Nasce Monza 100, l’app del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2022
Il servizio, attivo da oggi, migliorerà con la tecnologia l'esperienza dei tifosi all'interno dell'Autodromo fornendo tutte le informazioni utili sulla viabilità, sulle iniziative per il pubblico e sulle attività in pista.
Tutte le informazioni sul Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2022 in una sola applicazione per smartphone. È attiva da oggi Monza 100, l’app ufficiale dell’Autodromo Nazionale Monza che permetterà ai tifosi di rimanere costantemente aggiornati su tutto quello che c’è da sapere sulle attività di pista, le iniziative di intrattenimento per il pubblico, i punti di interesse all’interno del Circuito e la viabilità esterna. Il pubblico non mancherà così nessun appuntamento del ricco parterre di iniziative previste per la gara più attesa della stagione, tra l’8 e l’11 settembre 2022.
Nell’anno clou della storia del Circuito brianzolo, quello del centenario, arriva quindi un’altra grande novità per i tifosi. Grazie all’app Monza 100 il pubblico avrà a portata di smartphone una singola piattaforma, user friendly, dove trovare tutte le informazioni utili per vivere un weekend di motorsport e divertimento all’interno dell’Autodromo brianzolo.
L’app è disponibile per dispositivi Android e iOS ed è scaricabile collegandosi al sito ufficiale del Circuito monzanet.it o da Play e Apple Store. Installandola sul proprio cellulare, si potrà, ad esempio, vedere su una mappa l’esatta ubicazione dei parcheggi esterni all’autodromo, dei punti ristoro, degli erogatori d’acqua attivi per il weekend e delle tribune. Accedendo alla sezione La mia tribuna, l’applicazione mostrerà invece il percorso migliore per raggiungerla dagli ingressi dell’Autodromo.
Grazie alla partnership con Monza Mobilità, dall’app Monza 100 sarà possibile prenotare il proprio parcheggio in tutti i posteggi esterni creati per l’evento e acquistare il biglietto per i bus navetta che portano in Circuito. I tifosi, oltre alla sezione News con tutte le ultime notizie relative al Tempio della Velocità, avranno inoltre sempre sottomano il calendario eventi completo del fine settimana, con l'opportunità di impostare una notifica push 30 minuti prima di ogni iniziativa programmata in pista e non.
Sarà dunque possibile tenere monitorato il timetable di tutte le sessioni dei piloti di Formula 1, Formula 2, Formula 3 e Porsche Mobil 1 Supercup, così come ricevere un aggiornamento costante su tutte le attività pensate per lo svago del pubblico tra venerdì 9 e domenica 11 settembre.
Infine, accedendo alla sezione Punti di interesse, ci si potrà documentare sull’esatto posizionamento dei servizi più importanti allestiti appositamente per il fine settimana, scoprendo i percorsi più veloci per raggiungerli. Ulteriori aggiornamenti saranno disponibili sul sito monzanet.it e sui social del Circuito.
Autodromo Nazionale Monza lancia le prime Meta Challenge e i primi Monza Token utilizzabili nel Metaverso
I Monza Token permetteranno di vivere delle esperienze virtuali nel Monza Meta Circuit come la prima competizione Centenary Race. Il lancio ufficiale martedì 6 settembre.
In occasione del centesimo anno di attività, Autodromo Nazionale Monza entra nel web 3.0 conquistando un nuovo, emozionante primato: Monza Meta Circuitsarà infatti il primo autodromo virtuale nel Metaverso al mondo.
Il Circuito e le sue principali strutture sono state riprodotte fedelmente nel mondo virtuale di The Nemesis, piattaforma di intrattenimento per la creazione di Metaversi, offrendo agli appassionati un’occasione inedita e straordinaria: sarà infatti possibile visitare il complesso con il proprio Avatar in qualunque momento, gratuitamente e in totale libertà, accedendo al Monza Meta Circuit con i propri device da ogni parte del mondo.
L’experience offerta agli utenti sarà unica e totalmente immersiva. In occasione del prossimo Gran Premio d’Italia, inoltre, il Monza Meta Circuit ospiterà infatti la prima Meta-Challenge della storia. Gli utenti potranno mettersi alla prova gareggiando sul circuito virtuale a bordo delle proprie monoposto, vivendo da protagonisti le emozioni adrenaliniche della gara ed entrando, di fatto, nella leggenda.
L’accesso alla Centenary Race, la prima Monza Meta-Challenge in programma per l’11 settembre dalle 18:00 alle 20:00, sarà riservato ai possessori dei Monza Token, che avranno così la possibilità di diventare i primi vincitori della gara virtuale di Monza.
Monza Fan Token e Monza Vip Token sono gli esclusivi NFT in edizione limitata che permetteranno ai possessori di godere di benefit esclusivi, sia nel mondo virtuale che in quello reale. Acquistando uno dei 1.000 Fan Token o uno degli esclusivi 200 Vip Token, l’utente entrerà nella nuova era di Autodromo Nazionale Monza da assoluto privilegiato.
Il certificato di proprietà dei Token in serie limitata è collezionabile e rivendibile, un vero e proprio memorabilia celebrativo 3.0, destinato a diventare un “oggetto” del desiderio. Inoltre, i Token permetteranno ai possessori di prendere parte a una serie di eventi, challenge e attività di gaming esclusive all’interno del Monza Meta Circuit per la stagione 2022-2024. I Vip Token, inoltre, garantiranno l’accesso anche a una serie di special benefit ed eventi dei partner del Monza Meta Circuit.
Gli utenti possono garantirsi da domani, martedì 6 settembre, uno dei prestigiosi Token in serie limitata di Monza Meta Circuit accedendo alla pagina http://metacircuit.monzanet.it e seguendo le indicazioni per l’acquisto che potrà essere effettuato in valuta Ethereum attraverso la connessione con i principali wallet di criptovalute. I token saranno trasferibili e rivendibili anche sulla piattaforma Opensea. Domani mattina sarà inoltre trasmessa nel Metaverso anche la conferenza stampa di presentazione del Formula 1 Pirelli Gran Premio d'Italia 2022, accessibile dallo stesso sito.
Il progetto Monza Meta Circuit e i Monza Token sono realizzati e curati da Nfactory, startup italiana specializzata nella realizzazione di prodotti e tecnologie Web 3.0 dedicati a grandi aziende.
Tesoro e Museo del Duomo di Monza, gioielli da scoprire
Il tesoro e Museo del Duomo di Monza sono uno scrigno di preziose reliquie, reperti storici e opere d’arte che raccontano la città, l’Italia e l’intero mondo occidentale. Chi visita Monza non può non farvi tappa. In questo articolo, una breve guida per scoprire cosa c’è da vedere nel Tesoro e nel Museo e per conoscere tutte le informazioni utili.
A chi la visita, Monza offre innumerevoli cose da fare e soprattutto da vedere: la Villa Reale con il suo magnifica Parco, le vie del centro storico con le loro bellezze a cielo aperto, l’Autodromo Nazionale Monza, simbolo di modernità. A rimeggiare su tutto questo, però, c’è lui: il Duomo, con annessi il suo Tesoro e il suo Museo. Questi ultimi, in particolare, custodiscono delle vere preziosità, che ogni turista dovrebbe vedere.
Tre consigli per visitare Monza con i bambini
Cosa vedere al Museo del Duomo
Il Tesoro e il Museo del Duomo, infatti, rappresentano una collezione di opere d’arte e reliquie unica al mondo. Pochi luoghi culturali possono vantare una tale concentrazione di rarità, oltretutto organizzate in maniera impeccabile, in modo da riuscire a raccontare chiaramente l’evoluzione storica non solo della città ma di tutta l’Italia e del mondo cristiano. E questo è possibile nonostante negli anni il Museo sia stato letteralmente saccheggiato, soprattutto durante il periodo napoleonico.
I reperti più antichi sono delle ampolline romane e palestinesi risalenti alla metà del VI secolo. Ai secoli successivi, invece, appartengono alcune veri “pezzi da novanta” come la Croce di Agilulfo, la Corona di Teodolinda, tutti i gioielli di epoca longobarda e carolingia. Del tesoro fa parte anche la celebre Corona Ferrea, che però è visibile all’interno del Duomo, in una teca ospitata nella Cappella Teodolinda.
Tra le sezioni in cui è suddiviso il Museo, spiccano per importanza la “Serpero”, dedicata al tesoro della basilica tardo medievale, oggi scomparsa, e la “Gaiani”, che ricostruisce invece la storia della chiesa dopo il 1300.
Informazioni pratiche per chi vuole visitare il Museo e Tesoro del Duomo di Monza
È chiaro quindi, che visitare Monza e perdersi il Tesoro e Museo del Duomo è un vero peccato. È una tappa che proprio non può essere saltata. Di seguito, alcune informazioni pratiche per organizzare tutto in tranquillità.
Come arrivare
Il Museo e tesoro del Duomo di Monza è annesso alla chiesa e quindi collocato in pieno centro storico, precisamente in via Lambro 2. Questo lo rende facilmente raggiungibile a piedi, magari dopo essersi goduti una bella passeggiata per le vie principali della città.
Orari di apertura
Per la Cappella di Teodolinda e la Corona Ferrea sono previste visite guidate della durata di circa 30 minuti, con apertura nei seguenti giorni e orari:
- Lunedì: chiuso
- Martedì-sabato: 9.00-13.00 00-18.00
- Domenica: 14.00- 18.00
Il Museo del Duomo, invece, osserva i seguenti giorni e orari di apertura:
- Lunedì: chiuso
- Martedì-domenica: 9.00-13.00 00-18.00
Per prenotare una visita, leggi qui
Tariffe e biglietti
Museo:
- intero: € 8,00
- ridotto: € 6,00*
Cappella di Teodolinda e Corona Ferrea (con guida):
- tariffa unica: € 8,00
- tariffa under 14: € 4,00
Museo + Cappella di Teodolinda + Corona Ferrea:
- intero: € 14,00
- ridotto: € 12,00
Per ulteriori offerte è possibile consultare direttamente la pagina dedicata sul sito ufficiale del Museo del Duomo.
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Contatti
Per informazioni e dettagli è possibile contattare il Museo del Duomo di Monza accedendo al sito internet oppure attraverso i suoi canali ufficiali:
- telefono: +39 039 326 383
- e-mail. info@mueoduomomonza.it
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Ville Aperte in Brianza compie 20 anni!
Monza, 1°settembre 2022 - 5 province, 83 comuni, 30 itinerari, 180 siti pubblici e privati, tra ville, palazzi, parchi e giardini, chiese e musei e oltre 500 persone coinvolte nell’organizzazione: dal 17 settembre al 2 ottobre 2022 la Provincia di Monza e Brianza è pronta a festeggiare i venti anni di Ville Aperte in Brianza, la manifestazione che promuove la bellezza e la cultura della Brianza e dei territori attigui. Dopo il grande successo dell’edizione straordinaria primaverile, con oltre 18.000 presenze, il “Ventennale” entra così nel vivo con un calendario di iniziative promosso per valorizzare il patrimonio storico, artistico, architettonico di un’area che negli anni, partendo dalla Brianza è diventata sempre più ampia arrivando a coinvolgere 5 province lombarde: Monza e Brianza, Città Metropolitana di Milano, Lecco, Como e Varese.
Per tre fine settimana consecutivi apriranno oltre 180 siti – di cui 40 nuovi – tra ville di delizia, chiese, complessi architettonici, musei, mulini storici, cascine che diventeranno palcoscenico di numerose attività e spettacoli.
Inaugura idealmente l’edizione autunnale, sabato 17 settembre 2022 alle ore 18.00, un concerto gratuito nell’avancorte della Reggia di Monza con i 40 elementi della Filarmonica Paganelli ‘79, dedicato a “La Classica in Villa”. (sino a esaurimento posti, prenotazioni online: www.villeaperte.info)
“E’ una storia che parte da lontano quella di Ville Aperte in Brianza, eppure ogni anno ci sorprendiamo di quanta bellezza ci circonda e che ancora deve essere raccontata. E da vent’anni lo stiamo facendo, dimostrando, edizione dopo edizione, che anche per un territorio come il nostro la cultura può creare crescita e sviluppo. Siamo riusciti a coinvolgere i Comuni, i proprietari dei beni ed insieme abbiamo costruito una rete forte che ci ha permesso di crescere di anno in anno rendendo la cultura accessibile a tutte le fasce di popolazione. Il ventennale diventa così una occasione per guardare avanti ma soprattutto per ricordare e il lavoro e l’impegno di chi ha lavorato per raggiungere questo traguardo. Ogni storia ha un inizio e più che mai in questi giorni il pensiero va ad Angelo Marchesi, uno degli ideatori di Ville Aperte, a cui rivolgiamo con il cuore un sentito grazie!” – spiega il Presidente della Provincia di Monza e della Brianza.
Ville Aperte in Brianza è cresciuta nel tempo anche grazie al supporto di partner e sponsor che investono nella crescita del territorio: per l’edizione ventennale partecipano in qualità di Main Sponsor BrianzAcque e, per la prima volta, AEB, A2A illuminazione pubblica, Gelsia.
Sottolinea il Presidente e AD di BrianzAcque, Enrico Boerci: “Siamo felici e orgogliosi di rinnovare e rilanciare il nostro impegno in favore di Ville Aperte e, per la prima volta, di farlo in squadra con altre utilities del territorio. Lo siamo ancor più in occasione di questo ventennale, che va ad impreziosire con ulteriori iniziative un contenitore già nutrito e attrattivo, un’occasione per tornare a meravigliarci e apprezzare il senso della bellezza del nostro patrimonio diffuso di ville di delizia e non solo. Come già da qualche anno, saremo sponsor e partner della kermesse. Torneremo ad aprire l’antico pozzo di Lissone. Memori del nostro passato, non possiamo non guardare al presente e al futuro. Le opere dell’uomo si evolvono, sono figlie del proprio tempo. Ed è con questa vision che, nel palinsesto, abbiamo voluto inserire un’infrastruttura ingegneristica innovativa come un Parco dell’Acqua, un’oasi verde concepita per rispondere alle sfide del cambiamento climatico e per rigenerare la natura con funzioni partecipative e culturali”.
Loredana Bracchitta, Presidente AEB, afferma: “Siamo orgogliosi di contribuire a eventi e manifestazioni inclusive come questa che attraverso la cultura puntano a sensibilizzare, mobilitare e unire cittadini, giovani generazioni, imprese, associazioni e istituzioni sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale per preservare e soprattutto custodire le nostre ricchezze. L’obiettivo di Ville Aperte sposa infatti perfettamente i nostri principi: creare partecipazione, mettere al centro le persone valorizzando l’ascolto, la collaborazione e la condivisione di tutte le esperienze che ci permettono, insieme, di crescere. Gli investimenti del gruppo Aeb, infatti, seguono un cammino di condivisione progettuale con le Amministrazioni comunali, per un ambiente sano, un’economia circolare applicata, un’energia pulita e per creare occupazione, lavoro, ricerca e innovazione.”
Tra le novità di quest’anno, la collaborazione sottoscritta tra la Provincia di Monza e della Brianza e l’Autodromo Nazionale Monza per celebrare 20 anni di Ville Aperte e 100 anni del Tempio della Velocità. Proprio in occasione di questi due importanti anniversari saranno presentati diversi appuntamenti dedicati alla valorizzazione del territorio e in particolare ai beni artistici e alla storia del motorsport. Inoltre, lo stesso Autodromo proporrà, all’interno del palinsesto di Ville Aperte in Brianza, una serie di visite guidate a tariffa agevolata alla scoperta del circuito, dei locali tecnici, delle sale meeting e degli ambienti operativi e nevralgici del Tempio della Velocità. Non mancherà un ricco calendario di eventi collaterali promossi dall’Autodromo e dedicati interamente alla celebrazione dei suoi 100 anni di attività.
Alessandra Zinno, Direttore Generale dell’Autodromo Nazionale Monza dichiara: "La collaborazione tra l’Autodromo Nazionale Monza e la Provincia di Monza e Brianza combinerà le competenze di due Istituzioni al fine di promuovere il nostro territorio. Ville Aperte in Brianza accoglie ogni anno decine di migliaia di persone, accompagnandole nella scoperta dei luoghi più iconici della Brianza, tra cui figura il Tempio della Velocità. La potenza comunicativa del Circuito sarà messa a supporto dell’iniziativa, con l’obiettivo di rendere l’edizione dei vent’anni di Ville Aperte, che cade in occasione del centenario dell’Autodromo, la più partecipata di sempre."
Ville Aperte in pillole: cosa succede dal 17 settembre al 2 ottobre 2022.
Molti i siti che aprono per la prima volta: a Monza i visitatori potranno scoprire la piccola stanza ipogea celata sotto il Tempietto neoclassico all’interno dei Giardini Reali della Reggia di Monza, oltre che conoscere gli angoli più caratteristici del Parco Reale grazie al trenino elettrico della stessa Reggia di Monza, o il complesso del Convento-Biblioteca-Oratorio di Santa Maria al Carrobiolo, che aprirà le sue porte al pubblico per la prima volta in occasione del ventennale della manifestazione mostrando l’importante patrimonio librario che custodisce. Sul territorio di Monza e Brianza sarà possibile conoscere le storie di alcuni beni, tra cui l’ex ospedale psichiatrico di Limbiate-Mombello, o un percorso itinerante nel borgo medievale di Vimercate alla scoperta delle antiche mura medievali, delle ex prigioni e dei resti delle fortificazioni difensive. A Como, Villa La Clerici di Erba, nata come centro industriale serico alla fine del Settecento, è diventata nei secoli successivi una vera e propria villa di delizia che ancora oggi conserva nel suo parco all’inglese un caratteristico laghetto “romantico”. Nel lecchese, Villa De Ferrari Bagatti Valsecchi di Merate, dimora che fu residenza di Pietro Bagatti Valsecchi, grande pittore romantico e padre di Fausto e Giuseppe Bagatti Valsecchi. Per la Città Metropolitana di Milano, Rho apre il
suo Palazzo Podestarile, costruito nel XX secolo in stile eclettico con la grande torre merlata dalla cui terrazza si domina tutto il panorama circostante. A Castellanza, in provincia di Varese, aprirà per la prima volta il Museo d’Arte Moderna Pagani: un parco di oltre 40.000 mq ricco di sculture e mosaici voluti dall’artista e gallerista Enzo Pagani, che nel corso degli anni ha saputo collezionare opere di artisti stranieri e italiani, tra cui Jean Arp, Alexander Archipenko, Man Ray, Mauro Reggiani, Gio Pomodoro, Ettore Falchi. Tra le novità, gli itinerari alla scoperta dei borghi e della natura della Brianza est organizzati dal Parco Agricolo Nord Est, nuovo ingresso tra i parchi del territorio.
Tra le attività proposte nel palinsesto del Ventennale di Ville Aperte in Brianza si segnalano più di 30 itinerari sul territorio organizzati dai partner della manifestazione, mentre la Provincia MB organizza 6 itinerari di prossimità, da percorrere a piedi o in bicicletta, in collaborazione con guide turistiche abilitate e associazioni culturali alla scoperta dei beni storici aperti e le bellezze del paesaggio.
Inoltre, sarà proprio la Reggia di Monza il primo sito che ospiterà la mostra didattica promossa dalla Provincia MB in collaborazione con l’Istituto per la Storia dell'Arte Lombarda - ISAL dedicata ai 20 anni di Ville aperte in Brianza con focus sulla storia e le curiosità delle principali ville di delizia del territorio. La Mostra, presentata in preview durante la conferenza stampa, sarà aperta ai visitatori dal 3 settembre al 2 ottobre con accesso incluso nel biglietto di ingresso alla Reggia di Monza.
Sono in programma percorsi sensoriali d’inclusione e cittadinanza attiva organizzati in collaborazione con il Consorzio Desio-Brianza, che si traducono in visite guidate tenute da persone con disabilità che racconteranno ai visitatori la storia delle dimore della Brianza attraverso un’esperienza “sensoriale” comune, o ancora: attività per il sociale con l’esposizione a Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno e a Villa Cusani Traversi Tittoni di Desio, organizzata dall’Associazione dEntrofUoriars e Laboratorio Artemisia, di alcune opere realizzate dai detenuti della Casa di Reclusione di Bollate
Ci saranno inoltre visite guidate dedicate ai bambini e alle famiglie per scoprire, attraverso laboratori educativi, le ville di delizia del territorio.
A conclusione della manifestazione, la Provincia di Monza e della Brianza organizzerà presso la Reggia di Monza un convegno, in programma il prossimo 13 ottobre, spunto di riflessione peraffrontare il turismo del futuro e l’attrattività del territorio della Brianza, posto tra la zona dei Laghi e la Città Metropolitana di Milano.
Dal 2 settembre sarà attiva una infoline dedicata alla manifestazione, al numero 039.9752251.
Prenotazioni aperte dal 2 settembre 2022.
Tutte le informazioni saranno pubblicate anche online sul sito web www.villeaperte.info, o sulla app gratuita Ville Aperte in Brianza, scaricabile per iOS e Android.
Ville Aperte in Brianza ha ricevuto l’adesione tramite Medaglia da parte del Presidente della Repubblica italiana e, come nelle precedenti edizioni, è stato attribuito il patrocinio istituzionale dal Ministero della Cultura.
Main sponsor: BrianzAcque, AEB, A2A illuminazione pubblica, Gelsia.
Con il sostegno di: BEA – Brianza Energia e Ambiente, CEM Ambiente
Patrocini: Ministero della Cultura, Camera di Commercio di Milano Monza e Brianza e Lodi, Regione Lombardia – Consiglio, ICOM Italia, Touring Club Italiano, ADSI Associazione Dimore Storiche Italiane, AIM – Associazione Interessi Metropolitani, UNPLI – Unione Nazionale Pro Loco Italiane, Italia Nostra – Sezione di Monza, FAI – Delegazione di Monza, ReGiS - Rete dei giardini storici.
Patrocinio oneroso: Fondazione Cariplo.
Contributi: Ville Aperte in Brianza cresce anche grazie al coinvolgimento di partner pubblici e privati con cui si stanno sperimentando formule di marketing culturale:
Regione Lombardia: Provincia MB ha partecipato al bando dedicato ai PIC – Piani Integrati della Cultura ottenendo un contributo per potenziare azioni di valorizzazione e fruizione del patrimonio storico ed artistico. Il progetto “E-pic land” - in collaborazione con partner pubblici e privati e capofila la Fondazione Augusto Rancilio – si propone di valorizzare e rendere fruibili al pubblico ville e palazzi storici, presenti su un territorio compreso tra il nord di Milano fino alla Brianza, tra il Seveso a est e l’Olona a ovest, fino ai grandi laghi prealpini. Ville di delizia, parchi e acque - questi i cardini di un progetto che racconta di natura, arte, storia, cultura, svago e ricreazione per tutti.
Alla scoperta del Rally, l’automobilismo senza confini
Il Rally è una delle discipline automobilistiche più spettacolari ed emozionanti, con una lunga e gloriosa storia alle spalle. A bordo di auto particolari, organizzate in gruppi e categorie, i piloti si danno battaglia lungo tragitti a volte estenuanti e sempre molto adrenalinici. Ogni competizione di Rally si presenta come un mix entusiasmante tra gare di regolarità, gare di velocità e gare endurance. Un equilibrio perfetto capace di far entrare i rallisti nel mito.
Al solo pronunciarne il nome, il Rally, come genere automobilistico, evoca scenari carichi di adrenalina e sprezzo del pericolo: ambientazioni desertiche o innevate, canyon infiniti o impervie montagne, orizzonti sperduti o paesaggi esotici. Perché il Rally è avventura, emozione, resistenza, oltre che (ovviamente) velocità. Non a caso, tra le discipline automobilistiche, è una di quelle più amate e celebrate, sia nei film che nella letteratura. A fare la fortuna del Rally contribuisce anche il suo sapore epico e la netta sensazione, per chi vi partecipa, di fare parte di una grande famiglia di “folli”. Non a caso, la parola Rally, in inglese, significa raduno. E questo sapore collettivo non si è mai perso, neanche nel Rally moderno, che si propone come un motorsport a tutti gli effetti.
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Le caratteristiche di una gara di rally
Oltre la patina poetica, infatti, il Rally ha tutte le carte in regola per occupare un post di rilievo nel mondo dei motori e, nel corso degli anni, le sue caratteristiche fondamentali si sono evolute in modo da renderlo sempre più spettacolare e performante. Oggi, una competizione di Rally si presenta come un riuscito equilibrio tra tre tipologie di gare automobilistiche: regolarità, velocità a cronometro ed endurance. Le sue caratteristiche principali possono essere così riassunte:
- si svolge su strade pubbliche (aperte o chiuse al traffico, asfaltate o sterrate) e non all’interno di circuiti;
- vede la partecipazione di auto che rappresentano un riadattamento di modelli stradali;
- gli ostacoli naturali presenti lungo il percorso non vengono rimossi (salvo eccezioni) ma devono essere affrontati dagli automobilisti;
- l’equipaggio di ogni auto è composto da due conduttori, uno guida e l’altro lo supporta come navigatore.
Inoltre, a rendere particolarmente ostico per i piloti il percorso i un rally è la scarsa conoscenza che ne hanno. Il tracciato di gara, infatti, viene solitamente reso noto solo pochi giorni prima della partenza, in modo da costringere chi guida a fare i conti con l’effetto sorpresa.
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Le categorie delle vetture nei rally moderni: gruppi e classi
Attualmente, nei Rally moderni, le automobili sono classificate secondo due diverse direttrici: i gruppi e le classi.
Il primo livello di classificazione è quello per gruppi, che sono i seguenti:
- Racing start
- Gruppo A per le vetture da Turismo (con la variante Gruppo Prod E se non dispongono del serbatoio omologato nel 2018 dalla FIA)
- Gruppo N per le vetture di produzione (con la variante Gruppo Prod S se non dispongono del serbatoio omologato nel 2018 dalla FIA)
- Super 1600
- Super 2000
- Gruppo Kit car
- Gruppo R
- Gruppo B
- Gruppo S
All’interno di ciascun gruppo, poi, le auto sono suddivise in classi, sulla base delle caratteristiche del motore e della meccanica generale (soprattutto cilindrata, alimentazione, trazione e telaio). Le classi sono:
- WRC
- R5
- S2000
- RRC - Regional Rally Car
Infine, è necessario specificare che, a partire dal 2008, la FIA, per le gare di rally che rientrano nel suo circuito, ha adottato una classificazione più semplice, in cinque livelli:
- Rally 1
- Rally 2
- Rally 3
- Rally 4
- Rally 5
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Breve storia del rally automobilistico
Il tema della nomenclatura di gruppi, classi e categorie ha un ruolo fondamentale nel dipanarsi della storia del Rally lungo la seconda metà del 1900 e nei primi venti anni del nuovo millennio. L’evoluzione di questa disciplina, infatti, è stata segnata da frequenti cambi nella classificazione delle vetture, conseguenza di regolamenti in costante evoluzione.
Le prime competizioni di Rally risalgono agli anni ’60. Difficile, però, rintracciare delle caratteristiche comuni, a parte la necessità di dotarsi di vetture molto resistenti per poter completare il tracciato. Lo scenario cambia tra la fine del decennio e l’inizio del successivo, quando le vetture si fanno più potenti e nasce l’esigenza di differenziarle per garantire l’equità delle gare. Ed è la stessa FIA ad attivarsi per fare del Rally un motorsport a tutti gli effetti.
Gli anni ’70, però, sono anche quelli di un’altra importante tappa rallistica: il debutto della Lancia Stratos, la prima automobile concepita fin da subito come macchina da Rally. Una novità assoluta e dirompente, visto che fino a quel momento alle gare rallistiche prendevano parte vetture nate per la circolazione stradale e poi modificate.
La Stratos rappresenta un punto di non ritorno che proietta questo sport direttamente negli anni ’80, quando tutte le case automobilistiche si attrezzano per creare automobili da Rally di cui poi fanno anche una versione da strada (invertendo il meccanismo precedente). Per accogliere questi bolidi viene creata una nuova categoria: il Gruppo B, a cui si affiancano il Gruppo N e il Gruppo A. tale raggruppamento, però, dura poco.
Negli anni ’90, a seguito di numerosi incidenti mortali che coinvolgono proprio le auto del Gruppo B (le più potenti), la categoria eliminata dalle competizioni mondiali. La rotta è ufficialmente invertita, e l’inizio degli anni 2000 segna anche un ridimensionamento delle performance delle macchine a favore di una maggiore sicurezza.
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Centenario Autodromo Nazionale Monza: siglato accordo con BrianzAcque per la sostenibilità ambientale. Nei giorni del Gran Premio di Formula 1, in funzione distributori di H20 gratuita. Per la prima volta, l’acqua pubblica entra nel Tempio della Velocità. Previsto un nuovo campo pozzi interno al circuito a servizio di Monza e dei comuni vicini.
Monza, 31 agosto 2022 - Sottoscritta la convenzione tra BrianzAcque e l’Autodromo Nazionale Monza in tema di sostenibilità ambientale. Per celebrare il Tempio della Velocità nel suo primo secolo di vita, l’utility che gestisce il servizio idrico integrato in provincia di MB, installerà in autodromo un sistema di strutture per la distribuzione gratuita di acqua a km.0, così da dissetare pubblico e operatori e abbattere l’inquinamento dovuto alla produzione, al trasporto, allo smaltimento di bottiglie di plastica monouso.
Con lo slogan “La Brianza che scorre, la Brianza che corre” BrianzAcque, in collaborazione con il Gruppo Celli, posizionerà temporaneamente due casette dell’acqua in grado di erogare 240 litri di H2O all’ora alla variante Ascari e accanto alla statua dedicata al pilota Juan Manuel Fangio; due banchi spillatori da 200 litri alla Curva Parabolica-Alboreto e dietro la tribuna centrale; un erogatore da 40 litri all’interno degli uffici operativi dello staff dell’Autodromo; due erogatori da 100 litri nelle aree Hospitality e in Sala Stampa. L’acqua è la stessa fornita dall’acquedotto e trattata con ulteriori meccanismi di affinamento che la rendono più gradevole al palato senza alterarne le preziose caratteristiche chimico-fisiche iniziali. Sarà spillabile nelle versioni liscia, frizzante , a temperatura ambiente o refrigerata.
Il protocollo, che apre a nuovi orizzonti green, è stato siglato nella tarda mattinata di oggi in Municipio dal Presidente e Amministratore Delegato di BrianzAcque, Enrico Boerci e dal Presidente dell’Autodromo, Giuseppe Redaelli, alla presenza del Sindaco di Monza.
Ha sottolineato Boerci: “Questa partnership conferma l’unità di intenti e la volontà di mettere in pista una serie di azioni sinergiche in ambito di sostenibilità per la valorizzazione green del circuito più veloce del campionato del Mondo di Formula 1. Un accordo storico: per la prima volta, l’acqua pubblica entra in autodromo. Un accordo che trova attuazione immediata nella distribuzione di risorsa idrica gratuita e di qualità con cui potremo contribuire a dissetare la marea di tifosi con un impatto sull’ambiente e sull’impianto motoristico pressochè nullo. Il progetto per la realizzazione di un nuovo campo pozzi potrà poi consentire all’autodromo di compiere un ulteriore salto di qualità diventando un’autentica risorsa ambientale per il territorio e per la comunità grazie ad una serie di impianti finalizzati ad implementare la disponibilità e la tutela del bene acqua”.
Ha dichiarato Redaelli: “L’accordo con BrianzAcque per il Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2022 rientra alla perfezione nel novero di attività sulla sostenibilità ambientale che il nostro Circuito sta implementando, seguendo una green policy ormai imprescindibile per qualunque realtà e che ci ha condotto a creare un team interno all’azienda concentrato su tali tematiche. Questo progetto, che risponde anche alle richieste di Formula 1 stessa sulla necessità di portare iniziative di razionalizzazione delle risorse ambientali nel settore, ci permette non solo di ridurre il consumo di plastica usa e getta, ma anche di fornire un ulteriore confort completamente gratuito al pubblico che seguirà dal vivo l’evento tra il 9 e l’11 settembre”.
“Fornire a tutti acqua di qualità controllata è un plus per questa nuova edizione del Gran Premio e conferma l’impegno a rendere l’Autodromo, il Parco e i maggiori punti attrattivi di Monza luoghi dove la sostenibilità non sia solo una parola d’ordine ma un valore condiviso – ha aggiunto il Sindaco e Presidente del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza - Ringrazio BrianzAcque e SIAS per questo primo passo importante che spero inauguri una stagione di ulteriori proficue collaborazioni nei prossimi mesi”.
Dopo due anni di Covid e in previsione di un Gran Premio d’Italia a capienza piena , BrianzAcque, nei mesi scorsi, ha realizzato una serie di lavori tra cui la verifica della regolarità di erogazione della rete idrica interna al Tempio della Velocità e il ripristino del pozzo situato nei pressi del monumento di Fangio. Interventi significativi volti ad assicurare un’adeguata fornitura di acqua non solo in occasione del Gran Premio di F1, ma anche per tutti i futuri eventi sportivi, motoristici e non, che avranno l’ Autodromo come cornice.
Il progetto prevede anche la collaborazione tra Autodromo e BrianzAcque per individuare un’area con adeguate caratteristiche di protezione ambientale da destinare alla creazione di un nuovo campo pozzi, previo accordo con il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza. Gli impianti di captazione potranno funzionare sia a servizio delle reti idriche interne del Parco, sia per quello dei comuni di Monza, Biassono e Villasanta, così da garantire una maggiore disponibilità di acqua potabile.
“Quello che vogliamo dare come azienda patrimonio del territorio è un grande e appassionato aiuto all’autodromo a diventare unico al mondo - ha detto in chiusura il vice presidente di BrianzAcque, Gilberto Celletti - Vogliamo che grazie alle casette dell’acqua e, soprattutto, ai pozzi l’autodromo diventi un polmone idrico della Brianza, immerso nel polmone verde più importante d’Europa. La nostra idea è di fare dell’autodromo di Monza l’autodromo leader al mondo nella sostenibilità. Noi iniziamo a farlo con l’acqua. Lanciamo da qui un appello a tutte le aziende pubbliche brianzole per unirsi a noi e fare squadra con l’autodromo in questa direzione dall’anno prossimo. L’impegno che personalmente ci ho messo in questo impegno in coordinamento con il CDA e la passione civica e sportiva che merita un patrimonio della Brianza e del mondo come l’autodromo possono essere comuni con tutte le aziende del Sistema Brianza”.
MILANO, ACI E M5: UN TRENO SPECIALE PER I 100 ANNI DELL’AUTODROMO DI MONZA. INSIEME PER SOSTENERE UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE
Milano, 30 agosto 2022 – Il viaggio lungo cent’anni dell’Autodromo Nazionale Monza a bordo della linea 5 della Metropolitana, quella che un giorno collegherà Milano al capoluogo brianzolo. L’ iniziativa di ACI Milano e M5 è stata presentata oggi con l’allestimento grafico a 360 gradi di un convoglio partito della banchina della Stazione Bignami per festeggiare il centenario del Tempio della Velocità voluto, progettato e costruito proprio dall’Automobile Club Milano nel 1922. Per un mese i colori dell’Autodromo “vestiranno” un treno della lilla e la fermata Bignami.
Alla conferenza stampa, con il presidente di ACI Milano Geronimo La Russa e l’amministratore delegato di Metro 5 Serafino Lo Piano, sono intervenuti l’assessore alle Infrastrutture Trasporti e Mobilità sostenibile di Regione Lombardia Claudia Terzi, l’assessore alla Sicurezza del Comune di Milano Marco Granelli, l’assessore all’Ambiente Energia e Mobilità Giada Turato del Comune di Monza e il presidente dell’Autodromo Nazionale Monza Giuseppe Redaelli.
“Con questa iniziativa vogliamo sottolineare il nostro ruolo istituzionale di soggetto promotore dello sport automobilistico, ma anche delle più diverse ed avanzate forme di mobilità, sottoscrivendo una collaborazione con M5, la linea di metropolitana leggera e completamente automatizzata il cui ampliamento consentirà di collegare, nel prossimo futuro, importanti aree della città di Monza - e l’Autodromo - alla città di Milano”, ha affermato Geronimo La Russa, presidente di Automobile Club Milano.
“Sono convinto che tutti i soggetti a vario titolo coinvolti dal tema della mobilità urbana e locale abbiano il compito di avanzare proposte innovative e tecnologicamente avanzate per coniugare nel migliore dei modi le esigenze di mobilità dei cittadini, l’autonomia individuale, il rispetto dell’ambiente e la programmazione dei flussi di movers” ha concluso La Russa secondo cui “il prolungamento della lilla consentirà di incrementare ulteriormente la fruibilità di un impianto che rappresenta la storia e il futuro del Motorsport nazionale e internazionale”.
“Abbiamo stretto con entusiasmo questa nuova collaborazione con Automobile Club Milano in occasione dei cento anni dell’Autodromo di Monza”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Metro 5 Serafino Lo Piano, “Metro 5 ha nel proprio DNA l’attenzione per tutto ciò che rappresenta il movimento, la dinamica e l’energia, concetti che lo sport valorizza al massimo. Per noi è motivo di orgoglio puntare alle eccellenze del territorio e sostenere lo sport, che ha anche un ruolo da protagonista nel turismo del nostro Paese”.
“Il centenario dell'Autodromo”, ha evidenziato l’assessore alle Infrastrutture Trasporti e Mobilità sostenibile di Regione Lombardia Claudia Terzi, “è l'occasione per sottolineare il valore di questa eccellenza lombarda. In quest'ottica il prolungamento della M5 da Bignami fino a Monza realizzerà una nuova "strada" dello sport, un progetto importante per il quale Regione Lombardia ha stanziato circa 283 milioni di euro. Una grande attenzione per il territorio da parte di Regione che attraverso il Piano Lombardia ha previsto ulteriori 20 milioni per la compatibilizzazione dell’intervento della M5 con i principali nodi di interscambio tra la stazione FS, l’autostazione bus e il Polo istituzionale di Monza. L'obiettivo è agevolare la mobilità nel segno dell'intermodalità ferro-gomma e del trasporto sostenibile".
“Mi piace molto che vi sia un segno tangibile del legame tra la metropolitana Lilla e l'Autodromo di Monza nell'anno del suo centenario”, ha sottolineato l’assessore alla Sicurezza del Comune di Milano Marco Granelli. “Con la realizzazione del prolungamento della M5 sarà possibile andare all'Autodromo con il trasporto pubblico, un obiettivo importante sul quale stiamo lavorando per continuare sul filo della modernità e dell'innovazione che da sempre lo stesso Autodromo rappresenta”.
“La nostra città si sta preparando a vivere l’atmosfera di festa del Gran Premio e a celebrare il traguardo prestigioso del centenario dell’Autodromo”, ha aggiunto Giada Turato assessore alla Mobilità del Comune di Monza. “In questo contesto è fondamentale confermare l’impegno nel promuovere forme di mobilità sempre più innovative, capaci di offrire occasioni di mobilità e trasporto sempre più sostenibili. Va in questa direzione il progetto di prolungamento di MM5 fino a Monza che, con le sue sette fermate cittadine – di cui una proprio alle porte del Parco – segnerà la svolta nell’offerta di trasporto pubblico con mezzi di ultimissima generazione”.
In conclusione il presidente dell’Autodromo Nazionale Monza Giuseppe Redaelli ha sottolineato come “la scelta di personalizzare uno dei treni della linea M5 in occasione del centenario dell’Autodromo Nazionale Monza ci permetta di comunicare quanto sia importante che il circuito sia collegato al capoluogo. Il Tempio della Velocità è uno dei punti di maggiore interesse di Monza e l’arrivo del pubblico sarà facilitato con il prolungamento della linea. Le fermate intermedie potranno diventare i luoghi di una sorta di Fuorisalone per ogni evento ospitato dall’Autodromo, offrendo un’esperienza aggiuntiva al weekend di gara”.
Skid car, il “pattino” per auto che simula la mancanza di aderenza
Lo skid car è un apparecchio che si applica alle ruote posteriori dell’automobile e permette di eseguire simulazioni di guida in condizioni di scarsa aderenza. Lo skid test è utile per allenare controsterzo e sovrasterzo ed imparare a controllare la propria auto anche in situazioni di pericolo e rischio di sbandamento.
Saper controllare la propria auto anche in condizioni non ottimali è un requisito fondamentale per qualsiasi pilota, professionista o amatore. Una strada sdrucciolevole, bagnata o addirittura ghiacciata può rappresentare un pericolo se non si è in grado di gestire la mancanza di aderenza delle ruote. Per imparare a farlo, ci si può sottoporre ad allenamenti ed esami specifici. Tra questi, uno dei più efficaci è senza dubbio il test realizzato con lo skid car, un’apposita apparecchiatura che simula particolari condizioni di guida. Ma cos’è precisamente lo skid car? Come funziona? A cosa serve? Affrontiamo una domanda alla volta.
Sogni di guidare in pista? Leggi qui
Skid car, cos’è e come funziona il pattino per auto
Un grande monopattino in metallo. Ad una prima occhiata, si presenta così lo skid car: un carrello metallico rettangolare con quattro rotelle posizionate negli angoli. Ecco perché è anche detto skate car, cioè pattino per auto. Lo skid car si applica alle ruote posteriori dell’automobile e permette di sollevare il retrotreno. Inoltre, è possibile impostare diversi livelli di aderenza, fino ad azzerarla completamente (replicando, così, l’effetto del sovrasterzo).
Skid test, imparare a controllare l’automobile in assenza di aderenza
Lo skid car è ampiamente utilizzato sia nei test per piloti sia nei corsi di guida sicura e guida sportiva, perché consente di simulare in modo estremamente realistico delle condizioni di perdita di aderenza mentre si è alla guida. In particolare, lo skid car consente di allenare la manovra di controsterzo. Saper gestire la propria macchina nelle situazioni in cui le ruote sembrano sfuggire e non rispondere ai comandi è cruciale per mettere al sicuro sé stessi, i propri passeggieri e, se si guida su una strada pubblica, tutti gli altri automobilisti. Imprevisti e pericoli, infatti, possono essere sempre in agguato e ad un bravo pilota sono richiesti sangue freddo e capacità tecniche utili a contrastarli.
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Un concerto celebrativo della Banda della Guardia di Finanza per il centenario dell’Autodromo Nazionale Monza
La sera di sabato 3 settembre il complesso stabile del Corpo si esibirà sulla griglia di partenza con brani classici e moderni. Una performance di un’ora e mezza aperta al pubblico
La Banda musicale della Guardia di Finanza celebrerà il centenario dell’Autodromo Nazionale Monza suonando sulla griglia di partenza del Circuito il prossimo 3 settembre. Ad esattamente cento anni di distanza dal giorno in cui il Tempio della Velocità ospitò la sua prima gara nel 1922, il complesso stabile del Corpo si esibirà in un concerto di un’ora e mezza sulla linea di partenza che, la settimana successiva, sarà calcata dalle monoposto di Formula 1.
La performance musicale inizierà alle 19 e sarà aperta gratuitamente al pubblico che potrà accedere al Circuito dall’ingresso di viale Vedano 5 a Monza e seguire il concerto dalla tribuna centrale. Il repertorio spazierà dalla musica classica a quella contemporanea con un’attenzione particolare ai brani di musica italiana.
La Banda musicale della Guardia di Finanza ha suonato in Autodromo lo scorso anno l’Inno di Mameli per il Formula 1 Gran Premio d’Italia 2021. Il complesso artistico stabile è nato nel 1926 ed è composto da 102 esecutori, titolati dai diversi Conservatori nazionali. Le esibizioni della banda riscuotono sempre maggiori consensi di pubblico, tanto che quest’anno è stato loro richiesto di aprire in diretta la serata finale del Festival di Sanremo.
Maggiori informazioni sull’iniziativa celebrativa in Autodromo e le indicazioni dettagliate per assistere al concerto di sabato 3 settembre sono disponibili sul sito www.monzanet.it
Breve guida sulla normativa per auto d’epoca
Possedere e guidare un’auto d’epoca rappresenta un sogno dal sapore vintage per moltissimi appassionati di motori. Sulle automobili d’epoca, però, si fa spesso confusione, confondendole con le auto di interesse storico, non avendo ben chiari i vantaggi di cui si può godere possedendone una o non conoscendo a fondo le norme sulla loro circolazione su strada. Questa rapida guida serve a fare un po’ di chiarezza.
Agli occhi di un appassionato di motori, le monoposto che sfrecciano sulle piste di un Gran Premio di Formula 1 hanno l’indiscutibile fascino della velocità e della potenza. In quanto ad appeal, però, le più lente e meno performanti auto d’epoca non hanno nulla da invidiare. Ed infatti, chi ama davvero le automobili sogna di possederne una. In molti casi, però, si fa confusione su cosa sia una macchina d’epoca e su quale sia la normativa che la regolamenta. Quali sono i requisiti che rendono d’epoca un’auto? Cosa distingue le automobili d’epoca da quelle di interesse storico e collezionistico? Come funziona il pagamento del bollo e dell’assicurazione per questo tipo di vetture? Possono circolare liberamente su strada? Ecco tutte le risposte.
Sai come si diventa pilota di auto?
Quando una macchina diventa d’epoca: i requisiti
Si può iniziare dalla definizione di auto d’epoca, racchiusa nell’articolo 60 (comma 2) del Codice della strada:
“i motoveicoli e gli autoveicoli cancellati dal PRA perché destinati alla loro conservazione in musei o locali pubblici e privati, ai fini della salvaguardia delle originarie caratteristiche tecniche specifiche della casa costruttrice, e che non siano adeguati nei requisiti, nei dispositivi e negli equipaggiamenti alle vigenti prescrizioni stabilite per l’ammissione alla circolazione. Tali veicoli sono iscritti in apposito elenco presso il Centro storico del Dipartimento per i trasporti terrestri”.
Questo breve testo dice molto su quali siano i requisiti di un’auto d’epoca, ai quali si aggiungono altre caratteristiche previste da ulteriori previsioni normative. Facendo una sintesi generale, è possibile affermare che una macchina d’epoca è tale quando:
- appartiene a un modello che è stato inserito da almeno 30 anni nel registro ASI;
- ha almeno 20 anni di età;
- è in buono stato di conservazione;
- è perfettamente conforme alla fattura originale (di conseguenza, il proprietario deve possedere il relativo certificato di conformità);
- è stata cancellata dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA);
- è iscritta ad un registro storico.
Leggi anche i requisiti per le auto storiche
Quanto costano bollo e assicurazione per un’auto d’epoca?
Una volta accertati questi requisiti, si può affermare di avere un’auto d’epoca. A questo punto, però, può sorgere un’ulteriore domanda: di quali benefici gode il proprietario di una vettura d’epoca? La prima risposta è senza dubbio il piacere di guidare una macchina che ha fatto la storia e che ha un fascino davvero unico. Al di là dei (sempre validi) motivi romantici, però, ci sono anche ragioni più concrete per far riconoscere la propria auto come macchina d’epoca. Si tratta soprattutto di vantaggi economici e fiscali, relativi al bollo auto e all’assicurazione. Il primo non è dovuto mentre la seconda può essere sottoscritta a tariffe molto agevolate. Al contempo, però, l’auto storica è soggetta a una specifica tassazione di proprietà, pari a circa 30 euro l’anno.
Le auto d’epoca possono circolare?
Ai vantaggi fiscali fanno da contraltare le limitazioni di circolazione. Chi possiede un’auto d’epoca, infatti, non può andarci in giro per strada come e quando vuole. La circolazione di questo tipo di autovettura è limitata alla sola partecipazione a sfilate, gare e raduni, previo rilascio di una specifica autorizzazione., valida solo per la località e il percorso indicati. Per il resto del tempo, le macchine d’epoca devono starsene ben protette in un garage privato o in bella mostra in un museo. E questa è la differenza maggiore rispetto alle auto di interesse storico o da collezione, che invece possono circolare liberamente, sempre che rispettino le caratteristiche richieste per qualsiasi vettura.
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