Drifting in auto, una manovra adrenalinica da veri professionisti

Il drifting è una delle manovre automobilistiche più adrenaliniche e spettacolari. Se non si sa eseguire un drift alla perfezione, però, l’impresa può risultare piuttosto pericolosa, perché si perde il controllo dell’auto. Ecco perché il drifting è considerato un gesto da veri professionisti dell’automobilismo. Non a caso, esistono delle competizioni sportive per campioni di drifting.

Velocità e manovre adrenaliniche. Sono questi i due ingredienti principali che decretano il successo dell’automobilismo, a qualsiasi livello. Per gli amanti delle macchine e della guida, poche cose sono più eccitanti di un bolide che si lancia a tutta velocità sull’asfalto di una pista o che si avventura in sorpassi e manovre azzardate. Ed il drifting è senza dubbio una delle esibizioni di talento più spettacolari che ci siano nel mondo delle quattro ruote. Una manovra che ha dato vita anche a una vera e propria disciplina sportiva e che è stata consacrata cinematograficamente dalla serie di film di Fast & Furious. Quindi merita di essere conosciuta meglio.

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Che cosa significa “drifting”?

La traduzione letterale in italiano del termine inglese drifting è “alla deriva”. Infatti, nella manovra di drifting, l’auto sembra proprio andare alla deriva, perché il pilota perde volontariamente il controllo della parte posteriore e gestisce tutta la macchina con le sole ruote anteriori. Per questo motivo, è detta anche sbandata controllata o, in modo più gergale, derapata. Da fuori, l’effetto che si vede è spettacolare e adrenalinico: l’auto da corsa sembra scivolare fuori pista, per poi recuperare il controllo e tornare a sfrecciare rapidamente, avendo conservato gran parte della sua velocità. Si tratta di una manovra molto amata nei rally, per affrontare le curve senza utilizzare troppo il freno. Negli anni, poi, sono state istituite vere e proprie competizioni sportive di drifting, in cui vince chi è più preciso nell’eseguire la manovra e si avvicina il più possibile ad un ostacolo senza abbatterlo. Inoltre, il drifting è ampiamente utilizzato anche negli spettacoli con auto, come quelli proposti da stunt-man professionisti all’interno di parchi a tema e rassegne.

Come fare una manovra di drifting in auto

A tanta spettacolarità corrisponde una notevole difficoltà di esecuzione. Fare un drifting correttamente, infatti, non è semplice. Esistono diverse tecniche, che differiscono tra loro soprattutto nella prima parte della manovra, quella che serve ad innescare il drift. La più semplice è quella che prevede l’uso del freno a mano, che viene tirato con un colpo deciso quando si è raggiunta in velocità la curva; poi si inizia a controsterzare e si riprende ad accelerare. Una variante di questa tecnica è il cosiddetto blocco del ponte, in cui al posto del freno a mano, si utilizza il freno normale, scalando la marcia e lasciando di colpo la frizione una volta che si è impostata la curva. La tecnica più professionale, però, è il pendolo, che associa una brusca frenata con una decisa controsterzata, effettuate con l’auto lanciata in curva ad alta velocità. È bene precisare che, vista la sua pericolosità, il drifting deve essere eseguito solamente in pista o in luoghi ampi e deserti, dove non ci siano né persone ne ostacoli di alcun tipo. Inoltre, si deve essere consapevoli che la manovra comporta un notevole consumo degli pneumatici.

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Le migliori macchine per fare drifting

In linea generale, per poter realizzare una manovra di drifting è necessario mettersi al volante di un’auto a trazione posteriore. Con le macchine a trazione anteriore, infatti, si rischia di riuscire a fare al massimo un testacoda più o meno spettacolare, che è cosa ben diversa dalla sbandata controllata. Anche tra le auto a trazione posteriore, però, non tutte sono efficaci nel drifting. Non a caso, nelle competizioni ufficiali si utilizzano automobili progettate appositamente per questa specialità, spesso derivate da modelli di auto da strada.

Le competizioni di drifting sportivo

D’altra parte, la creazione di modelli di macchine ad hoc è la naturale conseguenza della trasformazione del drifting in una specialità sportiva. Il precursore del settore, negli anni ’70, è stato il pilota giapponese Keiichi Tsuchiva, considerato il padre del drifting moderno, nato in seno al Japanese Touring Car Championship. Con il passare dei decenni, il numero delle competizioni si è moltiplicato, anche fuori dai confini giapponesi, che però rimane il territorio con più appuntamenti di rilievo. Si tratta di gare in cui, come già accennato, viene valutata la capacità dei piloti di eseguire correttamente il drifting e la loro precisione, secondo rigidi criteri di giudizio. A livello mondiale, le competizioni più blasonate sono il D1 Gran Prix (Giappone) e la Formula Drift (USA e Giappone). Molto apprezzato dai piloti anche il Drift Masters European Championship. In Italia, invece, la gara più importante è il Campionato Italia Drifting, diviso in tre categorie: racing Pro, Racing Pro 2 e Street Open.

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Redaelli: «Dati GP 2022 preannunciano edizione di formidabile successo»

Giuseppe Redaelli, Presidente di Autodromo Nazionale Monza: «Siamo orgogliosi che il Presidente della Federazione Italiana Tennis abbia scelto come riferimento il Gran Premio di Formula 1 di Monza: conferma che è un grandissimo evento sportivo seguito nei 5 Continenti. E siamo ancor più felici che in Italia anche altri eventi eguaglino e superino i nostri successi, perché elemento tangibile dell’eccellenza sportiva del nostro Paese e del ruolo, anche economico, dello sport italiano. Sport in solida ripresa, dopo due anni drammatici per il COVID, come testimoniano i dati per il GP di Formula 1 a Monza del 2022 che si terrà il prossimo settembre e che - evidenziamo - segnano già adesso, a quattro mesi dall’evento, un netto miglioramento anche rispetto al 2019 e preannunciano dunque un’edizione di formidabile successo, proprio nell’anno in cui si festeggia il centenario dell’Autodromo Nazionale Monza. Inoltre è opportuno ricordare che lo svolgimento del Gran Premio di Formula 1, come negli anni trascorsi, viene realizzato con le sole risorse di ACI, che notoriamente non riceve alcuna forma di sovvenzione pubblica, al netto di un contributo parziale garantito dalla Regione Lombardia».


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Mille Miglia, la corsa più bella del mondo raccontata in pillole

Storia e curiosità sulla Mille Miglia, la corsa automobilistica che si è trasformata in gara per auto d’epoca, senza perdere il suo fascino. Una competizione suggestiva, che si soda tra Brescia e Roma, lungo un percorso di circa 1600 chilometri attraverso il centro Italia.

Mille Miglia è forse uno dei nomi più evocativi che c’è nell’automobilismo, soprattutto in Italia. È entrato nel linguaggio comune come simbolo di una gara dai contorni epici, una corsa che mescola alla perfezione spirito sportivo, passione per i motori e stravaganza. Non a caso, la Mille Miglia è considerata una delle corse più belle del mondo ed ogni anno attira centinata di piloti e appassionati da tutto il mondo. Ma come è nato questo celebre appuntamento? Come si è evoluto negli anni? Quali curiosità nasconde?

La storia della Mille Miglia: ieri e oggi

La cosa migliore da fare per raccontare la Mille Miglia è partire dalla sua storia, che ne costituisce un elemento caratterizzante. La vita di questa corsa automobilistica può essere divisa in due grandi fasi: quella della gara vera e propria e quella della rievocazione storica. La prima fase va dal 1927, data dell’edizione di esordio, al 1957 (con due pause, nel 1939 e tra il 1941 e il 1946). In questi anni la Mille Miglia si caratterizza come una corsa automobilistica di gran fondo, che inizia e finisce a Brescia, attraversando lungo il tragitto di circa 1600 chilometri (equivalenti a 100 miglia imperiali) gran parte del centro Italia, fino a Roma. L’idea di organizzarla nasce da una protesta legata alla mancata assegnazione alla città di Brescia del Gran Premio d’Italia di Formula 1, andato invece a Monza e al suo Autodromo Nazionale. Una delusione da cui è nata una storia fantastica. La seconda vita della Mille Miglia, invece, è iniziata nel 1977 e continua ancora oggi. L’evento si è trasformato in una gara di regolarità storica a tappe, che vede sfilare affascinanti macchine d’epoca lungo un tragitto che ripercorre l’idea originale e va da Brescia a Roma e ritorno. L’obiettivo è completarlo in un tempo prestabilito, senza anticipare e senza ritardare.

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7 cose da sapere sulla Mille Miglia

Già da questi brevi cenni storici è possibile intuire l’unicità della Mille Miglia, che da semplice corsa automobilistica è stata capace di trasformarsi in mito. Per conoscerla ancora meglio, ecco sette cose che bisogna assolutamente sapere.

Chi l’ha inventata

Gli ideatori della Mille Miglia sono stati Giovanni Canestrini, Franco Mazzotti, Aymo Maggi e Renzo Castagneto, ribattezzati “i quattro moschettieri”. Di questo poker d’assi, però, il più attivo promotore della corsa è stato sicuramente Castagneto, allora presidente dell’Automobile Club Italia di Brescia.

Da dove parte e dove arriva

Come detto, la Mille Miglia prende il via a Brescia, dove è fissato anche l’arrivo. Per la città lombarda, la corsa è un simbolo storico di gran pregio, un evento attorno al quale tutta la città i colora e si anima. Il core pulsante di tutta la manifestazione, fin dai primissimi anni, è Piazza Vittoria.

Qual è il percorso di gara

Il percorso della Mille Miglia subisce delle piccole variazioni ad ogni edizione, andando a toccare diverse località del centro Italia. Gli inamovibili punti fissi però sono la lunghezza, che deve aggirarsi intorno al 1600 chilometri, cioè mille miglia imperiali, e il passaggio per Roma.

Quali auto storiche possono partecipare

All’attuale versione della Mille Miglia possono partecipare solo auto storiche prodotte entro il 1957 e di cui almeno un esemplare abbia preso parte o sia stato iscritto alla Mille Miglia originale.

Quante macchine partecipano

Non c’è un numero minimo o massimo di partecipanti ammessi. Il record d vettura presenti al via è stato registrato nel 2017, in occasione della corsa che celebrava il 90° anniversario della prima edizione della Mille Miglia.

Come e cosa si vince

Trattandosi di una gara di regolarità, il primo premio va a chi si discosta meno dal tempo di percorrenza stabilito. Arrivare in anticipo o in ritardo, infatti, comporta l’assegnazione di penalità. Chi colleziona meno penalità è il vincitore e si aggiudica il primo premio, simbolico ma molto prestigioso: una coppa che riproduce fedelmente quella della Mille Miglia classica.

Quando si svolgerà la Mille Miglia 2022

L’edizione 2022 della Mille Miglia sarà la numero 40 da quando la corsa è rinata come gara di auto storiche. La competizione si svolgerà dal 15 al 18 giugno. Nella prima tappa, i concorrenti partiranno da Brescia e arriveranno a Cervia – Milano marittima; nella seconda tappa attraverseranno il centro Italia, con passaggio a San Marino e a Norcia e approdo a Roma; nella terza, invece, risaliranno verso nord attraverso la Toscana, fino a raggiungere Parma; infine, nella quarta disputeranno delle prove nel circuito di varano de’ Melegari, per poi raggiungere l’Autodromo Nazionale Monza via Salsomaggiore e Pavia.

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Cosa vedere in Brianza (oltre a Monza): 5 consigli per non perdersi

Ci sono molte cose da fare e da vedere in Brianza, cuore della Lombardia. Oltre a Monza, infatti, la zona custodisce un patrimonio storico, artistico e naturalistico di inestimabile valore. Dall’Adda ai laghi briantei, da Montevecchio a Seregno, passando per luoghi di pregio indiscusso come il palazzo Arese Borromeo. In questo articolo, una breve guida per turisti della Brianza da non perdere.

L’Italia è costellata di luoghi ricchi di storia, di arte e di bellezze paesaggistiche. Alcuni sono molto noti e raccontati ovunque. Altri, invece, conquistano raramente la ribalta, ma non sono meno suggestivi. La Brianza è tra questi ultimi, anche se un numero sempre crescente di turisti la sceglie come meta di viaggi brevi o vacanze più lunghe. Questa storica zona della Lombardia, infatti, offre a chi la visita una pluralità di cose da fare e da vedere. Itinerari adatti a tutte le esigenze e ai diversi gusti, che permettono di scoprire un territorio dalla lunga e gloriosa storia. Monza è senza dubbio l’attrazione principale della Brianza, ma intorno alla storica città ci sono molti altri luoghi imperdibili. La lista che segue ne elenca cinque, senza la pretesa di essere esaustiva. A Monza, invece, sono dedicati degli articoli a parte, vista la sua importanza:

L’Adda, il traghetto Leonardo e l’ecomuseo

Il fiume Adda è uno dei simboli della Brianza e non si può visitare questa zona senza dedicargli un po’ di tempo, anche perché offre moltissimi spunti. Ad esempio, all’interno del Parco dell’Adda Nord si trova l’Ecomuseo Adda di Leonardo, articolato in 18 tappe lungo il corso del fiume, con lo scopo di valorizzarne le risorse naturalistiche e incoraggiare lo sviluppo sostenibile. Una delle principali attrazioni dell’Ecomuseo è il traghetto Leonardo, che collega le due sponde del corso d’acqua, quella lecchese e quella bergamasca. Cosa ha di speciale? È un traghetto senza motore, che cammina sfruttando solamente la forza delle correnti. Per chi ama le attività all’aria aperta, poi, l’Adda offre una fantastica pista ciclopedonale.

I laghi briantei

Sempre rimanendo in tema di attrazioni naturalistiche, meritano di essere menzionati i laghi briantei, cioè quelli che si trovano nell’alta Brianza, tra Lecco e Como, a pochissima distanza da Monza. Si tratta di una serie di cinque piccoli laghi di origine glaciale (Alserio, Pusiano, Montorfano, Segrino e Annone) immersi in una vegetazione rigogliosa e circondati da paesaggi affascinanti. Un’area ideale per un tranquillo picnic o per un’escursione in mountain bike.

Montevecchia

Montevecchia è un piccolo ma prezioso borgo che si trova arroccato sulle colline della Brianza nord-orientale. Un piccolo gioiello che custodisce numerosi monumenti di pregio, come il santuario della Beata Vergine del Carmelo o la Villa Albertoni Agnese. Inoltre, il paese è al centro di un bellissimo paesaggio collinare, che può ospitare lunghe e salutari passeggiate. Infine, meritano di essere omaggiate anche le bontà enogastronomiche, come il Pincianèl, un vino rosso a denominazione IGT.

Seregno

Altro comune brianzolo da inserire necessariamente nel proprio itinerario di viaggio è Seregno. Si tratta di una cittadina molto più grande e popolosa di Montevecchia, ma il cui centro storico custodisce un sapore unico e antico. Tra i monumenti di maggior spessore ci sono sicuramente la Basilica Collegiata di San Giuseppe, la Torre del Barbarossa, il Santuario di Santa Valeria e l’Abbazia di San Benedetto.

Palazzo e Giardino Arese Borromeo

Cesano Maderno, comune della provincia di Monza e Brianza, custodisce il Palazzo Arese Borromeo, con il suo suggestivo giardino. Un luogo incantevole, in cui si incontrano arte, storia e cultura. Dietro la facciata austera, l’edificio nasconde un’incredibile ricchezza di stanze affrescate. Allo stesso modo, lo spazio esterno, molto curato, è popolato da statue e fontane. La struttura originaria del palazzo è della seconda metà del 1600, ma è poi stata trasformata e arricchita nel corso dei secoli.

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Karting, lo sport che modella i futuri piloti

Le gare di karting sono spesso una palestra in cui si formano le giovani leve dell’automobilismo, destinate a diventare grandi piloti di auto o moto. A bordo dei go-kart, all’interno di un kartodromo, si possono sperimentare e accrescere le abilità in pista. Il karting, però, non è il fratello minore della Formula 1, ma un motorsport a tutti gli effetti, con i suoi campionati e le sue sfide adrenaliniche.

C’è una cosa che accomuna il passato agonistico di molti grandi campioni della Formula 1, da Senna a Verstappen, ed è il karting. Correre sui go-kart, infatti, è il primo approccio che gli aspiranti piloti hanno con la pista e con la velocità. Il kartodromo è una sorta di palestra che si può cominciare a frequentare già in giovane età (si può iniziare a 6 anni). Per questo motivo, il karting è molto di più che una corsa a bordo di curiose “macchinette”, ma uno sport vero e proprio, con le sue regole e le sue competizioni internazionali, e soprattutto con grande valore agonistico. Quindi vale la pena conoscerlo un po’ meglio.

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Cos’è il karting: caratteristiche e storia di uno sport dalla lunga tradizione

Secondo la definizione di base, il karting è quella specialità del motorsport che si corre con i kart, cioè autoveicoli a motore di piccole dimensioni, di cui esistono diverse varianti. L’elemento caratterizzante, quindi, è il mezzo utilizzato, che ha un aspetto molto particolare. Il primo prototipo di go-kart risale al 1956 ed è opera di Art Ingels, costruttore americano di auto da corsa e tecnico della Kurtis Kraft. Nelle sue intenzioni, quella macchinetta doveva essere solo un passatempo per il figlio piccolo. Si è rivelata, invece, un’intuizione potente, capace di scrivere pagine indimenticabili nel mondo dei motori. Già nel 1957, infatti, in California furono messi a punto i primi veri e propri kart: veicoli compatti, con altezza minima da terra e senza sospensioni, telaio flessibile, trazione posteriore e un motore dalla potenza limitata, che però li rende comunque capaci di spingersi fino a una velocità di 100 km/h. Ed è del 1959 la prima competizione ufficiale di karting, organizzata a Nassau.

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Il karting in Italia

Nonostante le sue origini siano statunitensi, il karting vanta una lunga e gloriosa tradizione in Italia, dove è arrivato già nel 1957 e dove oggi esistono numerosi kartodromi. La prima esibizione di un kart si è svolta sulla pista dell’Autodromo Nazionale Monza, mentre la produzione di questi veicoli in Italia è strettamente legata al nome di Nicolò Donà delle Rose, pioniere del settore. Negli anni, poi, piloti e scuderie “made in Italy” si sono distinti per i successi in pista a livello internazionale. Per rendersene conto, basta scorre gli albi d’oro delle competizioni per kart monomarcia e per kart a marce.

Tutti gli eventi kart dell’Autodromo Nazionale Monza

Tipologie di kart e categorie di gara

La già accennata distinzione tra kart monomarcia e kart a marce è un primo esempio di come esistano diverse tipologie di kart. Differenziazioni che si riflettono anche sulle competizioni e sull’età dei piloti che possono guidare i vari veicoli.

Un’altra distinzione fondamentale è quella relativa ai motori, che possono essere:

  • 4 tempi;
  • 2 tempi 100 cm³ racing;
  • 2 tempi 125 cm³ racing famiglia KF;
  • 2 tempi 125 cm³ famiglia KZ;
  • 125 cm³ famiglia TAG.

Molto importante è anche il peso (veicolo + pilota), che è collegato all’età di guida e alla categoria di gara, come evidenziato dalla tabella che segue.

Età (anni) Categoria Peso minimo (Kg)
da 6 a 7 60 Baby 85
da 8 a 9 anni 60 Baby 95
da 8 a 9 anni 125 Rotax micro 105
da 9 a 12 anni 60 Mini 110
da 9 a 12 anni 125 Rotax mini 115
da 12 a 15 anni OKJ Cadetti 135
da 12 a 15 anni OKJ Nazionale 135
da 12 a 15 anni 125 Rotax Junior 145
da 14 anni e 6 mesi OK Nazionale 145
da 14 anni e 6 mesi 125 KZ2 Nazionale 175
da 14 anni e 6 mesi 125 Club 180
da 15 anni 125 Rotax max 160
da 15 anni 125 KZ2 175
da 17 a 35 anni 125 Prodriver under 175
oltre 35 anni 125 Rotax max over 168
oltre 35 anni 125 Prodriver over 180

Le competizioni nazionali e internazionali per kart

La numerosità delle categorie di kart, fa si che esistano moltissime competizioni di karting diverse, sia a livello nazionale che internazionale. Su scala mondiale, però, i titoli più ambiti restano senza dubbio quelli messi in palio dalla divisione karting della FIA, che vanno sotto la sigla di FIA Karting World Championship (gara singola). Discorso analogo per il panorama europeo, dominato dai FIA karting European Championship (torneo con più gare in diversi paesi del vecchio continente). In Italia, invece, il trofeo più importante è organizzato e promosso dall’ACI e prende il nome di Campionato Italiano ACI Karting, organizzato in 8 diverse classi (alcune da 3 gare, altre da 5).

La guida completa al Campionato Italiano ACI Karting


Film di auto da corsa: 10 titoli imperdibili per chi ama le macchine e i motori

Il cinema è pieno di film dedicati alle macchine. Dalle pellicole drammatiche fino ai cartoni animati, in molti hanno cercato di raccontare il dorato mondo delle auto da corsa e di restituire sul grande schermo l’adrenalina che si vive in pista. Nel lungo elenco dei film automobilistici, però, ci sono alcuni titoli davvero imperdibili per chi ha la passione per i motori. Eccone una selezione, ovviamente non esaustiva.

La 24 ore di Le Mans (1971) e Le Mans ’66 – la grande sfida (2019)

Partiamo con una coppia di titoli dedicati a una gara storica, tra le più pericolose e faticose al mondo: la 24 ore di Le Mans. Si tratta di due pellicole molto diverse, per tipologia di film e per data di uscita, anche se raccontano un periodo storico molto simile, essendo ambientate entrambe tra la fine degli anni ’60 e l’inizio dei ’70. La 24 ore di Le Mans, film del 1971, fu un fiasco al debutto ma è stato ampiamente rivalutato in seguito. Il protagonista è il mitico Steve McQueen, vero amante dei motori, che qui veste i panni di Michael, tra i partecipanti alla gara del 1970. In Le Mans ’66 – La grande sfida, invece, al centro della scena c’è la mitologica rivalità tra Ford e Ferrari, per la vittoria della corsa del 1966. Nel cast, spiccano i nomi di Matt Damon e Christian Bale.

Rush (2013)

Anche Rush è il racconto di un’insanabile rivalità, stavolta tra due piloti di grande livello come Hunt e Lauda. Lo scontro tra i due ha caratterizzato tutti gli anni ’70 della Formula 1, raggiungendo il suo apice nel Campionato del Mondo del 1976, quello del drammatico incidente che sfigurò per sempre Lauda e che Hunt vinse per un solo punto, all’ultima gara, proprio davanti all’austriaco.

Fast&Furious (2001)

Più che un film, Fast&Furious è un universo, fatto di dieci lungometraggi, uno spin off, due cortometraggi e una serie animata. La saga ventennale, interamente incentrata sul mondo delle corse clandestine, ha saputo raccogliere attorno a sé un nutrito numero di fan e appassionati e ha contribuito a lanciare la carriera di Vin Diesel, indissolubilmente legato a queste produzioni. Al netto delle esagerazioni e delle forzature di trama, Fast&Furious rimane un concentrato di adrenalina che incolla alla poltrona.

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Giorni di Tuono (1990)

Un gran cast, in cui spiccano i nomi di Tom Cruise e Nicole Kidman, e una grande regia, quella di Tony Scott, sono gli ingredienti del successo di Giorni di Tuono, pellicola che ha da poco compiuto 30 anni. Il film racconta la storia di Cole Trickle, giovane e spericolato pilota automobilistico, e della sua rivalità con Rowdy Burnes, poi diventato suo amico.

Veloce come il vento (2016)

Tra i film di macchine che meritano di essere visti c’è anche un’importante produzione italiana, Veloce come il vento, che vede come protagonista Stefano Accorsi. L’attore veste i panni di Loris De Martino, l’erede di una famiglia di campioni della pista, che da fuoriclasse dei rally si è trasformato in un tossicodipendente senza futuro. Per lui, l’occasione di riscatto arriva quando, dopo la morte del padre, decide di aiutare la sorella Giulia a ad allenarsi per il Campionato GT.

Grand Prix (1966)

Correndo indietro nel tempo, non si può non inserire tra le perle cinematografiche dedicate all’automobilismo anche lo storico Grand Prix, che con le sue tre ore di durata è senza dubbio un cult per amanti del genere. La trama vede intrecciarsi le storie personali e sportive di diversi piloti, pronti a dare battaglia per conquistare il mondiale di Formula 1 del 1966.

Un maggiolino tutto matto (1968)

Un maggiolino tuto matto, celebre pellicola Disney, è senza dubbio di tutt’altro tenore rispetto alla drammaticità di Grand Prix, ma è comunque un film che ha fatto la storia. È molto difficile, infatti, trovare qualcuno che non abbia riso seguendo le sconclusionate vicende del maggiolino Herbie, che sembra avere un’anima e tanta voglia di fare di testa propria.

Cars – Motori ruggenti (2006)

Questa carrellata di film per amanti delle auto si chiude con un altro capolavoro firmato Disney, stavolta in versione cartoon. Protagonista di Cars è Saetta McQueen (l’omaggio a Steve McQueen sembra evidente), una giovane e intraprendente auto da corsa che sogna di prendere parte alla Piston Cup, la gara più importante del mondo. Sulla sua strada, però, troverà numerosi ostacoli, per superare i quali avrà bisogno di molti amici.

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In vendita i biglietti per il Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2022 all’Autodromo Nazionale Monza

Per il GP del centenario del Circuito, dal 9 all’11 settembre i tifosi torneranno, senza limitazioni alla capienza, sulle tribune e nel prato del Tempio della Velocità.

Let's go Monza! Da oggi è aperta ufficialmente la vendita dei biglietti del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2022 in programma all’Autodromo Nazionale Monza dal 9 all’11 settembre. La tradizionale “marea rossa” dei tifosi potrà tornare finalmente a riempire, con una capienza piena, le tribune e il prato del Circuito più veloce del Campionato del Mondo di Formula 1.

La gara farà da apripista alle celebrazioni del centenario dell’Autodromo Nazionale Monza, inaugurato proprio nel settembre 1922 e sede del secondo Gran Premio d’Italia. Il ritorno del pubblico, senza limiti di capienza come prima della pandemia, riporterà il calore e il colore che ha reso l’Autodromo Nazionale Monza un’icona della F1 nel mondo.

Lo spettacolo si preannuncia imperdibile. La competitività tra i team sin dal primo giorno della stagione, grazie alle nuove monoposto in pista, ha acceso i cuori dei tifosi e mostrato l’alto livello di agonismo non solo tra Charles Leclerc e Max Verstappen ma anche tra gli stessi compagni di scuderia come George Russell e Lewis Hamilton, in un continuo rincorrersi di emozioni.

Il crescente interesse per il Gran Premio di Monza è testimoniato dalle numerose richieste di prenotazione che clienti business e importanti player hanno già presentato al Circuito, tanto da raggiungere un volume di circa 40mila accessi già garantiti e opzionati dalle aziende nel fine settimana del GP.

Gli spettatori possono da oggi acquistare i biglietti sul sito ufficiale www.monzanet.it con carta di credito, Satispay o bonifico online MyBank, tramite il rivenditore Vivaticket sul sito www.vivaticket.com, fino ad esaurimento posti in 1.500 punti vendita italiani e 11 esteri (tra cui Dubai, Sidney, Londra e Singapore) e tramite telefono al numero verde gratuito 800-905450, con l’assistenza di un operatore. Per l’assistenza post-vendita o per ricevere qualsiasi informazione relativa all’evento sarà possibile rivolgersi alla mail biglietteria.f1monza@vivaticket.com

Sono in vendita sia i biglietti per singola giornata (da venerdì a domenica) sia i biglietti weekend per accedere in Circuito tre giorni, così da non perdere nemmeno un’emozione del fine settimana. Entro il 31 maggio, è possibile usufruire di uno sconto sull’abbonamento sia tribuna che prato. Sono previste inoltre riduzioni per i bambini fino agli 11 anni e per i soci ACI. I soci di Automobile Club d’Italia potranno infatti acquistare i biglietti con uno sconto dedicato sul sito www.aci.it nei prossimi giorni.

La settimana del Gran Premio d’Italia sarà ricca di appuntamenti in pista. Venerdì 9 settembre è dedicato alle Prove Libere, dalle 14 alle 15 e dalle 17 alle 18. Sabato, dopo le terze Free Practice dalle 12 alle 13, si stabilisce la griglia di partenza con le Qualifiche dalle 16 alle 17. La domenica è dedicata alla gara, che parte alle 15 ed è preceduta dal tradizionale spettacolo delle Frecce Tricolori. La Pattuglia Acrobatica Nazionale disegnerà la bandiera italiana nel cielo poco prima dello spegnimento del semaforo. Il fine settimana sarà inoltre arricchito da tre gare di supporto. Gli spettatori potranno quindi, con un solo biglietto, assistere a tutte le differenti serie in pista.

Non mancheranno inoltre le attività ludiche con un programma di intrattenimento rinnovato nei contenuti che consentirà ai tifosi di divertirsi oltre la pista. I maxi schermi installati lungo il tracciato consentiranno una visione completa dell’azione in pista e dei dietro le quinte, grazie ai collegamenti degli inviati di F1 TV, a chi assiste alla gara dagli spalti e dalle aree prato del Circuito.

Sul sito www.monzanet.it saranno pubblicate le modalità di accesso dei tifosi con difficoltà motorie, diversamente abili e i loro accompagnatori. I servizi di accoglienza e assistenza saranno curati, con la collaborazione del Circuito, da una cooperativa sociale che sostiene l’inserimento lavorativo di dipendenti che, per diversi motivi di disagio, trovano difficoltà ad incontrare il mondo del lavoro.

Giuseppe Redaelli, Presidente di Autodromo Nazionale Monza, spiega: «Il ritorno del tradizionale entusiasmo dei tifosi di tutto il mondo per il Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia è ormai una certezza grazie non solo al ripristino della piena capienza di tribune e prato ma anche e soprattutto al fantastico ritorno sul podio della Scuderia Ferrari. Lo spettacolo in pista è assicurato dalla grande competitività dei Teams che in questa stagione stanno offrendo continue emozioni ai propri fans. L’edizione di quest’anno rimarrà nel cuore degli appassionati anche perché festeggeremo il centenario della costruzione del Circuito e nel contempo i 150 anni di Pirelli che, novità, è Title Sponsor del Gran Premio d’Italia. Il fine settimana sarà dunque emozionante per il pubblico presente in circuito, ma sarà pure una grande festa per tutto il territorio, con un programma ricco di intrattenimento anche fuori dalla pista. Sarà un significativo segnale di ringraziamento anche alle Istituzioni ed in particolare alla Regione Lombardia, sempre attenta e consapevole della importanza che il Circuito ha per la Brianza e per l’economia dell’intera regione».

Alessandra Zinno, Direttore Generale dell’Autodromo Nazionale Monza: «Il Gran Premio d’Italia riveste una speciale importanza quest’anno per diverse ragioni. L'Italia ospiterà due gare del Campionato del Mondo di F1, unico Paese al mondo insieme agli Stati Uniti, grazie al grande lavoro di ACI e alla passione e forza di volontà del suo Presidente, Angelo Sticchi Damiani. La gara di Monza sarà poi un appuntamento immancabile per gli appassionati di motorsport perché si correrà esattamente a cento anni dal primo GP ospitato dal Tempio della Velocità. In questa importante ricorrenza, potremo finalmente accogliere il pubblico a capienza piena così da restituire al Circuito Nazionale e a Monza ciò che la rende un unicum di tutta la stagione: il calore dei suoi Tifosi. Stiamo lavorando alacremente per aprire nei prossimi mesi altre tribune, oltre a quelle già in vendita da oggi, e collaborando con il Comune di Monza e il sindaco Dario Allevi, che voglio ringraziare, per ricevere al meglio il pubblico. Monza è così pronta ad accogliere il maggior numero di appassionati, ed oltre, delle edizioni più partecipate del GP d'Italia».


I campionati italiani di ACI Sport iniziano all’Autodromo Nazionale Monza

Nel Tempio della Velocità l’esordio di cinque serie nel fine settimana e il secondo appuntamento della Top Jet F2000 Formula Trophy. L’ACI Racing Weekend sarà a porte aperte per il pubblico

Sarà ancora una volta l’Autodromo Nazionale Monza a sancire l’esordio stagionale dei Campionati Italiani di ACI Sport. Come nel 2021, il primo ACI Racing Weekend dell’anno si disputerà infatti nel Tempio della Velocità, che ospiterà tra venerdì 22 e domenica 24 aprile ben undici gare di sei diverse categorie: Campionato Italiano Gran Turismo Sprint, TCR Italy, Formula Regional European Championship by Alpine, BMW M2 CS Racing Cup Italy, Top Jet F2000 Formula Trophy e Campionato Italiano Autostoriche. La giornata di venerdì sarà dedicata alle prove libere, mentre sabato e domenica si entrerà nel vivo dell’azione con qualifiche e gare di tutte le serie.

La griglia di partenza del Campionato Italiano Gran Turismo Sprint, giunto alla sua ventesima edizione, conta più di 40 equipaggi. Lo schieramento sarà composto da vetture GT3, GT Cup e GT4, con i piloti che si batteranno in due gare di 50 minuti più un giro. Gara-1 è in programma per le 18:05 di sabato, mentre gara-2 partirà alle 15.15 di domenica.

Anche i primi punti del TCR Italy verranno assegnati nel fine settimana monzese. Tra gli oltre 30 piloti iscritti, spicca il nome dell’esperto Kevin Ceccon che proverà a vincere la serie dopo essersi piazzato al secondo posto in classifica nella scorsa stagione, dietro Antti Buri. L’italiano, riconfermato nell’Aggressive Team Italia, guiderà quest’anno una Hyundai Elantra N. Le due gare, previste per sabato alle 14:45 e per domenica alle 11:15, sono entrambe di 30 minuti più un giro.

Correranno per due volte anche i piloti della Formula Regional European Championship by Alpine, già protagonisti sul Circuito monzese all’inizio di aprile per i test di preparazione alla stagione. Nel fine settimana si presenteranno in griglia quasi 40 vetture, che si sfideranno in due appuntamenti di 30 minuti più un giro, il primo alle 15:55 di sabato e il secondo alle 14:05 di domenica.

Si preannunciano duelli serrati anche nelle due gare da 30 minuti più un giro del Campionato monomarca BMW M2 CS Racing Cup Italy, che esordirà a Monza nel primo dei sei appuntamenti stagionali della serie. Tra i concorrenti, da rilevare la presenza del pilota e influencer Alberto Naska, che cercherà di sopravanzare i rivali con il Team BMW Italia. Lo start di gara-1 è in programma sabato alle 17:05, mentre per gara-2 bisognerà attendere fino a domenica alle 13.

Concludono il fitto programma le corse della Top Jet F2000 Formula Trophy e del Campionato Italiano Autostoriche. Per la Top Jet, al suo secondo round stagionale dopo il debutto al Mugello, scenderanno in pista oltre 40 piloti, di cui 8 compongono l’entry list della serie austriaca Drexler. Le gare saranno due, una alle 14 del sabato e l’altra alle 10:20 della domenica, entrambe di 25 minuti più un giro.

Per il Campionato Italiano Autostoriche è prevista invece solo una corsa, di 60 minuti più un giro, che chiuderà il weekend alle 16:25 di domenica e che vedrà in pista oltre 20 vetture d’epoca tra cui Porsche, Peugeot, Renault Alpine, Alfa Romeo e Maserati.

Il fine settimana sarà a porte aperte per il pubblico, munito di Green Pass, che potrà accedere gratuitamente in Autodromo e godersi le gare dalle tribune in prima e seconda variante. Il parcheggio sarà gratuito venerdì mentre costerà 15 euro per le auto e 5 euro per le moto, a giornata, il sabato e la domenica. L’accesso al paddock sarà riservato agli addetti ai lavori. Le gare verranno trasmesse in streaming sul sito ufficiale di ACI Sport.

Sarà inoltre aperto il JustSpeed Monza Karting, situato nell’area intern+a della Curva Alboreto, per tutta la tre giorni del fine settimana, con gli appassionati che potranno divertirsi sui veloci kart dell’Autodromo e rifocillarsi al lounge bar installato nella medesima area. Ulteriori informazioni si possono trovare sul sito www.monzanet.it.


I campioni di ciclismo della FCI si allenano all’Autodromo Nazionale Monza

Grazie a un accordo con la Federazione, il Circuito diventa Centro di Interesse Federale fino alla fine del 2025 per le sessioni di preparazione della squadra azzurra.

L’Autodromo Nazionale Monza diventa un Centro di Interesse Federale per l’allenamento delle squadre nazionali di ciclismo. Grazie ad un accordo sottoscritto tra il Circuito e la Federazione Ciclistica Italiana, fino a fine 2025 il Tempio della Velocità metterà a disposizione degli atleti azzurri la pista per le sessioni di allenamento.

La partnership è particolarmente importante per il team italiano crono perché permetterà alle squadre ciclistiche nazionali di prepararsi per gli Europei e i Mondiali, che saranno rispettivamente tra l’11 e il 21 agosto a Monaco di Baviera e tra il 18 e il 25 settembre a Wollongong, in Australia. L’Autodromo vuole rendere possibili gli allenamenti in piena sicurezza per gli atleti che porteranno i colori dell’Italia nei Campionati, dando loro la piena serenità per gli allenamenti.

La pista verrà dunque utilizzata principalmente nei mesi estivi, compatibilmente con le attività già inserite a calendario, da atleti come Filippo Ganna (2 volte campione del mondo crono e campione olimpico), Jonathan Milan e Simone Consonni (campioni olimpici quartetto), Elisa Balsamo e Elisa Longo Borghini, rispettivamente campionessa del mondo e italiana, e la vincitrice dell’Amstel Gold Race, Marta Cavalli.

L’accordo, firmato dal Direttore Generale dell’Autodromo Alessandra Zinno e dal Presidente della FCI Cordiano Dagnoni, prevede inoltre l’organizzazione di eventi e manifestazioni a carattere sportivo che coinvolgeranno la Nazionale.

La presenza dei team sarà dunque un’ottima opportunità per la promozione del ciclismo e la diffusione dei valori della disciplina, compresi i principi di inclusività e rispetto dell’ambiente cari anche all’Autodromo Nazionale Monza.

Non ci sarà spazio solo per i professionisti perché, finalmente dopo tanti mesi di impossibilità di accesso per la situazione emergenziale, la pista verrà aperta durante alcune serate in settimana nel periodo primaverile e estivo a ciclisti e podisti amatori, che desiderano trascorrere qualche ora nel circuito migliorando le proprie prestazioni, anch'essi in piena sicurezza. Il Circuito pubblicherà poi di settimana in settimana il calendario delle serate di accesso sul sito monzanet.it.

Alessandra Zinno, Direttore Generale di Autodromo Nazionale Monza: «Mentre stiamo ultimando il lancio della biglietteria del Formula 1 Gran Premio d'Italia 2022 per i nostri tifosi e appassionati, continuiamo a lavorare anche per differenziare l’offerta degli eventi e il pubblico che vuole vivere il Circuito. Il nostro impegno ha portato, nell’anno del Centenario, ad un accordo anche con la Federazione Ciclistica Italiana. Stiamo alzando lo sguardo dei nostri orizzonti, arricchendo il calendario stagionale con altre discipline sportive, oltre agli importanti fine settimana di motorsport. Poter contare su un partner istituzionale e prestigioso come Federazione Ciclistica Italiana ben dimostra il ruolo centrico che all’Autodromo viene riconosciuto nel mondo sportivo».

Cordiano Dagnoni, Presidente Federazione Ciclistica Italiana: «Per noi è un’opportunità importante perché così i nostri atleti potranno allenarsi in un esercizio specifico come la cronometro, individuale o a squadre, in sicurezza. L’Autodromo è l’ambiente perfetto per svolgere simulazioni di corsa e test. Dobbiamo solo ringraziare la società che gestisce la struttura, l’ACI, il DG Zinno e Marco Velo che ha avuto l’idea, per la realizzazione di questa progettualità».

Dagnoni aggiunge: «I nostri ragazzi e le ragazze delle Nazionali non sono abituati, ad esempio, ad allenarsi con la bici da crono tutti assieme e quindi su questo Circuito si possono effettuare lavori di affiatamento e affinamento. Sono dettagli che possono risultare fondamentali, ricordo infatti che lo scorso anno ai Mondiali nelle Fiandre abbiamo conquistato una medaglia importante per pochi centesimi. Cercheremo di sfruttare al meglio le giornate e gli slot di tempo che ci sono concessi anche ai fini della ricerca e sviluppo dei materiali in vista Parigi 2024».


Al via Ford W University, i corsi di guida su pista reale e virtuale riservati alle donne

La W University apre le porte dell’autodromo di Monza alle donne appassionate di racing. Appuntamento con i piloti della Ford Driving University e con i sim-racers professionisti per conoscere i segreti della guida in pista, su circuito reale e al volante dei simulatori.

L’evento fa parte del progetto The W Track, presentato da Ford Italia lo scorso 8 marzo in occasione della Giornata Internazionale della Donna, per promuovere l’inclusività e la parità di genere negli eSports e nel racing, mondi troppo spesso appannaggio degli uomini.

MONZA, Italia, 14 aprile 2022 - Due giorni di training riservati alle donne con l’obiettivo di imparare a conoscere da vicino tutti i segreti di una guida sicura, su pista reale e virtuale, con i consigli tecnici dei piloti della Ford Driving University e di sim-racers professionisti.

L’autodromo di Monza si è tinto di rosa per la prima tappa della W University (la seconda si terrà il 21 giugno, sempre presso il circuito lombardo), nell’ambito del progetto “The W Track”, lanciato da Ford Italia in occasione della Giornata Internazionale della Donna, lo scorso 8 marzo, con l’obiettivo di promuovere la parità di genere aprendo un varco d’accesso universale agli eSports, un mondo che Ford presidia orami da qualche anno con il Team Fordzilla.

Questa squadra di piloti che, sfruttando l’heritage dell’Ovale Blu nelle corse reali, mira a gareggiare ai massimi livelli anche in quelle virtuali, vede, al momento, una sola esponente femminile nel roster di corridori, Sara Stefanizzi (aka Kurolily).

Il fatto che ci sia solo una donna nel Team Fordzilla è una nostra mancanza. Sappiamo che le future pro-gamers sono là fuori ma non le abbiamo cercate abbastanza. È chiaro che dobbiamo fare le cose in modo diverso. Non possiamo vincere la corsa senza nemmeno iniziarla e per questo abbiamo deciso di scendere in pista organizzando delle giornate di training dedicate alle donne” afferma Fabrizio Faltoni, Presidente e A.D. di Ford Italia.

Le aspiranti “pro-racers”, 24 partecipanti per ogni giornata di training, si alternano tra sessioni di prova in pista, sul leggendario circuito di Monza, a bordo di Mustang Mach-E, il primo SUV All-Electric dell’Ovale Blu, e sfide al volante dei simulatori di sim-racing.

Con il supporto del team di piloti della Ford Driving University, le partecipanti possono sperimentare tutte le pratiche legate alla sicurezza e al controllo della vettura in pista, come l’impostazione delle traiettorie, l’handling, la staccata, il controllo del sovrasterzo o il comportamento dinamico nelle diverse condizioni di guida.

I test prevedono anche una sessione a bordo dei simulatori di sim-racing dove le partecipanti, sotto la guida di sim racers professionisti, possono sperimentare tutti i segreti e le tecniche vincenti da adottare nel mondo delle corse virtuali.

La W University rappresenta la testimonianza di un impegno concreto che Ford Italia ha voluto portare avanti, al di là della ricorrenza dell’8 marzo, con l’obiettivo di riuscire a superare la disparità di genere con la quale spesso le donne sono costrette a confrontarsi sia nel mondo del lavoro sia nelle discipline sportive, senza la possibilità di avere a disposizione un modello vincente di riferimento. Questo, perché, in molti ambiti esiste ancora una costante sottorappresentazione del mondo femminile in posizioni di vertice, con un divario salariale di genere che sembra essere ormai diventato fisiologico.

Per più di un secolo, il marchio Ford è stato pioniere nell'offrire opportunità alle persone, indipendentemente da razza, sesso, abilità, orientamento sessuale e ceto sociale, creando una cultura di appartenenza che fonda le sue radici nella diversità intesa come plus capace di generare innovazione e cambiamento.