IL MASTERS' SHOW SARÀ TRASMESSO IN TUTTO IL MONDO

Oltre cento TV e siti trasmetteranno la sfida tra i big del WRC all'Autodromo Nazionale Monza. In Italia diretta streaming su Dazn e Rai Play. Differita su Rai Sport dalle ore 16:45.

Il Monza Rally Show 2024 avrà una copertura televisiva e streaming a livello mondiale. Saranno oltre cento le emittenti che trasmetteranno in diretta o confezioneranno un prodotto sul Masters' Show in programma all'Autodromo Nazionale Monza domenica 8 dicembre. Al Masters' Show, che vedrà sfidarsi i protagonisti del WRC, a cominciare dai freschi campioni del mondo Thierry Neuville e Sami Pajari, parteciperanno i primi tre classificati del Monza Rally Show e altri 9 piloti che avranno firmato i migliori tempi nelle prove speciali Autodromo 1 e Autodromo 2.

Si collegherà con il Tempio della Velocità la Rai:il Masters' Show sarà tramesso in diretta streaming su RaiPlay e in differita dalle 16.55 su Rai Sport (canale 58 DTV). La trasmissione sarà in diretta streaming anche su Dazn, mentre ACI TV manderà in onda l'evento in diretta sul canale 288 di Sky.

In dettaglio sono 29 le TV europee, che seguiranno l'ultima competizione dell'anno di Autodromo Nazionale Monza, 3 le nord americane (tutte in diretta) e 14 dell'Asia-Pacifico (8 in diretta).

La formula del Masters' Show, che scatterà domenica alle 13, prevede che i migliori 4 delle R2, dopo le sfide incrociate delle eliminatorie, entrino in semifinale dove ci sarà, invece, un duello diretto per la finalissima. Per quanto riguarda le R1, i sei equipaggi saranno divisi in due gironi all'italiana (i tre piloti si sfideranno tra loro) e i vincenti dei due gironi si affronteranno nella finale.

I biglietti per il Monza Rally Show sono acquistabili www.monzanet.it e su www.ticketone.it.


L'AUTODROMO NAZIONALE MONZA RINNOVA LE 3 STELLE FIA

L’importante riconoscimento confermato per l’impegno nel campo della sostenibilità ambientale

Confermata la massima categoria nell’ambito del quadro di accreditamento ambientale della Federazione Internazionale dell’Automobile

L’Autodromo Nazionale Monza è nuovamente FIA 3 Stars. Dopo l’ottenimento della massima categoria nel 2022, l’impegno di SIAS nel campo della sostenibilità è stato costante, come riportato anche nelle motivazioni che hanno garantito il rinnovo delle tre stelle FIA: “La documentazione del circuito e i risultati presentati nel Piano di Sostenibilità di Monza sottolineano il forte impegno ambientale dell'Autodromo Nazionale Monza SIAS Spa. I piani d'azione intrapresi dal circuito per ridurre l'impatto ambientale e ottimizzare il consumo di risorse confermano l'allineamento e la conformità dell’Autodromo Nazionale Monza agli standard di accreditamento ambientale FIA a tre stelle”.

Un risultato frutto di una costante attenzione da parte di SIAS alle tematiche di sostenibilità ambientale e sociale, riconosciute sia su scala locale che a livello globale, partendo proprio dal luogo che ospita il Tempio della Velocità: il Parco di Monza. Nel 2024 oltre 8000 nuove piantine sono state messe a dimora dopo la tempesta che ha messo a dura prova il parco il 24 luglio del 2023. Un percorso di riforestazione messo in atto grazie alla collaborazione con Regione Lombardia e con il comando Unità Forestali Ambientali ed Agroalimentari raggruppamento Carabinieri Biodiversità che, con i progetti “Ogni Pilota un Albero” e “Villaggio della Biodiversità” sono parte attiva di un percorso assieme all’Autodromo Nazionale Monza.

Un Autodromo che guarda all’ambiente anche nella produzione di energia, dotandosi da diversi anni di una tariffa “Green” che utilizza fonti rinnovabili e generatori HVO alimentati da biocarburanti. Educazione e progettualità hanno prodotto un circolo virtuoso che, nel corso degli ultimi 5 anni ha portato l’Autodromo Nazionale Monza dal 15% di rifiuti riciclati ad oltre il 51% nel 2024, con un incremento del 20% rispetto allo scorso anno. Anche grazie ad iniziative concrete come l’accesso gratuito ai distributori di acqua potabile che, nel solo Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia anche grazie alla collaborazione con BrianzAcque, hanno evitato l’utilizzo e il successivo smaltimento di circa 580.000 bottiglie di plastica. Rinnovata anche la collaborazione con ATS Monza e Brianza e CSV che, con la Food Donation, hanno potuto aiutare oltre 270 famiglie in difficoltà distribuendo 3.503 kg di prodotti alimentari.

Grande soddisfazione per la conferma delle 3 stelle FIA da parte del presidente SIAS Autodromo Nazionale Monza, Giuseppe Redaelli: “L’impegno costante di SIAS ci porta, oggi, a poter celebrare questo grande risultato e, soprattutto, a pensare che la strada intrapresa nel segno della sostenibilità ambientale e sociale, sia quella giusta. Un impegno che non dovrà mai mancare, ma che dovrà essere sempre più presente e marcato pianificando e fissando obiettivi che possano mantenere l’Autodromo Nazionale Monza tra le eccellenze”.


Gite fuori porta da Monza, 5 mete da non perdere a meno di un’ora di auto

Organizzare indimenticabili gite fuori porta a partire da Monza è semplice, perché il capoluogo brianzolo si trova nel cuore di un territorio estremamente ricco di risorse naturali, storia, arte, cultura. Partendo da Monza, con meno di un’ora di macchina o avvalendosi di mezzi di trasporto alternativi, è possibile raggiungere luoghi meravigliosi, come il Lago di Como, Bergamo Alta, Crespi d’Adda, il Parco Regionale dell’Adda Nord e la Valle del Curone.

Una delle migliori risorse di Monza è senza dubbio la varietà della sua offerta turistica. La città brianzola offre un ampio ventaglio di scelte adatte a tutti i gusti e a tutte le formule di vacanza. La si può raggiungere per una visita mordi e fuggi, fermarsi per un weekend oppure per un periodo più lungo. Inoltre, è perfetta per coppie che amano godersi l’arte e la cultura ma anche per appassionati della natura o per famiglie con bambini. Inoltre, partendo da Monza, si possono raggiungere con estrema facilità località perfette per delle gite fuori porta. Di seguito, ne trovi raccolte 5 davvero imperdibili, tutte a meno di un’ora di macchina e raggiungibili anche in treno o autobus.

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Lecco e il Lago di Como

Una tappa che davvero tutti dovrebbero includere in un programma di vacanza a Monza è la visita alla cittadina di Lecco e al suo “ramo del Lago di Como”. La distanza da Monza è davvero minima, poco più di mezz’ora in macchina, e può essere colmata anche con un comodo treno che collega direttamente i due centri. Un’occasione perfetta per immergersi in un equilibrato connubio di cultura e natura. Lecco, infatti, si presenta ricca di storia e di arte ma è anche posizionata strategicamente per consentire salutari escursioni in montagna, magari sulle pendici del Resegone.  E poi c’è il lago, che offre opportunità di relax, passeggiate e gite in battello.

Montevecchia e la Valle del Curone

Ideale per gli amanti della natura è anche il borgo di Montevecchia, arroccato su una collina, con una vista impareggiabile sulla Brianza e sui suoi vigneti. Raggiungibile in macchina in circa 35 minuti, il paese, insieme alla circostante Valle del Curone, fa parte di un prezioso Parco Regionale, ambita meta per escursionisti, sia a piedi che in bicicletta. E siccome gli sforzi dei camminatori e dei ciclisti devono essere ripagati, la zona è anche ricca di proposte enogastronomiche, grazie ai suoi numerosi agriturismi e alle sue pregiate cantine.

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Bergamo Alta

Da un patrimonio naturalistico inestimabile ad uno artistico e culturale altrettanto importante: Bergamo Alta, che si trova a soli 45 minuti di auto da Monza (o 50 minuti con treno diretto). È la parte medievale di Bergamo, cinta da mura maestose, iscritta nel Patrimonio UNESCO dell’Umanità. Al suo interno, si nasconde un labirinto di strade in ciottoli, che si aprono in piazze incantevoli su cui affacciano imponenti edifici storici come la Basilica di Santa Maria Maggiore e la Cappella Colleoni.

Crespi d'Adda

Anche Crespi d’Adda fa parte dei luoghi che l’UNESCO considera Patrimonio dell’umanità. La sua storia e la sua anima, però, sono molto diverse da Bergamo Alta. Si tratta, infatti, di un villaggio operaio ottocentesco perfettamente conservato. Passeggiando tra le sue strade, si possono ammirare le caratteristiche case in stile liberty, le scuole e la chiesa, tutti progettati per i lavoratori della filanda locale. Il villaggio operaio di Crespi d’’Adda si trova a soli 40 minuti di auto da Monza e può anche essere raggiunto prendendo il treno per Trezzo sull’Adda e poi un pullman.

Parco Regionale dell’Adda Nord

Rimanendo in zona Adda, un’altra meta perfetta per una gita fuori porta, soprattutto se si ama la natura, è il Parco Regionale dell’Adda Nord. Posto a soli 30 minuti da Monza, questo parco si estende lungo il fiume Adda, offrendo una varietà di percorsi per escursioni a piedi e in bicicletta. I visitatori possono esplorare affascinanti sentieri che si snodano tra boschi, prati e panorami mozzafiato, nonché scoprire antiche ville e siti storici, come il Castello di Trezzo e la Centralina Idroelettrica di Robbiate. Il parco è anche un importante habitat per diverse specie di flora e fauna, rendendolo ideale per gli amanti del birdwatching.

Leggi anche l’articolo dedicato alla cucina di Monza e della Brianza


Formula 1 2024, risultati e classifiche del Campionato del mondo più lungo della storia

Il Campionato Mondiale di Formula 1 2024 è ufficialmente partito. In questo articolo, il calendario completo delle gare con tutti i vincitori e le classifiche piloti e costruttori sempre aggiornate. 

Il Campionato del Mondo di Formula 1 2024 sarà il più lungo della storia. Il calendario delle manifestazioni, infatti, conterà ben 24 gran premi, con inizio il 2 marzo in Bahrain e conclusione l’8 dicembre ad Abu Dhabi. Già il Campionato 2023 avrebbe dovuto toccare questa quota record ma la cancellazione del GP della Cina e l’annullamento causa alluvione di quello dell’Emilia-Romagna avevano ridotto a 22 le gare in programma. Per il 2024, però, si torna a salire, perché entrambi i circuiti rientrano in ballo. Ecco tutti gli appuntamenti.

Il calendario ufficiale del Mondiale di Formula 1 2024 e i vincitori di ogni Gran Premio

  1. Gran Premio del Bahrain – Sakhir - 02 marzo - Verstappen su Red Bull

  2. Gran Premio dell'Arabia Saudita – Jeddah - 09 marzo - Verstappen su Red Bull

  3. Gran Premio d'Australia – Melbourne - 24 marzo - Sainz su Ferrari

  4. Gran Premio del Giappone – Suzuka - 07 aprile - Verstappen su Red Bull

  5. Gran Premio della Cina – Shanghai - 21 aprile - Verstappen su Red Bull

  6. Gran Premio di Miami – Miami - 05 maggio - Norris su McLaren

  7. Gran Premio dell’Emilia-Romagna – Imola - 19 maggio - Verstappen su Red Bull

  8. Gran Premio di Monaco – Monaco - 26 maggio - Leclerc su Ferrari

  9. Gran Premio del Canada – Montreal - 09 giugno - Verstappen su Red Bull

  10. Gran Premio di Spagna – Barcellona - 23 giugno - Verstappen su Red Bull

  11. Gran Premio d'Austria – Spielberg - 30 giugno - Russel su Mercedes

  12. Gran Premio di Gran Bretagna – Silverstone - 07 luglio - Hamilton su Mercedes

  13. Gran Premio d'Ungheria – Budapest - 21 luglio - Piastri su McLaren

  14. Gran Premio del Belgio – Spa - 28 luglio - Hamilton su Mercedes

  15. Gran Premio d'Olanda – Zandvoort - 25 agosto - Norris su McLaren

  16. Gran Premio d'Italia – Monza - 01 settembre - Leclerc su Ferrari

  17. Gran Premio d'Azerbaijan – Baku - 15 settembre - Piastri su McLaren

  18. Gran Premio di Singapore – Singapore - 22 settembre - Norris su McLaren

  19. Gran Premio degli Stati Uniti – Austin - 20 ottobre

  20. Gran Premio del Messico – Città del Messico - 27 ottobre

  21. Gran Premio del Brasile – San Paolo - 03 novembre

  22. Gran Premio di Las Vegas – Las Vegas - 23 novembre

  23. Gran Premio del Qatar – Losail - 01 dicembre

  24. Gran Premio di Abu Dhabi – Yas Marina - 08 dicembre

Classifica piloti

  1. Verstappen M. - Red Bull - 331 punti
  2. Norris L. - McLaren - 279 punti
  3. Leclerc C. - Ferrari - 245 punti
  4. Piastri O. - McLaren - 237 punti
  5. Sainz C. - Ferrari - 190 punti
  6. Hamilton L. - Mercedes - 174 punti
  7. Russell G. - Mercedes - 155 punti
  8. Perez S. - Red Bull - 144 punti
  9. Alonso F. - Aston Martin - 62 punti
  10. Stroll L. - Aston Martin - 24 punti
  11. Hulkenberg N. - Haas - 24 punti
  12. Tsunoda Y. - Rb - 22 punti
  13. Albon A. - Williams - 12 punti
  14. Ricciardo D. - Rb - 12 punti
  15. Gasly P. - Alpine - 8 punti
  16. Bearman O. -  7 punti
  17. Magnussen K. - Haas - 6 punti
  18. Ocon E. - Alpine - 5 punti
  19. Colapinto F. - Williams - 4 punti
  20. Zhou G. - Stake F1 Team Kick Sauber - 0 punti
  21. Bottas V. - Stake F1 Team Kick Sauber - 0 punti
  22. Sargeant L. - Williams - 0 punti

Classifica costruttori

  1. McLaren - 516 punti
  2. Red Bull - 475 punti
  3. Ferrari - 441 punti
  4. Mercedes - 329 punti
  5. Aston Martin - 86 punti
  6. Rb - 34 punti
  7. Haas - 31 punti
  8. Williams - 16 punti
  9. Alpine - 13 punti
  10. Stake F1 Team Kick Sauber - 0 punti

I piloti del Campionato del Mondo di Formula 1 2024

Anche sul versante piloti, il Mondiale 2024 fa segnare un record mai visto, con la conferma in blocco, da parte di tutte le scuderie, degli atleti scesi in pista nel 2023.

Haas

  • Kevin Magnussen – confermato

  • Nico Hulkenberg – confermato

Red Bull

  • Max Verstappen – confermato

  • Sergio Perez – confermato

Aston Martin

  • Fernando Alonso – confermato

  • Lance Stroll – confermato

McLaren

  • Oscar Piastri – confermato

  • Lando Norris – confermato

AlphaTauri

  • Daniel Ricciardo – confermato

  • Yuki Tsunoda – confermato

Williams

  • Sargeant

  • Alexander Albon – confermato

Ferrari

  • Charles Leclerc – confermato

  • Carlos Sainz – confermato

Mercedes

  • Lewis Hamilton – confermato

  • George Russell – confermato

Alpine

  • Pierre Gasly – confermato

  • Esteban Ocon – confermato

Sauber

  • Valtteri Bottas – confermato

  • Zhou  Guanyu – confermato


GT World

Doppietta BMW e podio Ferrari nella 3 ore di Monza davanti a oltre 35.000 spettatori

Nel Tempio della Velocità il Fanatec GT World Challenge Europe regala spettacolo e grandi numeri. Doppietta BMW con le M4 di OQ by Oman Racing e WRT davanti alla Ferrari 296 GT3 di AF Corse – Francorchamps Racing.

35.393 appassionati hanno riempito le tribune del Tempio della Velocità per il penultimo appuntamento stagionale del Fanatec GT World Challenge Europe Powered by AWS Endurance Cup. Uno spettacolo in pista, sulle tribune e nel paddock dell’Autodromo Nazionale Monza nella tre giorni dedicata alla serie continentale promossa da SRO che ha visto ben 4 campionati scendere sui 5.793 metri del circuito brianzolo. Pubblico protagonista nella pit walk di sabato, nella sessione autografi nel paddock domenica mattina e sulla griglia di partenza.

A trionfare nella 3 ore di Monza sono Jens Klingmann, Ahmad Al Harthy e Sam De Haan con la BMW M4 GT3 di OQ by Oman Racing davanti alla vettura gemella del Team WRT guidata da Dries Vanthoor, Sheldon Van Der Linde e Charles Weerts. In un finale al fotofinish, con un ultimo giro mozzafiato, sul terzo gradino del podio sale la Ferrari 296 GT3 di Alessio Rovera, Vincent Abril e Alessandro Pier Guidi, autori della pole position. Quinto posto per la BMW di Valentino Rossi, Maxime Martin e Raffaele Marciello.

Nel Fanatec GT2 European Series powered by Pirelli vittorie per la Maserati GT2 di Leonardo Gorini e Carlo Tamburini, sulla vettura del team brianzolo LP Racing e per la KTM X-BOW GT2 di Martin Koch e Reinhard Kofler.

Nelle spettacolari gare della GT4 European Series powered by Rafa Racing Club, con 50 vetture al via, doppietta per l’Audi R8 LMS GT4 del Team Speedcar con al volante i transalpini Benjamin Lariche e Robert Consani.

In pista anche il McLaren Trophy Europe con le stupende McLaren Artura che non si sono risparmiate sui veloci rettilinei del Tempio della Velocità regalando le vittorie agli spagnoli Gonzalo de Andres e Alejandro Geppert in gara 1 e ai loro compagni di squadra in SMC Motorsport Adalberto Baptista e Tomas Pintos in gara 2.

L’Autodromo Nazionale Monza, ora, si prepara a vivere un mese di ottobre molto intenso con ben tre appuntamenti di altissimo livello. Dal 4al 6 ottobre il primo ACI Racing Weekend con Campionato Italiano Gran Turismo Sprint, Euro 4 Championship, Porsche Carrera Cup Italia e Tricolore Autostoriche. Dal 18 al 20 ottobre sarà la volta del GT Open Iternational Series, mentre dal 25 al 27 ottobre il gran finale dei campionati tricolori con il secondo ACI Racing Weekend.


Lavorare nell’automotive: 7 professioni per amanti dei motori

Dal classico ingegnere meccanico al futuristico ethical hacker. Sono tante le possibilità professionali che l’automotive offre a chi ama i motori e vorrebbe lavorare in questo settore. Scopriamole insieme.

Per chi ha la passione dei motori, lavorare nel mondo dell’automotive è un sogno. Ed è un sogno che può regalare grandi soddisfazioni, sia professionali che economiche. Quello automobilistico, infatti, è un comparto ad altissimo tasso di innovazione, sempre all’avanguardia per quanto riguarda la ricerca in tecnologie, materiali e soluzioni ingegneristiche. Per questo motivo, è anche un settore che necessita di professionisti altamente qualificati, capaci di tenere il passo con un mondo che corre veloce, in tutti i sensi. Ma quali sono i lavori più richiesti, interessanti o curiosi dell’industria automotive? Eccone una piccola selezione: 7 possibilità di carriera per chi ama le auto.

Ingegnere Meccanico. È l’anima umana che si nasconde dietro ogni macchina, il professionista immancabile in ogni azienda di automotive. Nel settore automobilistico, infatti, l'ingegnere meccanico progetta e sviluppa i componenti meccanici del veicolo, come motore, trasmissione e sospensioni, ottimizzando prestazioni, efficienza e sicurezza. Si occupa anche di analisi strutturali, scegliendo i materiali migliori, e partecipa alla prototipazione e ai test per verificare la resistenza e l'affidabilità del veicolo.

Ingegnere elettrico e software engineer. Altre due figure ingegneristiche di grande importanza nel mondo dei motori, destinate ad un futuro sempre più da protagoniste. Con lo sviluppo di veicoli elettrici e a guida autonoma, infatti, questi professionisti sono sempre più centrali per l’implementazione di batterie, sistemi di infotainment e tecnologie di guida assistita. In questo senso, una variante ancora più specializzata è quella dell’ingegnere per veicoli autonomi, che lavora allo sviluppo dei software e dei sensori necessari per la guida autonoma.

Tecnico di Manutenzione. Anche in questo caso, si tratta di una figura professionale che esiste da sempre nel mondo delle auto: uno specialista nella diagnosi e nella riparazione di problemi nei veicoli, con una forte attenzione alle nuove tecnologie. L’innovazione che da anni attraversa l’automotive, però, ha portato anche all’emergere di un profilo più specializzato: il Tecnico di Manutenzione di Veicoli Elettrici. Un ruolo caratterizzato dalle competenze legate alle batterie, ai motori elettrici e ai sistemi di ricarica.

Designer di Auto. Conoscenze tecniche ed estro creativo si fondono nell’attività del designer di auto, che lavora sull'aspetto estetico e funzionale dei veicoli, combinando stile e aerodinamica. Questo professionista si occupa sia del design esterno (carrozzeria, linee) che di quello interno (abitacolo, plancia), puntando a rendere l'auto attraente, comoda e in linea con i requisiti tecnici e di sicurezza.

Esperto in Mobilità Sostenibile. Le preoccupazioni per la sostenibilità ambientale hanno ormai assunto una centralità indiscutibile nello sviluppo di tutto il settore automobilistico e soprattutto nell’ambito della progettazione di nuovi modelli e soluzioni. Una spinta che ha portato anche alla nascita di nuovi lavori, come l’esperto in mobilità sostenibile, che si occupa di sviluppare soluzioni per ridurre l'impatto ambientale, integrando tecnologie come l'elettrico e l'idrogeno.

Specialista in Sistemi di Connettività. Un altro fronte in fermento è quello legato all’innovazione tecnologica, che genera continuamente la necessità di nuovi professionisti, con competenze sempre più verticali. Lo specialista in sistemi di connettività, ad esempio, è colui che lavora allo sviluppo delle tecnologie che permettono alle auto di connettersi tra loro (V2V) e con le infrastrutture (V2I). È alle sue mani che è affidata la sfida per la realizzazione di macchine senza guidatore.

Ethical Hacker Automotive. Altro esempio di figura nata sull’onda dell’innovazione tecnologica. L’etichal hacker automotive è il professionista che si occupa di testare la sicurezza informatica dei sistemi delle auto connesse, prevenendo attacchi hacker. Un ruolo cruciale in un mondo sempre più dominato da software e connessioni.

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Breve viaggio alla scoperta delle origini e della storia di Monza

Monza, cuore della Brianza, ha una storia lunga e prestigiosa, che merita di essere conosciuta. Perché la città si chiama così? Quando e da chi è stata fondata? Quali sono i suoi simboli più rappresentativi? Quali le tappe di sviluppo che l’hanno caratterizzata? Ecco tutte le risposte. 

Ricostruire in modo ampio ed esauriente la storia di una città antica e ricca come Monza è una fatica che richiede uno sforzo enciclopedico, eccessivo per il breve spazio di un articolo. Quello che è possibile fare, però, è tracciare un profilo del passato di questa meravigliosa città, catturandone in pochi scatti i tratti essenziali. A partire dal nome, dalle origini e dai suoi simboli più significativi.

Perché Monza si chiama così?

Se ci si avventura alla ricerca delle origini del nome Monza, ci si imbatte ben presto in una commistione di ricostruzione storica e racconto leggendario. Secondo la tradizione, infatti, il nome della città brianzola avrebbe radici magiche, se non addirittura divine. La leggenda narra che, durante una battuta di caccia, la regina Teodolinda si addormentò lungo il fiume Lambro e sognò una colomba che pronunciava la parola modo. In risposta, la regina avrebbe detto etiam, che significa così sia. L'unione delle due parole, modo e etiam, avrebbe dato origine al nome Modoetia, che poi si è evoluto in Monza. Molto diversa, invece, è la ricostruzione storica di queste radici. Quando i Romani stabilirono un insediamento nella regione di Monza, dopo aver sconfitto gli Insubri, la zona era chiamata Modicia. Il nome si è poi trasformato nel tempo attraverso vari cambiamenti linguistici e culturali fino a diventare l'attuale Monza.

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Come è nata Monza e chi l’ha fondata?

La fondazione di Monza, quindi, risale all'epoca romana, quando, come anticipato, l'area era abitata da tribù galliche conosciute come Insubri. I Romani conquistarono questa regione nel III secolo a.C. e stabilirono un insediamento che divenne un importante snodo commerciale grazie alla sua posizione strategica vicino al fiume Lambro. Tuttavia, Monza acquisì un'importanza notevole durante il periodo longobardo, quando divenne una residenza reale. La regina Teodolinda, figura chiave nella storia della città, fece costruire un palazzo reale e una cappella dedicata a San Giovanni Battista, oggi parte dell'attuale Duomo di Monza. La città divenne un centro religioso e politico di rilievo durante il regno dei Longobardi.

Leggi la guida al Duomo di Monza

Qual è il simbolo di Monza?

L’importanza della Regina Teodolinda nella storia cittadina è evidenziata anche da quello che è considerato il simbolo principale di Monza: la Corona Ferrea, custodita nel Duomo di Monza. Questa corona, risalente all'epoca longobarda, è uno dei più importanti manufatti storici e religiosi d'Italia, utilizzata per secoli per l'incoronazione dei re della penisola. Al suo interno, infatti, è custodito quello che per i cattolici è uno dei chiodi con cui venne crocifisso Gesù. Il chiodo fu donato da papa Gregorio I proprio alla Regina Teodolinda. Oggi, la Corona Ferrea è conservata nella Cappella di Teodolinda, all'interno del Duomo, un luogo di grande significato storico e spirituale per la città.

Un altro simbolo significativo di Monza è il Palazzo dell'Arengario, situato nel cuore del centro storico. Questo antico palazzo comunale, costruito nel XIII secolo, rappresenta l'importanza storica e politica della città durante il Medioevo. L'Arengario è oggi utilizzato come spazio espositivo e culturale.

Inoltre, lo stemma ufficiale di Monza include elementi simbolici come la luna crescente rossa e il sole bianco, che riflettono rispettivamente il potere imperiale e papale, secondo l'interpretazione medievale del XIV secolo dello storico Bonincontro Morigia.

Le tappe principali della storia di Monza, dopo romani e longobardi

La storia di Monza è un affascinante viaggio attraverso le epoche. Ogni epoca ha lasciato un'impronta indelebile, rendendo la città un luogo di grande interesse storico e culturale. Della fase romana e longobarda, che segnarono i suoi albori, è già stato detto. Ma la storia della città ha conosciuto molti altri momenti di gloria. Durante il Rinascimento, Monza passò sotto il dominio della potente famiglia Visconti. Questo periodo vide la costruzione di numerosi edifici e monumenti, contribuendo al fiorire dell'arte e dell'architettura. La città prosperò, divenendo un centro di cultura e commercio. Nei secoli successivi, Monza fu invece dominata dagli Sforza, poi degli spagnoli e infine degli austriaci. Durante il Risorgimento, la città ebbe un ruolo attivo nei moti per l'unificazione italiana. Con l'Unità d'Italia nel 1861, invece, iniziò un periodo di sviluppo industriale e urbanistico. Infine, il XX secolo portò grandi cambiamenti a Monza. Durante le due guerre mondiali, la città affrontò distruzioni ma riuscì a ricostruirsi rapidamente nel dopoguerra. Uno degli eventi più significativi di questo secolo fu la costruzione dell'Autodromo Nazionale Monza nel 1922. Questo circuito è oggi famoso in tutto il mondo, e ospita il Gran Premio d'Italia di Formula 1.

Leggi la storia dell’Autodromo Nazionale Monza


L'evoluzione dell'aerodinamica in Formula 1: un viaggio attraverso il tempo

L’aerodinamica svolge un ruolo centrale in Formula 1, contribuendo a rendere più competitive le monoposto che sfrecciano in pista. Per questo motivo, le scuderie investono molto nella ricerca e nello sviluppo di nuove soluzioni aerodinamiche. Uno sforzo che ha profondamente mutato il volto delle auto da gare, a partire dagli anni ’50 fino ad oggi. E lo farà ancora in futuro.

Nel mondo della Formula 1 (e del motorsport in generale) la velocità e le prestazioni sono sovrane. Non a caso, uno degli aspetti cruciali per determinare il successo di una monoposto in pista è la sua aerodinamica. Nel corso dei decenni, l'evoluzione del design aerodinamico è stata una pietra angolare dei progressi tecnologici nell’automobilismo, trasformando il modo in cui le auto sono costruite e come le gare sono vinte. Ripercorrere le tappe di questo sviluppo significa avventurarsi in un viaggio costantemente proiettato verso il futuro, in cui le potenzialità della ricerca e della tecnica vengo portate ai massimi livelli.

Cos'è l'aerodinamica? Una spiegazione semplice

Prima, però, meglio partire indagando il significato più preciso di aerodinamica, in modo da comprendere meglio di cosa si sta parlando. L'aerodinamica è una branca della meccanica che studia il comportamento dell'aria quando interagisce con oggetti in movimento, come le auto da corsa. In termini semplici, questo studio si concentra su due aspetti principali:

  • resistenza aerodinamica (Drag), è la forza che si oppone al movimento dell'auto attraverso l'aria;
  • deportanza (Downforce), è la forza che spinge l'auto verso il basso, aumentandone l'aderenza al suolo.

L'Importanza dell'aerodinamica in Formula 1

Già semplicemente leggendo questa definizione essenziale, ci si rende conto di come in Formula 1, l'aerodinamica sia cruciale, perché in grado di influire direttamente sulla velocità, la maneggevolezza e la sicurezza delle auto. Da una parte, infatti, la riduzione della resistenza aerodinamica consente alle auto di raggiungere velocità più elevate sui rettilinei. Dall’altra, invece, l'aumento della deportanza migliora l'aderenza nelle curve, permettendo ai piloti di correre di più senza perdere il controllo. Questo equilibrio tra riduzione della resistenza e aumento della deportanza è essenziale per ottimizzare le prestazioni complessive dell'auto. Un obiettivo a cui gli ingegneri lavorano utilizzando simulazioni al computer e test in galleria del vento e intervenendo su ogni parte del veicolo, dalle ali anteriori e posteriori al fondo della vettura, fino alle paratie laterali. Anche innovazioni aerodinamiche apparentemente minime, infatti, possono fare la differenza tra la vittoria e la sconfitta in un campionato competitivo come quello della Formula 1.

Leggi anche l’approfondimento sul ruolo degli pneumatici in Formula 1

L’evoluzione dell’aerodinamica in Formula 1

Ed è proprio avanzando un passo alla volta che, nel giro di circa 70 anni, le monoposto di Formula 1 hanno visto stravolgere il proprio assetto aerodinamico, collezionando record su record in pista. Ecco un rapido excursus di questa evoluzione perennemente puntata verso il futuro.

Gli anni ’50 e ‘60: tutto sembra semplice. Negli anni '50 e '60, l'aerodinamica delle auto di Formula 1 era relativamente semplice. Le auto erano progettate principalmente per essere leggere e potenti, con poca attenzione all'aerodinamica sofisticata. Tuttavia, la consapevolezza dell'importanza della gestione del flusso d'aria iniziava già a crescere.

Gli anni '70: l'era degli effetti suolo. Il cambiamento significativo iniziò già negli anni '70 e riguardò soprattutto il design, con l'introduzione dell’effetto suolo. Lotus, con il suo modello Lotus 78 del 1977, fu pioniera in questa tecnologia, creando un'area a bassa pressione sotto l'auto che la spingeva verso l’asfalto, aumentando l'aderenza e la stabilità. Questa tecnologia raggiunse il suo apice con la Lotus 79, che dominò la stagione del 1978 vincendo sette delle sedici gare. L’effetto suolo, visti i progressi in termini di velocità che permise di fare, fu ritenuto responsabile di alcuni gravi incidenti agli inizi degli anni ’80 e quindi bandito nel 1983 (fino al 2022, quando fu reintrodotto).

Gli anni '80: motori turbo e sospensioni attive. Negli anni '80, a cambiare ancora radicalmente la Formula 1 fu l'introduzione dei motori turbo, più piccoli ma capaci di produrre fino a 1500 cavalli di potenza, permettendo alle auto di raggiungere velocità superiori ai 320 km/h. Parallelamente, Lotus introdusse la sospensione attiva, che permetteva di regolare la sospensione in tempo reale, migliorando notevolmente le prestazioni dell'auto.

Gli anni '90: raffinamento e restrizioni. Dopo i balzi in avanti fatti nei due decenni precedenti, gli anni '90 si caratterizzarono come un periodo di raffinamento tecnologico e introduzione di varie restrizioni per ridurre i costi e aumentare la competizione. L'aerodinamica delle auto fu ulteriormente affinata con l'inserimento di ali anteriori e posteriori più complesse, migliorando il bilanciamento tra resistenza all'aria e carico aerodinamico.

Il 2000: la fibra di carbonio e gli ibridi. All'inizio del nuovo millennio, la fibra di carbonio divenne il materiale principale per la costruzione dei telai delle auto di Formula 1, offrendo maggiore resistenza e leggerezza. Nel 2009, furono introdotti i primi sistemi ibridi, che combinavano un motore a combustione interna con un motore elettrico, migliorando l'efficienza del carburante e permettendo il recupero di energia durante la frenata.

Gli anni 2010: aerodinamica avanzata e sicurezza. Durante gli anni 2010, l'aerodinamica avanzata divenne una priorità, con l'introduzione del sistema di riduzione della resistenza (DRS) nel 2011 e del dispositivo di sicurezza Halo nel 2018, che proteggeva la testa dei piloti dai detriti volanti.

Notizie e curiosità sul mondo della Formula 1

Nel futuro della Formula 1 ci sono sostenibilità e aerodinamica attiva

Guardando al futuro, la Formula 1 si sta orientando verso una maggiore sostenibilità e l'ulteriore implementazione di tecnologie aerodinamiche attive per migliorare ancora le prestazioni delle vetture. Questi cambiamenti sono destinati non solo a ridurre l'impronta di carbonio dell’automobilismo, ma anche a rivoluzionare il modo in cui vengono concepite le competizioni.

Per quanto riguarda le iniziative legate alla sostenibilità ambientale, tra le più importanti c'è l'introduzione di propulsori ibridi, che combinano motori a combustione interna con motori elettrici, per migliorare l'efficienza del carburante e ridurre le emissioni. L'obiettivo a lungo termine della F1 è di diventare carbon neutral entro il 2030, attraverso l'uso di carburanti sostenibili e il miglioramento dell'efficienza energetica dei veicoli.

Parallelamente, l'aerodinamica attiva, già utilizzata sulle monoposto, rappresenta una frontiera in continuo sviluppo. Questa tecnologia consente la regolazione in tempo reale di componenti aerodinamici come ali e flap per ottimizzare le prestazioni in diverse condizioni di gara. Ad esempio, il DRS (Drag Reduction System) permette di ridurre la resistenza aerodinamica sui rettilinei, aumentando la velocità massima e migliorando le possibilità di sorpasso. In futuro, si prevede l'implementazione di sistemi ancora più avanzati, come ali e diffusori regolabili automaticamente in base ai dati raccolti in tempo reale dai sensori dell'auto. Questi sistemi possono adattarsi alle diverse condizioni della pista, migliorando la stabilità in curva e la velocità sui rettilinei. Tali innovazioni non solo aumentano le prestazioni delle vetture, ma contribuiscono anche a una maggiore efficienza energetica.

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Dove va in vacanza un appassionato di motori? Ecco 5 mete imperdibili

Ci sono luoghi, nel mondo, che un amante delle auto deve necessariamente vedere: musei tematici, circuiti straordinari, festival adrenalinici. In questo articolo, una selezione di 5 mete turistiche a tema motori che potrebbero diventare la destinazione della tua prossima estate.

Una passione, soprattutto quando è profonda e sincera, tende a invadere ogni spazio, ogni istante, ogni pensiero. Chi ama le auto e i motori in maniera viscerale, lo sa: dedicherebbe ogni momento della propria vita a questo radicato interesse. Anche le vacanze. E perché non farlo? Ci sono posti bellissimi da visitare, in tutto il mondo, che offrono esperienze uniche a chi ama auto e moto. È assolutamente possibile, quindi, unire il piacere di una vacanza rilassante all’emozione che suscita seguire una passione. Ecco 5 mete davvero imperdibili per chi ama il mondo dei motori, dall’Italia fino agli Stati Uniti. Le valigie sono pronte?

Modena e dintorni, nel paradiso della Ferrari (h2)

Partiamo dall’Italia e dalla scuderia che la rappresenta in tutto il mondo: la Ferrari. La culla del cavallino rampante, come tutti sanno, è Modena, una città ricca di storia, cultura e passione per i motori. E proprio a Modena e dintorni sono ospitate due tappe obbligate per chi ama l’automobilismo, soprattutto quello made in Italy. Si tratta del Museo Enzo Ferrari, che si trova proprio nel capoluogo emiliano, e del Museo Ferrari, che ha sede nella vicinissima (e famosissima) Maranello.

Il Museo Enzo Ferrari celebra la vita e l'eredità del leggendario fondatore della Ferrari. Al suo interno è possibile ammirare una meravigliosa collezione di auto storiche, visitare mostre interattive e lasciarsi ispirare dalle innovazioni tecniche e stilistiche che hanno reso Ferrari un'icona mondiale.

Il Museo Ferrari di Maranello, invece, ripercorre la storia del marchio, con una vasta collezione di auto storiche, trofei e cimeli. Inoltre, c'è la possibilità di visitare la fabbrica e la pista di Fiorano.

Musei automobilistici a parte, però, Modena è una città che offre davvero molto ai turisti e quindi merita di essere conosciuta. A partire da una cucina tradizionale davvero eccellente e da un centro storico meraviglioso, dichiarato patrimonio dell'umanità dall’UNESCO.

Leggi l’approfondimento sull’evoluzione della Formula 1

Alla scoperta di Monza e del suo Tempio della Velocità

L’Italia dell’automobilismo, però, ha anche un secondo cuore geografico, ed è Monza, patria della velocità grazie alla presenza dell’Autodromo Nazionale Monza, sede del Gran Premio d’Italia di Formula 1. Chi ama la Formula 1 non può non passare di qui, per assistere ad una gara emozionante, per visitare il circuito o per regalarsi l’adrenalina di una driver experience in pista.

E dopo essersi lasciati conquistare dalle emozioni del Tempio della Velocità, è possibile godersi le bellezze di Monza e del suo circondario. Il capoluogo brianzolo è un concentrato di storia, natura, arte ed enogastronomia, che insiste in un territorio altrettanto ricco. La Brianza, infatti, con i suoi paesaggi collinari e le eleganti ville storiche, offre un'esperienza che unisce cultura e relax. Inoltre, da Monza è molto facile raggiungere la vicinissima Milano e lo splendido Lago di Como, tra i più belli d’Italia.

Leggi di più su cosa c’è da vedere a Monza

Il Goodwood Festival of Speed, il McLaren Technology Center e il Sud del Regno Unito

Per la terza meta consigliata bisogna spostarsi nel Regno Unito e precisamente al Goodwood Circuit, dove si tiene ogni anno il Goodwood Festival of Speed, che celebra la velocità e l'innovazione con una straordinaria esposizione di auto da corsa storiche e moderne. Quattro giorni di immersione nel mondo dei motori, con gare emozionanti, esibizioni di auto iconiche ed eventi interattivi.

Ed è anche un’ottima occasione per conoscere il Sud dell’Inghilterra. A pochi chilometri dalla pista, infatti, c’è Portsmouth, una città ricca di storia marittima, in cui è possibile esplorare il porto storico, visitare il celebre HMS Victory e scoprire il Mary Rose Museum. Merita una tappa anche Brighton, vivace centro balneare, noto per il suo molo iconico e l'architettura Regency. E se il pieno di velocità fatta a Goodwood non è sufficiente, ci si può sempre allungare fin a Woking, nel Surrey, per visitare il McLaren Technology Center (accessibile su prenotazione), per sbirciare dietro le quinte della produzione di alcune delle auto da corsa più avanzate al mondo.

Test driver, un lavoro per appassionati di automobilismo

Benvenuti a Stoccarda, dove Porsche e Mercedes si sfidano a colpi di cimeli

Rimanendo in Europa, ma rientrando nel continente, merita una menzione la città tedesca di Stoccarda, dove chi ama le auto può trovare i musei di due marchi inossidabili, come Porsche e Mercedes – Benz. Il Museo Porsche è caratterizzato da una straordinaria collezione di auto sportive, prototipi e modelli storici che raccontano la leggendaria epopea del marchio. Le mostre interattive e gli eventi speciali rendono il Museo Porsche una tappa imperdibile per ogni appassionato di motori.

Altrettanto affascinante è il Museo Mercedes-Benz, un vero tempio dell'ingegneria automobilistica, con oltre 160 veicoli esposti, dalle prime automobili ai moderni bolidi da corsa, in un percorso che illustra l'evoluzione dell'automobile e le innovazioni della scuderia tedesca.

E poi c’è Stoccarda, che offre una vasta gamma di attrazioni culturali e naturali, tra cui il Castello di Ludwigsburg, uno dei più grandi e meglio conservati castelli barocchi della Germania, e il centro città, con la sua architettura moderna e i suoi accoglienti caffè.

Realizza il sogno di guidare in pista

Un volo oltreoceano per visitare il Peterson Automotive Museum di Los Angeles

In una lista di luoghi di vacanza consigliati per chi ama i motori, però, non può mancare Los Angeles, con il suo Petersen Automotive Museum. Situato nel cuore della città, il museo ospita una delle collezioni di auto più ampie e prestigiose al mondo, con veicoli storici, classici e contemporanei. Il tutto, impreziosito da mostre interattive che raccontano la storia dell'automobile, il design e la cultura automobilistica. Il museo si rivela anche un’ottima scusa per visitare una delle città più amate e chiacchierate del mondo, dinamica e ricca di attrazioni. Impossibile passare di qua e non regalarsi un po’ di tempo per alcune tappe imperdibili: la Walk of Fame di Hollywood, il TCL Chinese Theatre, l'Osservatorio Griffith con la sua vista mozzafiato sulla città, gli Universal Studios, le spiagge di Santa Monica, la Third Street Promenade e il Getty Center.

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FORMULA 1 PIRELLI GRAN PREMIO D'ITALIA 2024: SVELATO IL POSTER!

Sticchi Damiani: “Concreto segnale della ripartenza lavori finiti in tempo grazie al gioco di squadra".

A pochi giorni dalla conclusione dei lavori sulla pista dell’Autodromo Nazionale Monza, Automobile Club d’Italia svela il poster del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2024 in programma l’1 settembre.

“E’ con grande orgoglio che presentiamo il manifesto del 95 esimo Gran Premio d’Italia a Monza dopo un anno molto impegnativo e anche sofferto per i lavori che sono stati eseguiti all’Autodromo Nazionale, lavori resi complicati da fattori esterni come il meteo avverso e altre complicazioni di carattere tecnico – è il commento del presidente di ACI, Angelo Sticchi Damiani –. Ma ce l’abbiamo fatta con 4 giorni di anticipo rispetto al termine fissato dalla Federazione internazionale, ovvero 60 giorni prima dello svolgimento del gran premio. Il successo è dovuto all’impegno di Sias, dell’impresa Bacchi, del direttore dei lavori, professor Maurizio Crispino, di ACI Progei e del Direttore Generale dell’Autodromo Alfredo Scala. Questo sforzo corale ha allontanato definitivamente tutti i dubbi sul mantenimento dell’impegno temporale. Quest’anno i nostri tifosi, i team e i piloti potranno essere accolti in un autodromo rinnovato più moderno e più sicuro”.