Duomo di Monza

Duomo di Monza, breve guida alla scoperta di uno scrigno pieno di tesori

Il Duomo di Monza è il simbolo della città e custodisce bellezze storiche, culturali e artistiche di inestimabile valore. Il Museo e Tesoro del Duomo ne raccontano la storia attraverso una ricca sequenza di reliquie e oggetti preziosi, tra cui spicca la Corona ferrea, custodita nella Cappella di Teodolinda. In questa breve guida, tutto quello che c’è da sapere sul Duomo di Monza e alcune informazioni pratiche per visitarlo.

Il Duomo, collocato nel cuore del centro storico, è senza dubbio in cima alla lista delle cose da vedere a Monza. Al suo interno sono custodite alcune delle più importanti bellezze artistiche che la città brianzola può offrire ai turisti. Il Duomo di Monza, infatti, ospita un ricco Museo e cela un vero Tesoro, il cui pezzo più pregiato è la Corona ferrea, con cui per secoli si incoronarono numerosi sovrani, tra cui anche i Re d’Italia. Inoltre, merita una menzione speciale anche il campanile che orna la Basilica, che rappresenta il punto più alto di tutta Monza. Visitare il Duomo di Monza, quindi, è davvero un’attività necessaria, anche se ci si trova in città solo per un weekend. E per prepararsi alla visita, ci si può affidare a questa breve e pratica guida.

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La storia del Duomo di Monza

Per comprendere l’importanza del Duomo di Monza, è bene cominciare questo “viaggio” alla sua scoperta ripercorrendo le tappe principali della sua storia. E le vicende storiche che riguardano il Duomo, ufficialmente denominato Basilica minore di San Giovanni Battista, iniziano molto prima della sua costruzione. Alla fine del 500 d. C, infatti, dove oggi sorge il celebre edificio religioso, c’era la Basilica fatta edificare dalla regina dei Longobardi Teodolinda, figura centrale nella storia cittadina. Probabilmente, quell’antica Basilica era già consacrata a San Giovanni Battista. Della costruzione originaria, però, non è rimasto praticamente nulla, se non qualche materiale da costruzione e qualche arredo, oggi ospitati nel Museo del Duomo. Infatti, nel 1300, anno del primo Giubileo della cristianità, si decise di stravolgere radicalmente l’edificio, ricostruendolo ex-novo. Si trattò di lavori davvero imponenti, la cui prima fase si concluse quasi mezzo secolo dopo, nel 1346. Ancora per secoli, però, il Duomo di Monza fu oggetto di abbellimenti e arricchimenti, con l’aggiunta di opere d’arte e nuovi elementi architettonici, come l’imponente campanile (la cui costruzione iniziò nel 1592).

L’architettura del Duomo di Monza

E così, pezzo dopo pezzo, nel corso dei secoli, il Duomo di Monza è arrivato ad essere quel gioiello di architettura che oggi costituisce un vanto per la città. Tra l’altro, l’accurato restauro che è stato realizzato nel 2020, ne ha accentuato lo splendore.

La facciata esterna

La facciata esterna del Duomo di Monza, rivolta verso l’omonima piazza, è forse uno degli elementi che maggiormente caratterizza l’edificio, grazie al suo aspetto “bicolore”. È realizzata in stile gotico, sfruttando una sapiente alternanza di marmi bianchi e neri. Al centro della facciata, troneggia un altro tratto distintivo: il rosone di Matteo Campione, firma originaria dell’intera facciata (poi restaurata, a inizio ‘900, da Luca Beltrami). Il rosone è incorniciato da una linea di formelle traforate, con mascheroni, fiori e stelle. Al di sotto del rosone c’è il protiro, su cui svetta la statua di San Giovanni Battista. Altri elementi decorativi sono le bifore e le trifore che si aprono specularmente lungo i due lati e i medaglioni dell’arcata, che contengono i busti della regina Teodolinda e di suo marito Agilulfo.

Gli interni

Altrettanto suggestivi sono gli interni del Duomo di Monza. La struttura è la classica croce latina, composta da tre navate con cappelle laterali. Le navate sono separate da pilastri a sezione ottagonale, decorati all’estremità con capitelli rappresentanti animali, grifi, sirene e centauri. In generale, le decorazioni del Duomo, salvo poche eccezioni, sono tutte riconducibili al periodo barocco, mentre poco si è salvato delle fasi precedenti. Ciò che più colpisce della basilica è l’estrema ricchezza di affreschi, che meritano tutti di essere ammirati.

affreschi duomo monza

Cosa c’è nel Duomo di Monza

Al di là della sua indiscutibile bellezza complessiva, però, il Duomo custodisce alcuni “pezzi pregiati”, veri capolavori di storia, arte e cultura che meritano una menzione a parte. Si tratta, in particolare, degli affreschi della Cappella di Teodolinda e dell’albero della vita, del Museo e del Tesoro, della Corona ferrea e del campanile.

Gli affreschi della Cappella di Teodolinda

Come detto, gli affreschi sono numerosi e bellissimi. Tra tutti, spiccano quelli firmati dagli Zavattari, che adornano la Cappella di Teodolinda, che custodisce la Corona ferrea e le spoglie dell’amata regina dei Longobardi. Si tratta di un ciclo pittorico che risplende per i suoi ori e i suoi colori vivaci. Il racconto che si snoda lungo i vari dipinti è quello della vita di Teodolinda, la cui conversione al cristianesimo fu veicolo per la conseguente conversione del suo popolo.

L’Albero della Vita

Quello raffigurante l’Albero della Vita è un altro degli affreschi di pregio che ornano gli interni del Duomo di Monza. Si trova sul transetto destro ed è opera di Giuseppe Meda e Giuseppe Arcimboldo, che cominciarono a dipingerlo nel 1556.

Il Museo e Tesoro del Duomo di Monza

Il Museo e Tesoro del Duomo di Monza è uno scrigno che custodisce un patrimonio inestimabile di opere d’arte e reliquie. Nel complesso, i beni che compongono questo patrimonio consentono di ricostruire, passo dopo passo, l’intera storia della Basilica, dal 1300 fino al 1900. Tra le altre cose, fanno parte del Tesoro la Croce e la Corona di Teodolinda, la Croce di Agilulfo, il Dittico di Re Davide e San Gregorio e il Reliquiario del dente di San Giovanni Battista. La sede del Museo si trova proprio sotto il Duomo.

La Corona ferrea

La punta di diamante del Tesoro del Duomo di Monza, però, è senza dubbio la Corona ferrea. Si tratta di un reperto prestigioso, perché per secoli è servito ad incoronare moltissimi re. Le origini di questo prezioso oggetto sono sconosciute; secondo le tesi più accreditate, la Corona ferrea sarebbe databile tra il 450 e il 500 d.C. Attualmente, è custodita nell’altare della Cappella di Teodolinda.

corona ferrea monza

Il campanile (o Torre Campanaria)

Il campanile del Duomo di Monza, con i suoi 75 metri di altezza, rappresenta la “punta” della città, un riferimento fondamentale per tutti gli abitanti. Nella struttura originaria non era prevista la presenza della torre campanaria, che fu invece aggiunta all’inizio del 1600, su iniziativa dell’arciprete Camillo Aulario. In cima al campanile sono ospitate ben 8 campane, datate 1741.

Visitare il Duomo di Monza: le informazioni pratiche

Alla luce di quanto detto fino ad ora, una visita al Duomo di Monza è davvero una tappa ineludibile. Ecco, allora, alcune informazioni pratiche per organizzarla al meglio.

Orari di apertura

Il Duomo di Monza è visitabile tutti i giorni (eccetto il lunedì), dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18. La Cappella di Teodolinda, invece, osserva orari leggermente diversi, essendo aperta al pubblico dal martedì al sabato, dalle 9 alle 18, e la domenica, dalle 14 alle 18.

Visite guidate

Le principali attrazioni turistiche del Duomo di Monza possono essere visitate anche con l’ausilio di una guida. Tutte le informazioni sulle visite guidate sono reperibili sul sito del museo

Come raggiungere il Duomo di Monza e dove parcheggiare

Il Duomo si trova in pieno centro storico, all’interno di una zona a traffico limitato. Per raggiungerlo, quindi, è necessario lasciare la propria auto presso uno dei parcheggi a pagamento adiacenti il centro storico. Da lì è possibile proseguire facilmente a piedi.

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Regali per appassionati di auto e motori: 5 idee vincenti

Stai cercando idee regalo per un appassionato di automobili e di motori? Qui di seguito trovi 5 idee sicuramente vincenti e adatte a tutte le esigenze e a tutte le tasche. Dai semplici gadget che possono rendere unica e speciale la macchina di chi riceve il dono all’esperienza unica di un giro di posta a bordo di una vera auto da corsa. Scoprili tutti.

Fare i regali giusti è un’arte che implica una buona conoscenza dei gusti e delle passioni del destinatario. Il dono che lascia a bocca aperta, infatti, è quello che incontra perfettamente le preferenze di chi lo riceve. Non importa quanto costi o quanto sia prestigioso, la cosa che davvero conta è che sia “su misura”. Nel caso di un appassionato di automobili, ad esempio, quali possono essere le idee regalo più apprezzate? Cosa può far brillare davvero gli occhi di chi ama i motori? Le risposte possibili sono almeno cinque e sono soluzioni che si adattano a tutte le esigenze e le occasioni, a prescindere dalla cifra che si vuole spendere. Vediamole subito.

Dei gadget per la macchina, utili e divertenti

Cominciamo dall’idea più semplice ma sempre efficace: i gadget per l’automobile. Chi ama i motori, infatti, adora anche e soprattutto la propria auto. La tiene sempre pulita, la coccola, la equipaggia con tutti i comfort e con gli ultimi ritrovati della tecnologia, la abbellisce e la personalizza con piccole accortezze. Ecco perché i gadget automobilistici rappresentano sempre un’ottima idea regalo. Tra l’altro, il mercato offre tantissime opzioni: dai semplici e tradizionali portachiavi (magari griffati) ai ricevitori bluetooth, dai set per la pulizia degli interni agli assistenti digitali.

Scopri tutti i gadget firmati dell’Autodromo Nazionale Monza

L’abbigliamento firmato

Altro grande classico tra i regali per appassionati di auto è sicuramente l’abbigliamento firmato. La firma ovviamente deve essere quella di una scuderia, di un marchio sportivo che richiama alla memoria il mondo dei motori o di un luogo simbolo del motorsport. Anche in questo caso, le opzioni possibili sono molte e si adattano a tutte le esigenze. Si va dai cappelli sportivi alle raffinate maglie polo, dalle pratiche t-shirt alle felpe e alle giacche. Se poi si allarga lo sguardo, si possono aggiungere a questa categoria di idee regalo anche gli zaini e le borse.

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Un’esperienza in pista, come un vero pilota

Se le idee suggerite finora non risultano convincenti, vuol dire che si sta cercando qualcosa di davvero unico e speciale. E allora è il momento di far scendere in campo doni davvero di primo livello. Se c’è una cosa che ogni appassionato di auto sogna fin da quando era bambino, è avere la possibilità di scendere in pista come un vero pilota. Per fortuna, oggi non è un desiderio impossibile da realizzare. Molti circuiti automobilistici, infatti, offrono la possibilità di adrenaliniche driving experience e di divertenti track days. Così, almeno per qualche ora, si può davvero provare ad essere una superstar della velocità.

Scopri le proposte dell’Autodromo Nazionale Monza: Driving Experience e Track Days

Il biglietto per assistere a una gara prestigiosa

L’alternativa alla discesa in pista è assistere dagli spalti a una vera gara di Formula 1. Lo spettacolo è assicurato, le emozioni anche. Difficile immaginare un regalo più adatto per chi ama i motori e non si perde un Gran Premio, seduto sul proprio divano di casa.

Scopri di più sul Gran Premio d’Italia di Formula 1

Un corso di guida sicura o di guida sportiva

Questa carrellata di idee regalo per appassionati di auto si chiude con un'altra proposta “pratica”, che darà la possibilità al destinatario del regalo di mettere in gioco le proprie capacità di pilota. Si tratta, infatti, dei corsi di guida sicura o di guida sportiva. Un’occasione, per chi ama le auto, per diventare sempre più padrone del volante, imparando a gestire la propria macchina anche in situazioni rischiose o comunque non lineari.

 

I contenuti originali di questo articolo sono prodotti da un service esterno senza alcun coinvolgimento dell'ufficio stampa dell'Autodromo Nazionale Monza.


Regali per appassionati di Formula 1: le proposte firmate Monza

Se stai cercando regali per appassionati di Formula 1, l’Autodromo Nazionale Monza è il luogo giusto per confezionare una sorpresa che lascerà il destinatario a bocca aperta. Il Tempio della Velocità, infatti, è il simbolo della Formula 1 in Italia e offre diverse possibilità di doni per chi ama questo sport. Inoltre, combinando le varie soluzioni, è possibile creare dei veri e propri pacchetti regalo a tema Formula 1. Molto meglio di qualsiasi box disponibile in commercio.

La passione per i motori e per le auto da corsa è un sentimento totalizzante, che spesso finisce per invadere ogni aspetto della vita. Quindi, se bisogna fare un regalo ad un appassionato di Formula 1 e si vuole essere sicuri di avere successo, bisogna scegliere una sorpresa a tema motorsport. Per fortuna, di possibilità sul mercato ce ne sono diverse, anche a seconda della cifra che si intende spendere. L’importante è trovare qualcosa di davvero originale. Riuscirci non è difficile, soprattutto se ci si affida all’Autodromo Nazionale Monza, simbolo italiano della Formula 1. Il Tempio della Velocità è pronto ad accogliere e coccolare tutti gli appassionati di Formula 1 con iniziative uniche ed emozionanti. Dai gadget firmati ai biglietti di ingresso per il Gran Premio d’Italia, di possibili idee regalo ce ne sono di tutti i tipi. Ecco quattro proposte davvero imperdibili.

Le magliette con la storia della Formula 1 a Monza

Lo shop dell’Autodromo Nazionale Monza è una riserva di idee regalo a tema Formula 1. Il dono perfetto per un vero appassionato, però, è senza dubbio una maglietta della collezione Heritage, che celebra la storia del Tempio della Velocità. T-shirt semplici impreziosite da stampe a colori che cristallizzano alcuni dei momenti più importanti vissuti sulla pista di Monza, come i Gran Premi dei decennali.

Tutte le T-Shirt della linea Heritage

Un tour alla scoperta del Tempio della Velocità

Un secondo possibile regalo per un appassionato di Formula 1 è il tour alla scoperta dell’Autodromo Nazionale Monza. Chi ama il mondo dei motori, infatti, non può non vedere almeno una volta nella vita il più importante circuito italiano, nonché simbolo della velocità in tutto il mondo. I tour disponibili sono diversi e coinvolgono tutte le zone più importanti della struttura, compresa l’iconica pista su cui ogni anno sfrecciano le monoposto.

I tour dell’Autodromo Nazionale Monza

Un giro in pista, come un vero pilota di Formula 1

E se invece di un “semplice” tour dell’autodromo, il regalo fosse l’opportunità di un giro in pista come un vero pilota di Formula 1? A Monza anche questo sogno può diventare realtà. Il Tempio della Velocità, infatti, ha nella sua offerta le Driving Experience, curate da Puresport. Si chiamano Hot Lap, e sono davvero dei giri di pista “bollenti”, perché consentono di vivere tutte le emozioni e l’adrenalina dii un’autentica monoposto che sfreccia al massimo.

Driving Experience sulla pista del Tempio della Velocità

Il biglietto per assistere al Gran Premio d’Italia

Ultima idea regalo pensata per chi ama la Formula 1: il biglietto di ingresso per assistere al Gran Premio d’Italia di Formula 1. È la gara più importante dell’Autodromo, un appuntamento dal valore internazionale che richiama appassionati delle quattro ruote da tutto il mondo. Soprattutto, però, è l’occasione per vivere davvero i colori, i suoni e i sapori del Mondiale di Formula 1, ritagliandosi un posto in prima fila.

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Ford Italia presenta The W Track

L’Ovale Blu scende in pista per promuovere la parità di genere nel mondo dell’eSports e del racing

  • In partnership con Autodromo Nazionale Monza e Assetto Corsa, Ford Italia ha realizzato uno speciale tracciato, inserendo le curve che costituiscono la parola “Woman”, per dimostrare quanto sia più complesso e difficile il percorso che una donna deve compiere per raggiungere i suoi obiettivi
  • In occasione della Giornata Internazionale della Donna, personalità del mondo istituzionale, sportivo e automotive si sono confrontati sul tema della parità di genere nel mondo delle corse automobilistiche, sia reali sia simulate, che nella società, aprendo nuove prospettive per l’universo femminile
  • Il progetto si concretizzerà nella realizzazione della Ford W University, delle giornate di corsi di guida in pista riservati alle donne, per formare una nuova generazione di pro-racer.

MONZA, Italia, 2 marzo 2022 - Sia nel mondo reale sia in quello dei videogiochi, le donne sono spesso penalizzate per il semplice fatto di essere donne. E lo dimostrano questioni come il gender pay-gap o la scarsa presenza di donne nelle corse professionali. Nonostante questo scenario, tuta, guanti, casco e controller iniziano a entrare con interesse e curiosità nella vita delle donne, pronte a scendere in pista mettendo alla prova le loro abilità, per un’esperienza indimenticabile all’insegna dell’adrenalina pura.

Nasce da questi presupposti “The W Track”, il progetto sviluppato da Ford Italia - in partnership con Autodromo Nazionale Monza e Assetto Corsa, videogame realizzato da Kunos Simulazioni - orientato alla gender equality nel settore del sim-racing: in occasione della Giornata Internazionale della Donna, è stata creata un'edizione speciale del leggendario circuito italiano per simulare l'impegnativo percorso di carriera delle donne in questo campo, The W Track.

Siamo molto orgogliosi di presentare The W Track, un progetto che trascende sé stesso e lancia un messaggio molto forte, volto a promuovere l’inclusività e la parità di genere, aprendo un varco d’accesso universale a uno dei mondi più competitivi e divertenti di sempre, quello degli eSports” afferma Fabrizio Faltoni, Presidente e A.D. di Ford Italia

Il dibattito

L’iniziativa, che ha ricevuto il supporto del Consiglio per le Pari Opportunità del Consiglio regionale della Lombardia, vede coinvolti, in una tavola rotonda, diversi esponenti del mondo istituzionale, automotive e gaming, tra cui: Fabrizio Faltoni, Presidente e AD di Ford Italia; Alessandra Zinno, D.G. Autodromo Nazionale Monza; Giuseppina Fusco, Vice Presidente ACI e Presidente AC Roma; Enrico Gelfi, Fondatore Osservatorio Italiano E-sports; Valerio Piersanti, Vice President Licensing and Partnerships Kunos Simulazioni; Letizia Caccavale, Presidente del Consiglio per le Pari Opportunità del Consiglio regionale della Lombardia.

Moderati dalla giornalista Maria Latella, i protagonisti del confronto hanno posto l’accento sul problema della parità di genere nel nostro Paese, partendo proprio dalla presenza femminile nel mondo degli eSports, fatto di luci ed ombre.

Negli ultimi anni, infatti, si è registrato un aumento significativo delle donne nel mondo del sim-racing ma non abbastanza da essere rappresentativo, se si considerano le competizioni professionali dove, invece, è preponderante la presenza maschile, di età compresa tra 21 e i 34 anni[1].

La disparità di genere, che comporta un inevitabile gap sociale, si accompagna a situazioni di deficit in cui l’universo femminile è costretto a confrontarsi continuamente nel mondo del lavoro e nelle discipline sportive, senza la possibilità di disporre di un modello vincente di riferimento. Inoltre, in diversi ambiti, si assiste ancora a una sottorappresentazione del mondo femminile in posizioni di vertice, con un divario salariale di genere che sembra essere ormai diventato fisiologico.

Commenta Alessandra Zinno, Direttore Generale di Autodromo Nazionale Monza: “La partnership con Ford e Assetto Corsa nasce dalla sintonia e da unità di vedute tra i tre brand su questi temi. Associare il nome di due aziende che hanno il loro core business in ambito automotive a un progetto di rilevanza sociale, non prettamente ancorato a dinamiche di pista, può diventare un punto di partenza per lo sviluppo futuro di altre proposte condivise”.

Commenta Valerio Piersanti, Vice President Licensing and Partnerships Kunos Simulazioni: “Abbiamo accolto con entusiasmo la proposta di Ford di lavorare su questo progetto, e grazie alla versatilità di Assetto Corsa abbiamo potuto dare vita a questa modifica virtuale dell’Autodromo di Monza. La nostra community di Sim Racer sa apprezzare il talento e la passione indipendentemente dal genere, e perciò crediamo che il mondo degli eSports possa rappresentare un modo coinvolgente per abbattere barriere per il mondo femminile che non hanno ragione d’esistere.

Dalle parole ai fatti: Ford W University

Dalle corse reali a quelle virtuali, l’obiettivo di Ford è quello di creare il team più inclusivo del mondo degli eSports partendo da Fordzilla, il team costruito sull’heritage Ford nel mondo delle corse reali, per gareggiare ai massimi livelli anche in quelle virtuali e che, al momento, vede una sola esponente femminile nel roster di corridori, la capitana Sara Stefanizzi (aka Kurolily).

L’iniziativa Ford a sostegno delle donne non si esaurisce con The W Track ma prosegue con altri due appuntamenti, volti a ispirare e qualificare una generazione diversa di futuri corridori: nei prossimi mesi prenderà vita, infatti, il progetto Ford W University, giornate di corsi di guida sportiva su pista reale e virtuale riservate alle donne, con il supporto dei team di piloti della Ford Driving University e dei migliori sim-racers professionisti. La testimonianza di un impegno concreto che Ford Italia vuole portare avanti, al di là della ricorrenza dell’8 marzo.

Il fatto che ci sia solo una donna nel Team Fordzilla è una nostra mancanza. Sappiamo che le future pro-gamers sono là fuori ma non le abbiamo cercate abbastanza. È chiaro che dobbiamo fare le cose in modo diverso. Non possiamo vincere la corsa senza nemmeno iniziarla e per questo abbiamo deciso di scendere in pista organizzando delle giornate di training dedicate alle donne” afferma Fabrizio Faltoni, Presidente e A.D. di Ford Italia.

L’impegno di Ford Motor Company

Per più di un secolo, il marchio Ford è stato pioniere nell'offrire opportunità alle persone, indipendentemente da razza, sesso, abilità, orientamento sessuale e ceto sociale, creando una cultura di appartenenza che fonda le sue radici nella diversità intesa come plus capace di generare innovazione e cambiamento.

Non è un caso che, per il quarto anno consecutivo, Bloomberg ha riconosciuto Ford tra le 418 aziende nel suo 2022 Bloomberg Gender-Equality Index in 45 paesi e regioni.

Per quanto concerne, in particolare, il concetto delle diversità, Ford ha l’obiettivo di diventare l’azienda globale più inclusiva e diversificata. La politica di Corporate Social Responsibility (CSR) dell’Ovale Blu affronta anche alcune tematiche che costituiscono gli obiettivi dell’Agenda 2030 lanciata dalle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. In particolare, con riferimento al goal 5 relativo al raggiungimento della parità di genere, Jim Hackett (ex presidente e CEO di Ford Motor Company) ha condiviso e firmato i principi dell’empowerment delle donne delle Nazioni Unite per conto di Ford Motor Company nel 2020.

Il primo di questi principi riguarda la leadership aziendale di alto livello e si focalizza sulla priorità strategica assoluta che rappresenta per l’impresa l’emancipazione delle donne. Le azioni suggerite sono volte a stabilire obiettivi e traguardi a livello aziendale per l’uguaglianza di genere e misurare i progressi attraverso chiari indicatori di performance, riesaminando i requisiti per l’appartenenza al CdA e ad altri comitati aziendali, per rimuovere qualsiasi discriminazione o pregiudizio contro le donne.

A sostegno di questa visione, Ford si concentra sull’aumento della retribuzione femminile e sulla creazione di una cultura in cui le donne non siano costrette ad affrontare un maggior numero di ostacoli, rispetto ai loro colleghi uomini, nella loro ascesa professionale.

Gender equality e inclusione sono, quindi, valori che accompagnano Ford nello sviluppo di una strategia aziendale capace di abbattere le barriere delle disuguaglianze, a tutti i livelli. In questo ambito si inserisce il progetto Women of Ford, creato dall’Ovale Blu attraverso la formazione di un gruppo di dipendenti che lavora unicamente allo scopo di soddisfare le esigenze delle donne, attraverso il raggiungimento di una vision comune che preveda l’affermazione e la crescita professionale delle donne in ambito aziendale.

Obiettivo di questa iniziativa è quello di creare un ambiente di lavoro inclusivo che favorisca l’autenticità delle persone e l’uguaglianza sociale. Women of Ford parte da questi presupposti per il conseguimento dei suoi obiettivi strategici, a partire dall’aumento della percentuale delle donne a tutti i livelli aziendali e dal coinvolgimento degli uomini in azienda, promuovendoli a “sostenitori” ed “alleati”.

Quotes

Letizia Caccavale, Presidente Consiglio Pari Opportunità del Consiglio regionale della Lombardia

Sono lieta di poter portare in questa importante iniziativa il contributo del nostro Consiglio per le Pari Opportunità. Ci accomuna l’impegno concreto e costante nella sensibilizzazione sul tema della parità di genere. Il Consiglio Pari Opportunità ha molto a cuore il tema delle discriminazioni delle lavoratrici madri e con il Premio annuale Parità Virtuosa promuove tutte quelle azioni che aiutano e sostengono le donne, e gli uomini, nella conciliazione vita-lavoro. Esistono e nascono sempre più sul nostro territorio buone pratiche da valorizzare e noi ci impegniamo con entusiasmo nella comunicazione e nella diffusione di tali pratiche nella convinzione che la maternità è un vero valore sociale e dobbiamo comprenderne la portata

Giuseppina Fusco, presidente ACI Roma e vicepresidente dell’Automobile Club d’Italia

“Le donne al volante sono oggi una presenza preponderante sulle nostre strade e le tante esigenze di lavoro e familiari stanno trasformando le donne in “piloti-autisti” sempre più presenti e abili nella guida. Nel mondo dello sport automobilistico, però, le donne sono ancora poche. Basti pensare che in 70 anni di Formula 1 solo in cinque hanno pilotato una monoposto. Quelle che hanno gareggiato in competizioni mondiali sono entrate nel mito, come Michèle Mouton nei rally o Maria Teresa De Filippis e Lella Lombardi in F1. L’esigenza di riconoscere alle donne pari opportunità nella disciplina sportiva – continua Fusco – ha trovato riconoscimento con la costituzione, da parte del Consiglio Mondiale FIA del 2009, della Commissione per le donne nel motorsport (WMC), presieduta proprio da Michelle Mouton. L’ACI, quale Federazione per lo Sport Automobilistico e componente della FIA, promuove l’attuazione delle linee guida tracciate dalla Commissione per favorire l’ingresso e la partecipazione delle donne nello sport, ma è anche impegnato per affermarne la presenza in attività ingegneristiche e tecniche oltreché in compiti manageriali. Non a caso, il Direttore generale dell’Autodromo Nazionale Monza è una donna, così come la Vicepresidente di ACI e numerose manager alla guida di Automobile Club provinciali”.

Alessandra Zinno, Direttore Generale di Autodromo Nazionale Monza

“Inclusività e sostenibilità sociale sono valori crescenti nella nostra azienda e principi verso i quali prestiamo la massima attenzione. In Autodromo, ricerchiamo una politica di qualità e criteri di equità salariale basati sul merito e sulle competenze, prescindendo dal genere maschile e femminile, senza ricercare criteri aritmetici di parità. Inoltre, nell'ultimo anno abbiamo implementato iniziative che favoriscono un approccio aziendale socialmente sostenibile e forniscono un'immagine diversa del circuito anche ai nostri stakeholder. Tra queste, ricordiamo la collaborazione con alcune cooperative sociali, l'organizzazione di eventi no-profit e l’adesione alla campagna di sensibilizzazione 'La lotta alla violenza è #AffareNostro', contro la violenza fisica e verbale sulle donne, in collaborazione con il Comune di Monza. La partnership con Ford e Assetto Corsa nasce dalla sintonia e da unità di vedute tra i tre brand su questi temi. Associare il nome di due aziende che hanno il loro core business in ambito automotive a un progetto di rilevanza sociale, non prettamente ancorato a dinamiche di pista, può diventare un punto di partenza per lo sviluppo futuro di altre proposte condivise”.

Enrico Gelfi, Co-founder Osservatorio Italiano eSports

“Con l’OIES siamo stati tra i primi a proporre una ricerca analitica dedicata al rapporto Donne & eSports. Se da un lato è unna buona notizia per noi – che confermiamo il ruolo di trend setter del mercato – dall’altro è una brutta notizia per il movimento – che dimostra di non aver sviluppato la giusta sensibilità per questo argomento. E questa ambiguità si traduce anche nei dati, fatti di luci e ombre. Quello che si evince dai numeri registrati grazie alla collaborazione di Demoskopea Consulting è che, pur scontando diversi limiti e difficoltà, dovute soprattutto al portato culturale della nostra società, il lato femminile dell’eSports garantisce opportunità significative, in particolare sul fronte del marketing. In sintesi: lo spazio per le aziende che vogliono osare di più e distinguersi puntando sulle gamer donne c’è ed è importante”.

[1] Ricerca realizzata dall’Osservatorio Italiano Esports in collaborazione con Demoskopea Consulting – Gennaio 2022


Villa Reale di Monza, una Reggia neoclassica tutta da scoprire

La Villa Reale di Monza, anche conosciuta come Reggia di Monza, è uno dei monumenti principali della città lombarda, insieme al Duomo. Un gioiello di architettura neoclassica, firmato da Piermarini, che non ha nulla da invidiare alle più blasonate Regge di Caserta e di Versailles. Inoltre, il palazzo reale è circondato dal magnifico Parco di Monza, l’area verde recintata più grande d’Europa, capace di custodire al suo interno l’Autodromo Nazionale Monza.

Sono pochi, al mondo, quelli che non conoscono, almeno di fama, la Reggia di Caserta o la Reggia di Versailles. Molto meno nota, invece, è la Reggia di Monza, conosciuta anche come Villa Reale. Eppure, il palazzo brianzolo, imponente ed elegante, non ha nulla da invidiare alle altre due celebri residenze regali. Anzi, il sontuoso parco che la circonda è il più grande d’Europa, tra quelli recintati (tanto da accogliere al suo interno l’Autodromo Nazionale Monza). Se si passa qualche giorno di vacanza a Monza, quindi, si deve necessariamente programmare una visita alla Villa Reale, che regala uno spettacolo davvero unico. E questo articolo è una buona occasione per conoscerla un po’ meglio e prendere nota delle informazioni turistiche essenziali.

Storia e architettura della Villa Reale di Monza, il capolavoro di Piermarini

Cominciamo questo breve viaggio virtuale alla scoperta della Reggia di Monza scorrendo le tappe fondamentali della sua storia. La Villa Reale fu costruita nella seconda metà del 1700, più precisamente tra il 1777 e il 1780. Il progetto porta la firma di Giuseppe Piermarini, celebre architetto dell’epoca ed esponente di punta del neoclassicismo. A commissionare l’imponente realizzazione furono l’arciduca Ferdinando d’Asburgo e sua madre Maria Teresa d’Austria. L’edificio, infatti, fu adibito a residenza di campagna della dinastia reale, almeno fino al 1796, anno della discesa in Italia delle armate di Napoleone Bonaparte. A quel punto, la lussuosa residenza passò in mano al figliastro dell’imperatore francese, Eugenio di Beauharnais. Si trattò, però, solo di una parentesi. Alla caduta di Napoleone, nel 1818, la Reggia tornò agli austriaci.

Nella seconda metà del 1800, poi, la Villa cambiò nuovamente padroni. Dopo l’annessione del lombardo veneto al Piemonte, infatti, i proprietari divennero i Savoia e fu particolarmente amata da re Umberto I, che la elesse a sua residenza estiva e la sottopose a profonde ristrutturazioni e trasformazioni. Il monarca vi fu addirittura sepolto, dopo essere stato ucciso da Gaetano Bresci. A quel punto, però, la Villa si legò ad un evento tragico e triste, che la fece cadere in disuso. Vittorio Emanuele II, infatti, non volle più risiedervi e fece trasportare parte degli arredi nei palazzi del Quirinale, a Roma. La proprietà regale della Villa cessò definitivamente nel 1934, quando fu donata ai comuni di Milano e Monza.

L’aspetto esterno

La Villa di Monza ha la caratteristica forma ad U, tipica dei palazzi regali del 1700. Lo stile della facciata è lineare ed essenziale e presenta decorazioni semplici, che le conferiscono un aspetto elegante ma rigoroso, senza colonnati o timpani. La scelta non fu solo dettata da esigenze stilistiche ma anche da precise scelte politiche della corte austriaca. L’Italia, infatti, era un territorio occupato e gli imperatori asburgici non volevano dare l’idea di ostentare una tracotante ricchezza ai loro sudditi.

Gli interni

Il primo piano della Villa Reale è occupato dalle sale di rappresentanza, dalle sale delle feste e da quella adibita ai pranzi. Il secondo piano, invece, è dedicato alle camere da letto dei regali e degli ospiti. Le diverse sale e stanze (in totale ben 740, per una superficie complessiva di oltre 22.000 metri quadrati) sono decorate con stucchi dorati, dipinti e affreschi. Purtroppo, la tormentata fase finale di utilizzo della Reggia di Monza da parte dei Savoia ha fatto sì che il palazzo risulti oggi praticamente svuotato degli arredi originali, che erano di assoluto pregio.

I Giardini

I Giardini della Villa Reale di Monza ne rappresentano una delle attrazioni principali. Si estendono su una superficie di circa 40 ettari e sono organizzati all’inglese. L’apparente spontaneità della sistemazione e della vegetazione è invece il frutto di scelte precise e misurate da parte di Piermarini. All’interno dei Giardini, si possono apprezzare numerosi elementi e scorci caratteristici, come il laghetto, il tempietto classico, il giardino roccioso e l’Antro di Polifemo.

Scopri anche il Parco di Monza, che circonda la Villa Reale

Il Roseto

Il Roseto della Villa Reale fu voluto da Nino Fumagalli e progettato da Vittorio Faglia e Francesco Clerici. Si divide in svariate sezioni, a seconda delle tipologie di rose che vengono coltivate. Ce ne sono oltre 400 varietà, alcune delle quali coltivate per essere presentate a concorsi internazionali.

Il Belvedere

Il Belvedere è l’ultimo piano della Reggia, una volta sede degli appartamenti della servitù e per questo caratterizzato da soffitti bassi e da ambienti piuttosto spartani. Da lassù, però, si gode una vista mozzafiato sul Parco di Monza.

Il Serrone (o Orangerie)

In origine, la Villa Reale ospitava numerose serre, come attestano i documenti dell’epoca. Solo una, però, è giunta fino ad oggi intatta ed è proprio l’Orangerie, cioè quella destinata agli agrumi. Lunga 100 metri, larga 6 e alta 7, la struttura è dotata di 26 finestroni che le garantiscono luce solare durante tutta la giornata.

Cosa fare a Monza: 3 consigli per un weekend

Breve guida alla Reggia di Monza: le informazioni pratiche per visitarla

Viste le tante bellezze che custodisce, è chiaro che non si può trascorrere un weekend a Monza o a Milano senza fare un passaggio nella meravigliosa Villa Reale. Quelle che seguono, quindi, sono delle semplici indicazioni per organizzare al meglio la visita.

Dove si trova la Villa Reale?

La Villa Reale si trova nella parte nord di Monza e non è molto lontana dal centro storico. Ad esempio, a piedi, la Reggia dista poco più di un quarto d’ora dal Duomo. L’indirizzo preciso dell’ingresso è Via Brianza 1.

Quanto costa il biglietto di ingresso per visitare la Reggia?

Il biglietto intero per accedere alla Villa Reale di Monza costa 10 euro. È poi prevista una tariffa ridotta di 8 euro per i visitatori di età compresa tra 3 e 26 anni, per gli over 65 e per i possessori del passaporto turistico di Monza. L’ingresso gratuito, invece, è riservato ai bambini sotto i 3 anni, alle persone diversamente abili con accompagnatore, alle guide turistiche abilitate, ai giornalisti muniti di tesserino e ai militari del Comando per la tutela del Patrimonio Culturale. L’accesso ai Giardini, invece, è sempre gratuito.

Quando si può visitare la Villa Reale di Monza: orari di apertura e chiusura

La Villa Reale è visitabile solo il sabato e la domenica, con apertura alle ore 10,30 e chiusura alle ore 18,30 (ultimo ingresso alle 17,30). I Giardini della Reggia, invece, sono aperti tutti i giorni con orario 7,00-18,30 in inverno e 7,00-20,30 in estate.

Come fare per prenotare la visita

I biglietti di ingresso alla Reggia possono essere acquistati direttamente presso la biglietteria, che si trova al piano terra. È consigliata, però, la prenotazione online (a questo link) o telefonica (al numero 039 394641).

Dove parcheggiare

La Villa reale e il Parco di Monza sono serviti da due parcheggi a pagamento (Viale Cavriga e Porta Vedano) e da un’area di sosta gratuita.

Dove mangiare alla Villa Reale di Monza

La Reggia si trova in una zona della città di Monza ben fornita di ristoranti e locali dove poter mangiare, con soluzioni adatte a tutti i palati e costi accessibili.

I prossimi eventi ospitati nella Villa Reale

La Reggia ospita spesso eventi per adulti e bambini, dalle mostre d’arte alle iniziative legate al cinema. Il programma completo dei prossimi appuntamenti è disponibile qui.

Cosa vedere a Monza


ELMS tornerà a Monza nel 2022

Con una modifica al calendario 2022, il terzo appuntamento della European Le Mans Series si terrà domenica 3 luglio in Italia all'Autodromo Nazionale Monza. Il Tempio della Velocità sostituirà così l'evento in programma all'Hungaroring in Ungheria nella stessa data.

La European Le Mans Series è tornata a Monza nel 2017 e il circuito, da allora, ha sempre ospitato un round del campionato all’anno. Lo spostamento comporta quindi due round in Italia, con la 4 Ore di Imola il 15 maggio. Le due gare italiane precederanno e seguiranno la 24 Ore di Le Mans del 2022, che avrà luogo l’11/12 giugno.

Frederic Lequien, CEO di Le Mans Endurance Management, commenta: "Siamo rammaricati che l’ELMS non sarà in grado di correre in Ungheria a luglio ma a causa dei regolamenti e delle restrizioni locali, la Direzione dell'Hungaroring non è stata in grado di soddisfare le condizioni del contratto.
Grazie alla sua storicità e al dinamismo del tracciato, Monza è sicuramente apprezzata dalla maggior parte dei concorrenti nel paddock dell’ELMS e ci ha regalato alcune delle più belle gare dal ritorno della serie nel 2017. Vorrei ringraziare tutto il team di Monza per la preziosa collaborazione e per aver consentito alla serie di disputare il terzo round della stagione 2022 questa estate".

Alessandra Zinno, Direttore Generale di Autodromo Nazionale Monza: “Siamo molto soddisfatti che la European Le Mans Series abbia voluto tornare a Monza anche quest'anno per consolidare un appuntamento che sta diventando una tradizione del nostro calendario. Il vero risultato è che il Tempio della Velocità diventerà per un paio di settimane la Casa dell’Endurance grazie a ELMS e WEC, presenti in due weekend consecutivi a luglio. Rispetto al 2021, quando solo mille spettatori hanno potuto assistere dal vivo alle battaglie sportive, cercheremo di riempire le tribune e rendere i due fine settimana uno spettacolo dentro e fuori la pista. Grazie alla 4 Ore di Monza, la stagione del centenario si arricchisce di un altro importante appuntamento che gli appassionati di motorsport certamente apprezzeranno”.


L’Autodromo Nazionale Monza protagonista de Lo Show dei Record su Canale 5 e del servizio di Chi sulla carriera di Gerry Scotti

Le riprese in esterna della trasmissione sono state girate nel Tempio della Velocità. Sulla copertina del magazine, il ritratto del conduttore con le foto scattate nel circuito.

L’Autodromo Nazionale Monza è la location delle prove esterne del programma Lo Show dei Record in onda dal 6 marzo in prima serata su Canale 5. La trasmissione dei Guinness World Records è condotta da Gerry Scotti che ha scelto proprio il Tempio della Velocità per farsi ritrarre nel servizio celebrativo sulla sua carriera oggi sul settimanale Chi. Il circuito diventa dunque protagonista di due importanti iniziative di Mediaset e del magazine di Mondadori.

Le riprese in esterna dello Show dei Record sono state registrate per un paio di settimane a febbraio negli ampi spazi del circuito. I paddock e la pista sono stati teatro di gesti atletici spettacolari e di imprese mozzafiato a cui gli spettatori potranno assistere seguendo le puntate del programma su Canale 5. L’Autodromo Nazionale Monza, luogo già di per sé suggestivo, grazie a gran parte del girato realizzato in notturna, si trasformerà sugli schermi televisivi in uno scenario ancor più affascinante tra contrasti di luce, ombre ed effetti speciali.

L’impianto è diventato inoltre il palcoscenico perfetto per onorare la brillante carriera di Gerry Scotti, conduttore del programma e navigato anchorman delle reti Mediaset, i cui 30 anni di professione sono stati celebrati tramite uno shooting fotografico in alcuni dei punti più celebri del tracciato. Il presentatore milanese è stato immortalato dal noto fotografo Massimo Sestini a bordo di una Jaguar E 4.2 Coupé storica sulle principali curve del circuito e sul rettifilo.

Scotti al termine del servizio, pubblicato sulla copertina del settimanale diretto da Alfonso Signorini, ha lasciato la sua firma e una dedica sul liber hospitum dell’Autodromo, dove vengono raccolti gli autografi dei piloti vincitori delle gare. Il Direttore Generale Alessandra Zinno ha omaggiato lo showman con un trofeo personalizzato in onore dei suoi numerosi anni di professione.

Spiega Alessandra Zinno: “L’Autodromo Nazionale Monza si conferma uno spazio ideale anche per riprese e shooting fotografici. Le richieste per queste attività sono in continua crescita grazie ai grandi spazi, al contesto del Parco e alla storia che il Circuito racconta in ogni sua parte. Anche noi abbiamo raggiunto un vero e proprio record: festeggiamo infatti cento anni dalla fondazione dell’Autodromo e questa ricorrenza dà una sfumatura speciale a tutti gli eventi e le attività del 2022. Sono felice che Gerry Scotti abbia scelto noi per onorare la sua lunga e prestigiosa carriera. Grazie alle riprese dello Show dei Record e alla copertina di Chi, il Tempio della Velocità si offre alla vista di milioni di italiani che poi potranno raggiungerci di persona per seguire le gare e fare una visita delle strutture e della pista con i nostri tour guidati”.


Pilota per un giorno, il sogno di ogni appassionato di automobili

Essere pilota almeno per un giorno, e sfrecciare su una pista professionale, all’interno di un vero circuito. Tutti coloro che amano le automobili e il mondo dei motori lo hanno sognato almeno una volta. Oggi, per fortuna, realizzare questo desiderio è possibile, grazie alle iniziative realizzate da numerosi autodromi, tra cui anche l’Autodromo Nazionale Monza.

C’è chi ambisce a mettersi al volante di una Ferrari, simbolo per eccellenza della velocità e dello stile made in Italy, e chi preferisce immaginarsi a bordo di una elegante e grintosa Porsche. L’elenco, in realtà, potrebbe andare avanti ancora a lungo, perché ogni amante dei motori porta nel cuore un modello e una scuderia che lo fanno vibrare ed emozionare. Ciò che tutti hanno in comune è il sogno di provare l’ebbrezza di essere piloti per un giorno, sfrecciando sull’asfalto di una vera pista, proprio là dove di solito si contendono il primo posto grandi campioni del motorsport. Una meta irraggiungibile? Certo che no. Pilotare un’auto da corsa è un sogno che può diventare realtà. Le occasioni offerte dai circuiti privati e dai grandi autodromi sono ormai tante e molto valide. Vediamo come fare.

I requisiti per diventare pilota per un giorno

La prima cosa da sottolineare è che per guidare una supercar o una monoposto all’interno di un circuito regolamentare, nell’ambito di un’attività non professionistica, non sono necessari requisiti ulteriori rispetto a quelli che si richiedono per mettersi al volante di una qualsiasi auto, in autostrada piuttosto che in mezzo al traffico cittadino. Quindi, bisogna essere maggiorenni e aver già conseguito la patente di guida di tipo B, cioè quella comunemente prevista per le automobili. Gli eventi che consentono di diventare pilota per un giorno, infatti, prevedono sempre l’assistenza di personale qualificato, che garantisce il divertimento nei limiti della sicurezza.

E chi non ha questi requisiti? Deve rinunciare? Se il suo obiettivo è guidare in pista come un vero pilota, purtroppo deve accantonarlo. Ma può sempre vivere l’ebbrezza di sedere accanto ad un automobilista esperto, all’interno, ad esempio, di automobili Gran Turismo, equipaggiate con posto passeggero.

La guida completa per diventare pilota di auto

Piloti per un giorno sul circuito dell’Autodromo Nazionale Monza: Driving Experience e Track Days

Quando si sogna è bene farlo in grande. Ritrovarsi ad essere piloti per un giorno è senza dubbio un’esperienza unica, ma poterlo fare all’interno del Tempio della Velocità diventa qualcosa di davvero eccezionale. Ed anche questo è un sogno realizzabile. L’Autodromo Nazionale Monza, infatti, offre due occasioni agli appassionati che vogliono assaggiare la sua gloriosa e famosissima pista: le Driving Experience e i Track Days.

Le Driving Experience

Le Driving Experience, come rivela il nome stesso, sono delle indimenticabili esperienze di guida, realizzate dall’Autodromo in collaborazione con Puresport, azienda leader del settore. Sono aperte ai privati ma anche alle aziende, che possono sfruttarle per realizzare eventi per i clienti e giornate di team building per i dipendenti. Il parco auto a disposizione è ampio e capace di accontentare tutti i gusti: Ferrari, Lamborghini, Porsche, Formula 1.

Scopri di più sulle Driving Experience

I Track Days

I Track Days, invece, sono eventi periodici aperti a chiunque voglia mettere alla prova la propria auto lungo il tracciato di Monza, confrontandosi con le sue curve e i suoi rettilinei. Un modo diverso e originale per testare sia la propria abilità alla guida che le potenzialità dell’automobile che si è acquistata.

Scopri di più sui Track Days


Il Corriere della Sera visita i sotterranei dell'Autodromo Nazionale Monza

Il Corriere della Sera ha visitato i sotterranei dell'Autodromo Nazionale Monza: centinaia di metri di gallerie, linee elettriche, celle frigorifere, depositi e archivi pieni di cimeli unici. Ne è nato un articolo a firma di Rosella Redaelli comparso oggi, sabato 12 febbraio, sul dorso milanese del quotidiano di via Solferino, corredato dalle foto di Fabrizio Radaelli. Leggi tutto l'articolo a questo link.


Giuseppe Redaelli

Giuseppe Redaelli nominato Presidente della International Historic Commission

Giuseppe Redaelli (Presidente AC Varese e Autodromo Nazionale Monza SIAS S.p.A.) e Monica Mailander (Presidente Fondazione Gino Macaluso) sono stati nominati, rispettivamente, Presidente della “CHI” (International Historic Commission), la Commissione mondiale di FIA (Fédération Internationale de l'Automobile) che si occupa di Auto Storiche, e componente del Senato FIA.

Due personalità di prestigio, le cui nomine ai vertici FIA sottolineano, ancora una volta, il rilievo internazionale dell’Automobile Club d’Italia in materia di motorismo storico, sin dal 1934, quando l’ACI fu tra i soci fondatori e sostenitori del Museo dell’Auto di Torino.

CHI: la Commissione Storica Internazionale

Composta da 30 membri, in rappresentanza di tutti i Club storici affiliati alla FIA, la Commissione Storica Internazionale promuove conservazione e godimento dei veicoli storici, i cui esemplari più antichi sono importanti testimoni sia della seconda rivoluzione industriale che del boom economico.

La CHI – che lavora in stretta collaborazione con la FIVA (Fédération Internationale de Véhicules Anciens) - studia legislazione e problematiche relative ai veicoli storici, confrontandosi a livello mondiale con i Club nazionali, per assicurare che i legislatori sostengano legislazioni compatibili con la manutenzione e l'uso responsabile dei veicoli storici. Particolare attenzione viene posta a registrazione, tassazione, manutenzione, sicurezza stradale, inquinamento e zone a basse emissioni, oltre al ruolo delle auto storiche nel patrimonio culturale collettivo.

Il Senato della FIA

In quanto organo superiore della FIA, il Senato – composto da 16 membri - dibatte quelle questioni relative alla gestione e alla politica generale FIA che non possono essere coperte da uno dei Consigli mondiali. Le sue principali responsabilità sono, quindi, finanziarie.

Sotto il consiglio del Comitato di Controllo, il Senato chiude i conti, prepara i bilanci del Consiglio Mondiale e gestisce il bilancio consolidato. Nell'ambito di questo mandato, esso è anche responsabile delle questioni commerciali che possono venire all'attenzione della FIA.