il titolo, in quel momento guidata da Nemoto. Ed è stato proprio il pilota giapponese il vero MVP della gara, sopperendo anche ai problemi alla schiena di Liberati e rimontando tutte le posizioni che il pilota romano aveva perso nel primo terzo della corsa (nonostante lo start dalla pole), quando per limiti fisici si era fatto superare da diverse auto. Nemoto è stato in grado di recuperare a suon di giri veloci e ha finito la corsa, resa entusiasmante anche dalle ripetute safety car che hanno ricompattato il gruppo a più riprese, davanti al trio composto da Jacopo Guidetti, Jorge Cabezas e Leonardo Moncini (Nova Race) su Honda NSX e a un’altra Lamborghini Huracan guidata da Raul Guzman, Mateo Llarena e Daan Pijl (Imperiale Racing).
Anche il Campionato Italiano Sport Prototipi si è deciso a Monza. Giacomo Pollini (ASD Pollini Race) ci arrivava da grande favorito, almeno guardando la mera classifica, per i 36 punti di vantaggio su Davide Uboldi (Uboldi Corse) e ha rispettato i pronostici. Il driver bresciano non ha nemmeno avuto bisogno di aspettare la domenica per mettere al sicuro il risultato, grazie al secondo posto di gara-1 e all’ottava piazza dell'unico competitor per la lotta in classifica generale. La vittoria il sabato è andata al poleman Matteo Roccadelli (G-Force Racing), bravo a resistere per tutta la gara proprio a Pollini, mentre sul gradino meno ambito del podio è salito, a un abisso di distanza dai primi due, Alessio Salvaggio (Bad Wolves). La domenica si corre sul bagnato e Pollini si dimostra mago anche in condizioni critiche di pista, recuperando in pochissimo tempo dalla settima alla prima piazza e trionfando incontrastato su Uboldi, secondo e Roccadelli, solido terzo al traguardo.
Lodovico Laurini ha battuto tutti i competitor nella prima delle due corse della Porsche Carrera Cup Italia. Partito dal quarto posto, il driver di Dinamic Motorsport ha dimostrato il suo feeling con il velocissimo tracciato brianzolo e ha sopravanzato in pochi minuti il poleman Leonardo Caglioni (Ombra Racing), Benedetto Strignano (Scuderia Villorba Corse) e il leader della classifica assoluta Gianmarco Quaresmini, anche lui di Ombra Racing. Dietro a Laurini si sono piazzati proprio Strignano e Quaresmini, ormai a un passo dal titolo. Nell’appuntamento domenicale Laurini si conferma sul podio, finendo terzo dietro a Diego Bertonelli (BeDriver) e al sudafricano Keagan Masters (AB Racing), trionfatore di gara-2. Non un fine settimana indimenticabile per Jorge Lorenzo (Q8 Hi Perform), che termina entrambe le gare nelle retrovie dopo una buona qualifica il sabato conclusa a soli due decimi dal poleman.
Ci hanno pensato anche le 44 monoposto schierate sulla griglia di partenza dell’Italian F4 Championship a far divertire gli spettatori a suon di sorpassi e duelli, inclusi quelli tra compagni di squadra. Sugli scudi nel fine settimana è stato il team Prema Racing, che ha conquistato la vittoria in tutte e due le corse di 30 minuti più un giro disputate tra sabato e domenica. In gara-1 ha trionfato infatti l’austriaco Charlie Wurz davanti ad Alexander Dunne e Kacper Sztuka, compagni di squadra di US Racing, mentre in gara-2, corsa la domenica pomeriggio e anch’essa caratterizzata da diverse sportellate, si è imposto Andrea Kimi Antonelli, che con questi 25 punti ha allungato al primo posto della classifica generale, davanti a Wurz e a Martinus Stenshorne (Van Amersfoort Racing). La terza gara, programmata per la domenica mattina, è stata invece cancellata per la pioggia che ha reso impraticabile la pista per quasi due ore.
In gara-1 della Clio Cup Series, competizione di sole Renault Clio Cup, i primi tre classificati sembrano fare un altro mestiere rispetto al resto della griglia. David Pouget (GPA Racing), Anthony Jurado (Milan Competition) e Felice Jelmini (PMA Motorsport) prendono il largo fin dalle prime curve e lottano per tutti i 25 minuti più un giro della corsa. Alla fine ad avere la meglio è proprio Jelmini, mentre Jurado e Pouget si devono accontentare rispettivamente del secondo e del terzo posto. In gara-2, disputata la domenica pomeriggio, Pouget si rifà brillantemente, vedendo sventolare la bandiera a scacchi da primo classificato davanti ai due compagni di squadra di Milan Competition Nicolas Milan e Marc Guillot, praticamente appaiati sulla linea del traguardo, con Milan che precede Guillot di pochi centimetri.
Paolo Maria Silvestrini è il mattatore di entrambe le corse da 25 minuti più un giro del MINI Challenge. Il leader della classifica assoluta del team Motorsport, giunto sul tracciato brianzolo con 29 punti di vantaggio su Ugo Federico Bagnasco (M.Car by AC Racing Technology), parte dalla pole e semina i rivali sia sull’asciutto il sabato che sul bagnato la domenica, imponendo un ritmo insostenibile per tutti i competitor. In gara-1, proprio Bagnasco chiude alle sue spalle, staccato di oltre 5 secondi, mentre ad arrivare terzo è Andrea Palazzo (Fimauto by AC Racing Technology). Questi ultimi due piloti si invertono le posizioni sul podio nella seconda competizione, mettendo in scena anche un duello divertente ed estremamente corretto fino all’ultima curva.
Gli appassionati di motorsport non dovranno attendere molto tempo per vedere un’altra gara all’Autodromo Nazionale Monza. Già alla fine di ottobre, sabato 29 e domenica 30, il Tempio della Velocità diventerà la casa della Formula X Italian Series, con l’ultimo appuntamento stagionale tra i Formula X Racing Weekend e con varie serie in pista nel prestigioso Tempio della Velocità. Ulteriori informazioni sull’evento sono disponibili sul sito ufficiale formulaxitalianseries.it.
Arengario di Monza, guida alla scoperta dell’antico palazzo comunale
L’Arengario di Monza è uno dei luoghi simbolo della città. Anticamente sede del municipio, il palazzo comunale di età medievale ospita oggi importanti mostre d’arte ed eventi. Una breve guida per conoscerne meglio struttura e storia.
L’Arengario di Monza, situato nel cuore del centro storico, è uno dei monumenti simbolo della città brianzola e merita di essere inserito tra i punti di interesse turistici. E merita di essere conosciuta anche la sua storia, seppur per sommi capi. Infatti, le vicende che nel tempo hanno trasformato e plasmato il vecchio palazzo comunale di Monza, oggi sede di importanti mostre, raccontano molto della storia medievale d’Italia.
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Breve storia dell’Arengario: perché si chiama così e a cosa serviva
Come in ogni storia che si rispetti, però, è bene cominciare dal principio, cioè dalla costruzione dell’Arengario. Secondo le ricostruzioni più accreditate (a cui bisogna affidarsi in mancanza di dati certi), l’edificazione del celebre palazzo ebbe inizio verso la fine del 1200. Una datazione che sembra confermata anche da un’iscrizione presente sopra il portone d’ingresso, che fa riferimento all’anno 1293 (espresso in numeri romani). A volere la nascita dell’Arengario fu l’allora potente podestà di Monza, Pietro Visconti. Ma perché lo fece costruire? A cosa serviva l’Arengario? La ragione scatenante fu il contrasto tra il potere del podestà e quello della chiesa. Fino al XIII secolo, infatti, i magistrati e il podestà utilizzavano per le loro attività la cortina del Duomo, non disponendo di un edificio civile che li potesse ospitare. Nel 1250, però, il podestà venne colpito da scomunica e la sua permanenza nei pressi del principale edificio religioso di Monza divenne sgradita. Una conferma di questa lotta tra potere civile e potere religioso arriva anche dal luogo in cui si trova l’Arengario, a pochi passi dal Duomo, a cui si contrappone anche fisicamente. A questo punto, però, è lecito chiedersi perché per il nuovo palazzo comunale si scelse il nome di Arengario. Cosa significa questo termine? Si tratta di una parola mutuata dal tedesco, che significa “luogo di riunione”, a segnalare proprio la funzione fondamentale svolta dall’edificio, sede del comune, del tribunale e dei mercanti.
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Struttura e caratteristiche del Palazzo Comunale di Monza
Dal punto di vista della struttura e dello stile, l’Arengario è ispirato in maniera evidente al Palazzo della Ragione di Milano, costruito nella prima metà del 1200. L’impianto complessivo è longitudinale, con un portico aperto al piano inferiore e una grande sala coperta al piano superiore. A differenza dell’edificio milanese, però, il palazzo comunale di Monza è affiancato da un’imponente torre campanaria. Inoltre, è bene sottolineare che l’attuale aspetto dell’Arengario non corrisponde al suo stato originale. Tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900, infatti, sono stati progettati e realizzati importanti lavori di ristrutturazione, con conseguente riduzione degli spazi del complesso, che prima comprendeva anche il Palazzo Pretorio (demolito). Un secondo massiccio intervento di restauro si ebbe alla fine degli anni ’60, con l’obiettivo di assecondare la vocazione espositiva dell’Arengario.
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Le mostre dell’Arengario
Non a caso, oggi l’antico palazzo comunale brianzolo è sede di importantissime mostre d’arte ed eventi organizzati dall’amministrazione comunale. Le collezioni stabili che ospitava in precedenza, invece, sono state trasferite nei Musei Civici. Per conoscere in tempo reale le mostre presenti nell’Arengario è possibile consultare il sito del Comune di Monza.
Visitare l’Arengario: contatti, dove si trova, come raggiungerlo
Come anticipato, l’Arengario si trova in pieno centro storico, precisamente in piazza Roma. È quindi facilmente raggiungibile a piedi partendo da uno qualsiasi degli altri luoghi turistici (Duomo di Monza e relativo Museo, Villa Reale, Parco di Monza). La struttura è aperta al pubblico tutti i giorni, tranne il lunedì, con orario 10-13 e 14-19. Per informazioni, è possibile rivolgersi al numero 039 329541.
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All’Autodromo Nazionale Monza va in scena il penultimo ACI Racing Weekend del 2022
ACI Racing Weekend 2 - I titoli assoluti del Campionato Italiano Gran Turismo Endurance e del Campionato Italiano Sport Prototipi si decideranno nel Tempio della Velocità, davanti a un pubblico che potrà assistere gratuitamente all’evento e accedere al paddock del Circuito.
I campionati italiani di ACI Sport tornano nel Tempio della Velocità per la seconda volta quest’anno. Dopo l’appuntamento di aprile, che aveva visto battagliare i piloti di cinque diverse categorie, per l’Autodromo Nazionale Monza è tempo di ospitare l’ACI Racing Weekend 2, che scalderà il pubblico da venerdì 7 a domenica 9 ottobre con le gare di ben sei serie: Campionato Italiano Gran Turismo Endurance, Campionato Italiano Sport Prototipi, Posche Carrera Cup Italia, Italian F4 Championship, Clio Cup Series e Mini Challenge. Già oggi, a partire dalle 13, sono in programma i test collettivi dell’Italian F4 Championship, prima di entrare da domani nel vivo dell’azione con le prove libere di tutte le categorie.
Il Campionato Italiano Gran Turismo Endurance è il piatto forte del weekend monzese e porta in Autodromo il quarto e ultimo appuntamento stagionale della serie, con una lotta ancora serrata tra compagni di scuderia del Team VSR per il primo posto assoluto. Proprio sul prestigioso tracciato brianzolo scopriremo infatti chi si aggiudicherà il titolo tra la Lamborghini Huracan GT3 Evo di Michele Beretta, Edoardo Liberati e Yuki Nemoto, attualmente a quota 42 punti, e quella di Karol Basz, Benjamin Hites e Mattia Michelotto, che seguono a una sola lunghezza di distanza. I piloti si sfideranno una sola volta con una gara di 120 minuti in partenza domenica alle 14:40.
Saranno invece due gli appuntamenti tra gli iscritti al Campionato Italiano Sport Prototipi, che battaglieranno per 25 minuti più un giro sia sabato alle 13:30 che domenica alle 10:10. Anche per questa serie, Monza sarà l’ultimo round in calendario, decisivo dunque per decretare il trionfatore del 2022. Giacomo Pollini (ASD Giacomo Race) è chiamato ad amministrare un cospicuo vantaggio di 36 punti sull’unico inseguitore che lo può insidiare, Davide Uboldi. Tutti i piloti impegnati sulla griglia di partenza guideranno delle Wolf GB 08 Thunder.
Il grande atteso tra i piloti della Porsche Carrera Cup Italia è Jorge Lorenzo, ex pluricampione del mondo in MotoGP, che ha già presenziato a Monza per i test collettivi del 13 aprile scorso e che tornerà sull’asfalto brianzolo per gareggiare. Lo spagnolo sarà impegnato con il Team Q8 Hi-Perform, insieme agli altri piloti della serie, in due gare di 28 minuti più un giro, la prima alle 16:10 di sabato e la seconda a mezzogiorno della domenica. In questo campionato, Monza non determinerà l’esito dell’intera stagione, che chiuderà i battenti al Mugello il 22-23 ottobre, ma al momento il primo posto assoluto è saldamente nelle mani di Gianmarco Quaresmini (Ombra Racing - Centro Porsche Brescia), che con 161 punti precede Giorgio Amati e Alberto Cerqui, appaiati a quota 128 ed entrambi del Team Ghinzani Arco Motorsport – Centri Porsche Milano.
L'Italian F4 Championship, serie monomarca di sole Tatuus F.4 T421, porterà in Autodromo, tra test e gare, oltre 40 piloti, che si schiereranno sulla griglia di partenza tre volte per completare 30 minuti più un giro. Lo start di gara-1 è programmato per sabato alle 15:10, mentre domenica si svolgeranno sia gara-2, alle 9:10, sia gara-3, alle 17:10, a chiosa del timetable di corse del weekend. Alla vigilia del penultimo appuntamento stagionale del campionato, il leader della classifica assoluta è Andrea Kimi Antonelli, che precede di ben 61 lunghezze il più vicino dei rivali, il compagno di squadra Rafael Camara di Prema Racing.
Saranno infine protagonisti dell’ACI Racing Weekend 2 anche la Clio Cup Series (suddivisa tra Clio Cup Europe e Clio Cup Italia) e il MINI Challenge. Su un totale di 46 iscritti, il parterre di piloti italiani al via per le due gare da 25 minuti più un giro della Clio Cup Series, una il sabato alle 12:30 e l’altra domenica alle 13:40, sarà gremito, con ben 25 driver nostrani. Due tra questi si stanno giocando il titolo assoluto della Clio Cup Italia, con Gabriele Torelli (Faro Racing) che ha un margine di 6 punti su Felice Jelmini (PMA Motorsport). Anche il MINI Challenge prevede due corse da 25 minuti più un giro, con i piloti che correranno la prima volta sabato alle 14:20 e per la seconda gara alle 11:05 di domenica. I driver saranno suddivisi in tre categorie: Academy, Evo, e Pro.
Tutti gli appassionati che vorranno accedere in Circuito per vivere da pochi metri le emozioni della pista potranno farlo senza pagare alcun biglietto. L’ingresso in Autodromo è infatti completamente gratuito nella giornata di venerdì 7 ottobre, mentre è previsto il solo pagamento del parcheggio per sabato 8 e domenica 9 ottobre, con un costo di 15 euro per le auto e di 5 euro per le moto. Da venerdì a domenica sarà possibile accedere liberamente anche al paddock. Tra le varie attrazioni del Tempio della Velocità, nel fine settimana sarà aperto anche il JustSpeed Monza Karting, la pista semipermanente di kart dell’Autodromo Nazionale Monza situata all’intero del piazzale Parabolica e pensata per il divertimento di intere famiglie. Ulteriori informazioni sia sull’ACI Racing Weekend 2 – tra cui tribune aperte e modalità di accesso in Circuito - che sul kart sono disponibili alla pagina dedicata ACI Racing Weekend 2.
Il Tempio della Velocità celebra il suo Centenario con una iconica poster collection
Autodromo Nazionale Monza presenta un’edizione limitata di 100 pezzi per ripercorrere i primi 100 anni di vita e raccontare per immagini momenti indimenticabili che appartengono alla storia dell’automobilismo e fanno parte della memoria e dell’identità del nostro Paese.
Per il suo Centenario l’Autodromo Nazionale Monza ha deciso di realizzare un’opera artistica unica, in edizione limitata, dedicata a tutti gli appassionati di automobilismo e a quanti, almeno una volta, hanno calcato l’ingresso del Tempio della Velocità per assistere a un evento unico e riconosciuto in tutto il mondo come il Gran Premio d’Italia.
Si tratta di una speciale collezione che comprende 11 poster, ovvero uno per ogni decennio di attività più uno commemorativo nell’anno del Centenario. Un percorso nella storia delle edizioni del Gran Premio d’Italia nonché un vero e proprio manifesto anche sull’evoluzione dell’automobile da corsa. I poster, infatti, si ispirano alle locandine ufficiali di Gran Premi rimasti negli annali a cominciare dal 1922, anno di nascita dell’Autodromo Nazionale Monza e passando, per fare qualche esempio, dall’edizione del 1949 vinta da Alberto Ascari a quella del 1976 che vide trionfare l’indimenticabile Ronnie Peterson, per arrivare agli anni più recenti come il 2003 in cui vinse Michael Schumacher e il 2019 con il tripudio di Charles Leclerc.
La limited edition è stata ideata e rieditata dal collettivo artistico internazionale Automobilist, la cui mission è quella di dare nuova energia attraverso l’arte e la tecnologia a storie dell’automobilismo in collaborazione con le più rinomate case del settore nonché con le Federazioni e gli attori più importanti del panorama sportivo e non. Fra le collaborazioni più importanti si segnalano F1, WRC, FIA, 24 Heures of Le Mans, Oracle Red Bull Racing, Porsche e i team di Formula 1 di McLaren e Mercedes.
La special collection sarà prodotta in soli 100 pezzi e sarà acquistabile sullo shop del sito ufficiale del Circuito monzanet.it al prezzo di 799 euro.
Parallelamente saranno anche disponibili ulteriori 100 pezzi per ognuno degli 11 poster che potranno essere acquistati al di fuori della collezione al prezzo di 69 euro, ad esclusione dei poster del 1922 e 2022 al prezzo di 129 euro.
Questa iniziativa è un ulteriore tassello all’interno del più ampio piano di attività che Autodromo Nazionale Monza ha ideato nell’anno del Centenario: era infatti il 3 settembre 1922 quando, su impulso dell’Automobile Club Milano, il motorsport mondiale e l’automobilismo italiano hanno trovato la loro casa. Il Circuito di Monza non è solo un tracciato di asfalto, ma ha rappresentato e dato voce alle storie di tantissimi uomini e donne che, concorrendo come piloti, costruttori, progettisti, tecnici e meccanici, hanno alimentato la passione per questo sport e contribuito al progresso tecnologico del settore automotive.
Guidare sul bagnato: tecniche, consigli ed errori da non fare
Guidare sul bagnato è una condizione che può creare problemi, soprattutto ai guidatori poco esperti. La presenza di acqua sulla strada, infatti, diminuisce l’aderenza degli pneumatici e rende meno controllabile l’auto. Con pochi semplici accorgimenti, però, è possibile mettere in atto una guida sul bagnato sicura e decisa, evitando errori e rischi.
Nella vita, prima o poi, a qualsiasi automobilista capita di trovarsi a guidare sul bagnato, magari anche sotto lo scrosciare di una pioggia battente. È importante, quindi, imparare a gestire la macchina anche in una situazione del genere, potenzialmente pericolosa. La guida sul bagnato, infatti, si traduce in una minor aderenza degli pneumatici, in una minore capacità di controllo dell’auto e nel rischio del cosiddetto aquaplaning, che porta la macchina a “pattinare” sulle pozze di acqua e quindi a sbandare. Come fare per evitare questi inconvenienti e scongiurare incidenti e tamponamenti? Nella maggior parte dei casi, basta seguire poche semplici accortezze ed evitare errori grossolani. Ecco alcuni consigli per guidare sul bagnato in totale sicurezza.
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Assicurarsi che le gomme siano in condizione di viaggiare (e di evitare l’aquaplaning)
Gran parte della sicurezza quando si guida sul bagnato è responsabilità delle gomme e delle loro condizioni. Per questo motivo, non bisogna mai essere superficiali nella manutenzione degli pneumatici e farli controllare regolarmente. Se si è consapevoli che le gomme della propria auto sono troppo usurate, è meglio non mettersi in viaggio, specialmente sotto la pioggia o con strade bagnate. Infatti, il rischio di aquaplaning, oltre che alla velocità eccessiva, è dovuto proprio a pneumatici che non riescono a drenare adeguatamente l’acqua, perché ce n’è troppa o perché sono troppo lisci.
Occhio alla posizione di guida e alla visuale
Altra cosa da fare prima di mettere in moto l’auto sull’asfalto bagnato è controllare la propria posizione di guida. Stare comodi e non tesi è importante sempre, ma lo diventa ancor di più quando le condizioni meteo non sono ideali. Le braccia devono essere piegate a circa 90 gradi, così come le gambe; le mani devono essere rilassate. Lo sguardo, invece, deve spingersi più avanti del solito, perché uno dei segreti per non perdere il controllo sul bagnato è prevenire i pericoli, gli imprevisti e gli ostacoli.
Calma e prudenza al volante
Veniamo ora alle fasi di guida vera e propria. Il fondo stradale bagnato ha l’effetto di amplificare ogni movimento della macchina. È fondamentale, quindi, utilizzare tutti i comandi con calma, senza scatti o movimenti bruschi: le frenate devono essere decise ma dolci, così come le sterzate, le curve vanno prese larghe, le accelerazioni devono essere graduali. Se già normalmente una guida a “strappi” non è sana, lo è ancora meno se c’è di mezzo l’acqua. Infine, sono poi completamente a bandire le manovre azzardate, come i sorpassi che richiedono velocità elevata perché realizzati in spazi ridotti.
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Il Tempio della Velocità celebra il suo Centenario con una iconica poster collection
Autodromo Nazionale Monza presenta un’edizione limitata di 100 pezzi per ripercorrere i primi 100 anni di vita e raccontare per immagini momenti indimenticabili che appartengono alla storia dell’automobilismo e fanno parte della memoria e dell’identità del nostro Paese. In vendita 11 poster significativi del Gran Premio d'Italia dal 1922 ad oggi rieditati da Automobilist
Per il suo Centenario l’Autodromo Nazionale Monza ha deciso di realizzare un’opera artistica unica, in edizione limitata, dedicata a tutti gli appassionati di automobilismo e a quanti, almeno una volta, hanno calcato l’ingresso del Tempio della Velocità per assistere a un evento unico e riconosciuto in tutto il mondo come il Gran Premio d’Italia.
Si tratta di una speciale collezione che comprende 11 poster, ovvero uno per ogni decennio di attività più uno commemorativo nell’anno del Centenario. Un percorso nella storia delle edizioni del Gran Premio d’Italia nonché un vero e proprio manifesto anche sull’evoluzione dell’automobile da corsa. I poster, infatti, si ispirano alle locandine ufficiali di Gran Premi rimasti negli annali a cominciare dal 1922, anno di nascita dell’Autodromo Nazionale Monza e passando, per fare qualche esempio, dall’edizione del 1949 vinta da Alberto Ascari a quella del 1976 che vide trionfare l’indimenticabile Ronnie Peterson, per arrivare agli anni più recenti come il 2003 in cui vinse Michael Schumacher e il 2019 con il tripudio di Charles Leclerc.
La limited edition è stata ideata e rieditata dal collettivo artistico internazionale Automobilist, la cui mission è quella di dare nuova energia attraverso l’arte e la tecnologia a storie dell’automobilismo in collaborazione con le più rinomate case del settore nonché con le Federazioni e gli attori più importanti del panorama sportivo e non. Fra le collaborazioni più importanti si segnalano F1, WRC, FIA, 24 Heures of Le Mans, Oracle Red Bull Racing, Porsche e i team di Formula 1 di McLaren e Mercedes.
La special collection sarà prodotta in soli 100 pezzi e sarà acquistabile sullo shop del sito ufficiale del Circuito monzanet.it al prezzo di 799 euro.
Parallelamente saranno anche disponibili ulteriori 100 pezzi per ognuno degli 11 poster che potranno essere acquistati al di fuori della collezione al prezzo di 69 euro, ad esclusione dei poster del 1922 e 2022 al prezzo di 129 euro.
Questa iniziativa è un ulteriore tassello all’interno del più ampio piano di attività che Autodromo Nazionale Monza ha ideato nell’anno del Centenario: era infatti il 3 settembre 1922 quando, su impulso dell’Automobile Club Milano, il motorsport mondiale e l’automobilismo italiano hanno trovato la loro casa. Il Circuito di Monza non è solo un tracciato di asfalto, ma ha rappresentato e dato voce alle storie di tantissimi uomini e donne che, concorrendo come piloti, costruttori, progettisti, tecnici e meccanici, hanno alimentato la passione per questo sport e contribuito al progresso tecnologico del settore automotive.